PROLOGO: BUCAREST

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"Posso?" domandò il giovane uomo, indicando un frutto maturo; il proprietario del banchetto si voltò a guardarlo per qualche secondo, poi fece un cenno affermativo con il capo e tornò ad occuparsi di un altro cliente.

Lo sconosciuto prese in mano la mela rossa, l'addentò gustandone la polpa fresca ed il succo dolce, per poi guardarsi attorno con attenzione; quello che ad una prima occhiata poteva sembrare un turista come tanti altri, era in realtà un Agente dello S.H.I.E.L.D che si trovava a Bucarest con una missione estremamente importante.

Si portò la mano destra all'auricolare che indossava nell'orecchio, nascosto dai lunghi capelli, che gli serviva per mantenersi sempre in contatto con gli altri due componenti della sua squadra.

"Non provare a darmi degli ordini. E se pensi di sentire la mia voce che ti chiama 'Capitano' ti sbagli di grosso..." disse Sam, Bucky sollevò il capo e fissò un alto palazzo che sorgeva a poca distanza dal mercato, un posto da cui si godeva di un'ottima visuale.

"Ti trovi in posizione?"

"Si, sono sopra al tetto"

"Riesci a vedere qualcuno?"

"No"

"Sicuro?"

"Sono ancora dotato della vista, ti posso assicurare che non vedo la persona che stiamo cercando"

"Barnes?" la voce di Sam venne sostituita da una femminile e dolce, che provocò un lungo brivido nella schiena del giovane uomo, una scossa che non riuscì a reprimere in alcun modo; piegò appena il viso di lato e guardò una ragazza, seduta davanti al tavolino di un bar, che indossava una giacca di pelle nera, un paio di jeans e dei stivali che arrivavano alle ginocchia.

I lunghi capelli castani le ricadevano sulla schiena, fermandosi a pochi centimetri dai fianchi, ed era intenta a bere il cappuccino che un cameriere le aveva appena portato; Charlotte si sistemò una ciocca dietro l'orecchio destro ed incrociò lo sguardo del suo ex ragazzo.

"Che cosa c'è, Bennetts?"

"Sono stanca di stare seduta in questo maledetto bar. Io voglio entrare in azione. Non potevi darmi un ruolo meno marginale? Conto così poco nella squadra?"

"Credo che questo sia il momento meno opportuno per discutere di queste faccende. Una volta tornati alla Base potrai esporre tutte le lamentele che vuoi, d'accordo? Ma non puoi farlo adesso. Te lo proibisco"

"Tu non mi ordini nulla, Barnes"

"Bennetts..." ripeté una seconda volta il più grande, a denti stretti, perché la sua pazienza era già stata portata al limite dalla ragazza e non era intenzionato ad iniziare una discussione nel mezzo di una missione come quella e sapendo, soprattutto, che Sam e Sharon stavano ascoltando ogni singola parola.

"Lo vedo. Lo vedo. È l'uomo vicino al recinto degli animali" disse all'improvviso Charlie, trattenendosi per non gridare; Bucky guardò a sua volta verso il recinto e vide un uomo che spiccava dalla maggior parte della folla perché indossava un completo elegante ed aveva in mano una valigetta grigia.

Prima che l'ex Soldato D'Inverno potesse anche solo pronunciare una parola, Charlie si alzò dalla sedia e corse in direzione dell'uomo, con l'intenzione di usare i suoi poteri per scagliarlo contro la parete di un edificio prima di arrestarlo; la sua corsa terminò nello stesso istante in cui un proiettile la colpì all'altezza dello stomaco ed uscì dalla schiena.

La giovane cadde a terra sbattendo con forza la testa, tutt'attorno la gente prese a scappare, gridando, a causa del caos generato dallo sparo.

"Merda" imprecò il più grande, si tolse la giacca che indossava per muoversi con maggior libertà ed inseguì l'uomo con la valigetta, prima che potesse confondersi fra tutte le altre persone che stavano scappando; Barnes saltò con agilità un banco che era caduto a terra e raggiunse il suo obiettivo, afferrandolo per il braccio sinistro.

Quest'ultimo si voltò di scatto, con la pistola in mano, pronto a colpire il suo avversario; non sapeva che quello davanti ai suoi occhi era tutto tranne che uno sprovveduto, così si ritrovò disarmato ed a terra prima di avere il tempo di realizzarlo.

"Cazzo..." si lamentò, portandosi le mani al naso per far fermare il flusso di sangue che scendeva copiosamente, si sentì afferrare per il colletto della camicia ma non ebbe la forza di reagire, di provare a divincolarsi per scappare.

"Dove si trova?" gridò l'ex Soldato D'Inverno, senza fare troppi giri di parole "dimmi dove si trova! Ora!"

"Non so di chi stai parlando"

"Lo sai benissimo, invece. Sto parlando del tuo capo, dell'uomo che ha ucciso Capitan America. Lo so che si nasconde da qualche parte, lo so che sta solo aspettando il momento giusto per attaccarci di nuovo"

"Non posso parlare"

"Se tu ora mi dici dove si trova quel figlio di puttana molte vite innocenti verranno risparmiate... Lo sai questo, vero?" provò a persuaderlo ancora una volta Bucky; l'altro socchiuse le labbra tremanti, forse per dire qualcosa, ma in quel momento un proiettile lo colpì in fronte.

Il giovane uomo lo lasciò andare di scatto e si voltò a guardare i tetti degli edifici, si portò la mano destra all'auricolare una seconda volta ed ordinò a Sam di bloccare il cecchino di cui avevano ignorato l'esistenza fino a quel momento; quando tornò a guardare quello che era l'obiettivo della missione, scoprì con sua enorme frustrazione che aveva già esalato l'ultimo respiro.

Forse avevano ancora una possibilità con il cecchino, ma quando Falcon comunicò che non era riuscito a fermarlo, il più grande lanciò un verso seccato, di frustrazione.

Si voltò a guardare Charlotte, che era ancora priva di sensi, la prese in braccio e disse che era tutto finito, che non c'era altro per loro a Bucarest.

An Unexpected Host; American, Patriot, Soldier (✔️) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora