EPILOGO: I DON'T WANNA MISS A THING

1K 48 168
                                    


Sharon Carter mosse un passo all'indietro per ammirare l'opera finale; sorrise soddisfatta e commossa, con gli occhi scuri che brillavano, socchiudendo poi le labbra per parlare.

"Charlie, apri gli occhi. Guardati allo specchio".

La più piccola obbedì, dopo un ultimo momento d'indecisione, e faticò a riconoscersi nella bellissima sposa che vedeva riflessa in un grande specchio rettangolare: indossava un abito bianco, con un'ampia gonna che sfiorava il pavimento e con un bustino argentato, dalla scollatura a forma di cuore e sprovvisto di spalline; il volto era truccato con un leggero strato di fondotinta, un po' di matita nera per far risaltare gli occhi azzurri ed un tocco di rosso per le labbra carnose.

I lunghi capelli, raccolti in parte dietro l'orecchio destro con una forcina sovrastata da un fiore bianco, scendevano come tante morbide onde fin sotto il seno.

"Sharon... Hai fatto un lavoro stupendo, sei stata bravissima" mormorò, poi, senza sapere che altro aggiungere.

"E tu sei bellissima e lascerai Bucky senza parole davanti all'altare. È meglio se andiamo adesso, non vorrai farlo aspettare troppo a lungo, vero?"

"Si, vorrei solo un momento per calmarmi, per favore"

"Certo, ti aspetto in salotto" rispose la bionda, con gentilezza, uscendo dalla stanza con l'abito azzurro che le svolazzava attorno alle ginocchia.

Charlotte si lasciò cadere sopra ad una sedia e si coprì il volto con le mani, in un vano tentativo di reprimere l'attacco di panico che stava per avere: aveva atteso con trepidazione il giorno delle sue nozze, ma ora che finalmente era arrivato, si sentiva terrorizzata e profondamente sola perché non aveva la sua famiglia, il suo migliore amico e James al suo fianco; non sarebbe stata una giornata completa e già sapeva che quel pensiero l'avrebbe tormentata più volte.

Passarono una decina di minuti prima che qualcuno aprisse la porta senza bussare.

"Sharon, ti ho detto che..." iniziò la giovane, irritata, prima di bloccarsi a metà frase: davanti a lei non c'era l'ex Agente Tredici, ma bensì Tony Stark, che indossava un completo tanto bello quanto costoso "Tony? Che cosa ci fai qui?"

"Ti prego, Charlie, frena l'entusiasmo" rispose lui, togliendosi gli occhiali da sole, osservò con attenzione la sposa ed anche i suoi occhi s'illuminarono "sei bellissima. Sei davvero bellissima, Charlotte, Barnes è un uomo fortunato"

"Come sta Visione? Si sta..."

"Riprendendo? In parte. È ancora molto scosso per quello che è successo a Wanda"

"E tu? Come stai?"

"Dovrei essere io a rivolgerti questa domanda, piccola, dal momento che oggi è il tuo grande giorno. Sei pronta?"

"No"

"Se vuoi, sei sempre in tempo a scappare con me"

"Tony..." sospirò Charlotte, pregandolo con lo sguardo; Stark si fece improvvisamente serio, prese una sedia e la posizionò vicino a quella della ragazza.

"Che cosa ti turba?"

"Oggi dovrebbe essere il giorno più bello e più importante della mia vita, eppure non riesco ad essere del tutto felice. Ogni bambina desidera vivere delle nozze perfette e le mie non lo saranno. I miei genitori addottivi non ci sono più, quindi non avrò mio padre a portarmi all'altare. Non ci sarà il mio migliore amico con cui ridere e scherzare e non ci sarà James... Io mi sposo e mio figlio è disperso..."

"Charlotte, Charlotte... Adesso basta. Non piangere, altrimenti rovini il trucco. Non è colpa tua se i tuoi genitori non ci sono più, sono sicuro che sarebbero orgogliosi di te, della donna che sei diventata e di tutte le vite che hai salvato. Non è colpa tua se Steve è stato ucciso, è stata una sua scelta e tu hai solo rispettato la sua volontà, d'accordo? E per quanto riguarda James... Anche in questo caso è stata una sua scelta. L'Hydra non c'è più, quindi non è in pericolo. Non c'è nessuno che può fargli del male. Se non farà ritorno, vedrai che Maria Hill farà di tutto per trovarlo"

An Unexpected Host; American, Patriot, Soldier (✔️) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora