"Io non..."
"Bucky, Bucky... Ascolta! Ci sono uomini che sacrificano la loro vita ogni giorno, io non ho il diritto di fare meno di quegli uomini. Non capisci, non si tratta di me"
"Appunto, tu non devi dimostrare niente a nessuno"
"Ehi, Sergente!" esclamò una voce femminile, proveniente da poco lontano "andiamo a ballare o no?"
"Si che andiamo" rispose Bucky, voltandosi un momento a guardare le due ragazze, che lo attendevano piuttosto impazienti, poi tornò a guardare il suo migliore amico e scosse la testa "non fare nulla di stupido fino al mio ritorno"
"Come potrei? La stupidità te la porti tutta con te" rispose prontamente il più piccolo, l'altro sorrise e tornò indietro per abbracciarlo.
"Sei un imbecille"
"Cretino. Non vincere la guerra fino al mio arrivo".
Il giovane Sergente si voltò ancora una volta e fece il saluto militare prima di raggiungere le due ragazze e dire loro che era arrivato il momento di raggiungere la pista da ballo perché stavano suonando la loro canzone; il giorno seguente doveva imbarcarsi per Londra, perché era stato assegnato al centosettesimo reggimento di fanteria e si sarebbe ritrovato in prima linea a combattere, ma per quella sera non ci voleva pensare: voleva solo divertirsi e trascorrere gli ultimi momenti felici.
Mentre si avvicinava alla pista da ballo il suo sguardo venne catturato da una ragazza che se ne stava da sola, in piedi, con le braccia incrociate come se fosse in attesa di qualcuno; rimase a guadarla in silenzio, sperando che si voltasse del tutto per poter vedere più attentamente il viso, ma lei continuava a guardare da un'altra parte.
"Sergente, hai cambiato idea?" domandò la ragazza che aveva dei boccoli castani, che già pregustava il momento del ballo con quel ragazzo così affascinante, ma lui si voltò a guardarla senza più interesse.
"Trovate qualcun altro con cui passare una serata, io non ho tempo da sprecare con due gallinelle" sbottò allontanandosi velocemente, ignorando le proteste delle due e le parole poco carine che gli stavano rivolgendo; si avvicinò alla sconosciuta senza fare rumore e la sorprese alle spalle "buonasera, signorina".
Quando lei si girò rimase completamente folgorato dalla sua bellezza e dai suoi occhi azzurri, tanto che si ritrovò a trattenere il respiro, travolto da una serie di sensazioni che non aveva mai provato prima.
"Buonasera, ma non credo di conoscerti"
"Lo so, ma tu non sei una ragazza che passa inosservata. Stai aspettando qualcuno?"
"Forse l' ho appena trovato" rispose la giovane, mordendosi il labbro inferiore; il giovane Sergente le chiese se avesse voglia di ballare ma lei rispose che preferiva fare un giro nelle giostre, così, dopo averla accontentata, la portò anche a sparare contro i barattoli di latta, per cercare di vincere un orsacchiotto.
"Ce l'avevamo quasi fatta"
"Per essere uno che sta per partire per il fronte non hai una buona mira"
"Già..."
"Senti, poco lontano da qui c'è un pub dove suonano bella musica. Potremo andare là a ballare, che ne dici? È un bel posto, qui c'è troppa confusione"
"Per me non c'è alcun problema, andiamo".
La giovane dalla lunga chioma castana prese per mano il suo accompagnatore e lo condusse lontano dalla Fiera, in una vietta fatta di ciottoli, per poi fermarsi davanti ad una porta su cui spiccava un'insegna di legno, che portava il nome del pub.
"Forza, entriamo" lo esortò lei, entrando per prima e trascinandolo con sé.
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An Unexpected Host; American, Patriot, Soldier (✔️)
Hayran KurguTERZO ED ULTIMO LIBRO. Steven Rogers non c'è più e Bucky Barnes, il suo migliore amico, ha preso il suo posto, diventando il nuovo Capitan America. La situazione generale, però, non è semplice. Bucky non si sente adatto al ruolo: il suo passato pesa...