L'atmosfera all'interno della macchina divenne improvvisamente tesa, Charlotte osservò in silenzio Bucky, sperando con tutta sé stessa di avere solo immaginato quella domanda, mentre lui attendeva solo che esplodesse.
"Che cosa hai detto?" domandò difatti lei, poco dopo, dandogli una seconda possibilità per salvarsi la faccia, ma ormai quello che era stato fatto era stato fatto.
"Ti ho chiesto se tu e Colin avete già consumato il vostro primo rapporto..."
"E perché, di grazia, mi stai facendo questa domanda?"
"Perché... Perché voi due avete appena iniziato a frequentarvi e quindi penso che sia troppo presto per... Per... Perché approfondiate il vostro rapporto... E..." il giovane uomo si bloccò per non peggiorare la posizione in cui si era messo da solo, sentì le proprie guance avvampare rapidamente e non era una cosa che gli accadeva spesso, anzi, era sicuro di poter contare sulla punta delle dita tutte le volte in cui era arrossito.
"Che cosa? Che cosa? Tu mi stai seriamente chiedendo di aspettare ad andare a letto con lui? Che ne sai se noi..."
"Non sei mai stata fuori un'intera notte"
"Magari Colin ha passato la notte da noi"
"Credimi... Si sente sempre quando due persone trascorrono una notte molto agitata"rispose lui con un sorriso tirato, ma Charlie non rideva, era molto seria.
"Vuoi farmi seriamente la lezione quando tu hai presentato Elisa a James dopo un solo giorno che vi frequentavate? E chissà quanto avrete fatto..."
"Vuoi la verità? Io e lei non abbiamo mai fatto nulla. Tranne qualche bacio"
"Ed io dovrei credere alle tue parole?"
"Si, perché ti sto dicendo la verità".
La ragazza si voltò a guardarlo, ma Barnes era troppo concentrato a fissare la strada davanti a sé per ricambiare; appoggiò la testa allo schienale del sedile, ritrovandosi a pensare perché le avesse detto quello, come se volesse assicurarle che tra lui ed Elisa era stato solo un fuoco di paglia: aveva bruciato, si, ma si era spento con la stessa rapidità con cui era stato appiccato.
Rimase in silenzio per diverso tempo, continuando a pensare, facendo paragoni tra Colin e Bucky, ed il primo ne usciva sempre vincitore nonostante lo conoscesse da pochissimo: lui sembrava essere il ragazzo perfetto, perché era sempre gentile, educato e sensibile, non apparteneva al mondo degli Avengers, dello S.H.I.E.L.D e dell'Hydra e questo andava a suo favore.
Bucky, invece, era una persona che proveniva da un altro secolo, che era stata catturata e torturata, a cui avevano trapiantato un braccio di vibranio; Bucky era costantemente un pericolo, lo aveva dimostrato più e più volte, bastavano dieci parole in russo e tornava ad essere il Soldato D'Inverno, uno degli assassini più spietati sulla faccia della Terra.
Con lui non era possibile sperare in un futuro stabile o fantasticare su una frase come 'e vissero per sempre felici e contenti'; con lui la felicità sarebbe sempre stata solo una piccola pausa, un respiro trattenuto, un battito di ciglia, una cosa pronta a sfumare, collassare, frantumarsi in qualunque istante.
Però c'erano stati i tre mesi in cui avevano convissuto e c'era stato anche James.
E quelli erano due particolari che non potevano essere dimenticati.
L'orologio che Barnes portava al polso destro segnava quasi mezzogiorno, decisero quindi di fermarsi ad una tavola calda che incontrarono lungo la strada per Malibu; entrarono nel piccolo locale e presero posto in un tavolo vicino alla vetrata.
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An Unexpected Host; American, Patriot, Soldier (✔️)
FanfictionTERZO ED ULTIMO LIBRO. Steven Rogers non c'è più e Bucky Barnes, il suo migliore amico, ha preso il suo posto, diventando il nuovo Capitan America. La situazione generale, però, non è semplice. Bucky non si sente adatto al ruolo: il suo passato pesa...