An Unexpected Host; American, Patriot, Soldier (✔️)

REPERCUSSIONS (PARTE DUE)

"Quando io e Charlotte eravamo in Wakanda siamo stati sorpresi dagli uomini di Rumlow, lei è riuscita a scappare, ma io sono stato colpito al petto. Credevo di non essere sopravvissuto e invece mi sono svegliato in una stanza completamente guarito. Lui era lì e mi ha mostrato un ritaglio di giornale che dimostrava che il Capitano era stato ucciso e mi ha detto che mi dava una possibilità per unirmi a lui, dato che aveva sentito quello che ero riuscito a fare. Io ho accettato perché non avevo altre possibilità e perché era quello che volevo, almeno in quel momento"

"E poi che cosa è successo?"

"Rumlow voleva eliminarvi uno ad uno ed ha voluto iniziare da Bucky perché aveva un conto in sospeso con lui. Poi ha deciso di cambiare leggermente il suo piano: aveva capito che James possedeva delle grandi qualità e voleva averlo dalla sua parte. Lui voleva semplicemente prenderlo e torturarlo, ripetere esattamente quello che avevano fatto a suo padre, ma io gli ho consigliato di usare una tecnica diversa. Di provare con la psicologia piuttosto che con la tortura fisica"

"E che cosa hai fatto?" domandò Bucky, che riusciva a trattenersi a fatica.

"Sei tu..." intervenne Charlotte all'improvviso, sorprendendo tutti gli altri perché non credevano che l'avrebbero sentita pronunciare una sola parola "James si è confidato con me una volta e mi ha detto che vedeva uno psichiatra. Eri tu?"

"Si, ero io" confermò Zemo, abbassando lo sguardo "per qualche mese ho finto di essere uno psichiatra ed ho riportato in un taccuino tutto quello che mi raccontava, riferendolo poi a Rumlow. Quando, ormai, era arrivato il momento giusto gli ho dato un sonnifero e... A quel punto James è stato portato nella Base ed io sono scappato perché non condividevo più le stesse idee del mio 'Capo'. Questa è la storia raccontata molto sinteticamente"

"Sei un essere spregevole" commentò Barnes, guardando l'altro con uno sguardo disgustato "hai avuto dei rimorsi di coscienza? Stai dicendo questo? Dopo che hai riempito la testa di mio figlio con chissà quali parole..."

"Ti posso assicurare che fin dall'inizio l'opinione che James nutriva di te non era delle migliori. Anzi. Diciamo che ti odia"

"Ad ogni modo" disse Fury ad alta voce, interrompendo il litigio "i fatti sono questi: James non è più un Agente dello S.H.I.E.L.D e lo ha dimostrato..."

"Stai parlando di lui come se si fosse unito volontariamente..."

"E lo ha dimostrato con quello che ha fatto in città ed uccidendo il suo allenatore".

Un silenzio improvviso cadde nella sala e perfino Zemo rimase sconcertato.

"Vuoi dire che..." iniziò Sam, senza riuscire a finire la frase, perché tutto ciò gli sembrava terribilmente assurdo per essere vero: aveva visto pochissime volte Jamie, ma quello che stava accadendo stonava terribilmente con l'immagine che si era fatto del ragazzo.

"Non conosciamo con esattezza i dettagli" continuò Maria Hill per il suo superiore, anche lei che solitamente era sempre fredda e distaccata ora appariva scossa "Nadja, Nicholaj e Peter hanno raccontato di essere scesi in città per cercare James, mentre Rhodey dormiva, quando sono stati attaccati a loro volta hanno perso conoscenza. Quando si sono svegliati sono subito tornati a casa ed hanno trovato Rhodes privo di vita... Sul suo letto... Qualcuno gli aveva sparato. E dato quello che ha detto lui...".

Charlie scosse la testa, si alzò dalla poltrona ed uscì dalla sala, perché non era in grado di ascoltare una sola parola in più: non solo il suo unico figlio le era stato strappato via, ma aveva anche ucciso delle persone innocenti, tra cui lo stesso Rhodey.

Scese nel reparto ospedaliero e trovò i tre ragazzi sdraiati su altrettanti lettini, pallidi, silenziosi e pensierosi; quando la videro nessuno di loro riuscì a sostenere lo sguardo della giovane, neppure Nicholaj a cui solitamente non mancava mai la parola.