SOMETHING IS NOT RIGHT?

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Il giorno del proprio compleanno Nadja si svegliò normalmente, senza essere particolarmente di buonumore e senza aspettarsi una sorpresa da parte degli altri componenti della squadra: con tutto quello che lei ed il fratello gemello avevano passato, festeggiare le proprie nascite era la loro ultima preoccupazione.

Così, come ogni mattina, andò a farsi una doccia e poi si recò in cucina per preparare la colazione per tutti, non si aspettava, però, di trovare Rhodey e Charlotte intenti a parlare.

"Nadja, che piacere vederti" disse subito la più grande, interrompendo la conversazione con l'amico "ero passata per fare un saluto. Hai impegni per questa mattina? Pensavo di fare un giro a Malibu e mi servirebbe della compagnia femminile"

"Non so se Rhodey..." rispose la ragazza, voltandosi a guardare il suo allenatore e lui si limitò ad annuire con la testa, dando il suo consenso "non vuoi che ti chiamo James?"

"No, stanno ancora dormendo tutti. Non voglio disturbarli. Andiamo".

Quando Charlie e Nad se ne andarono dalla Villa, i tre ragazzi uscirono subito dalla lavanderia.

"Se ne sono andate?"

"Si, potete uscire"

"Finalmente, dobbiamo iniziare a preparare tutto già adesso. Dobbiamo pensare alle decorazioni, alla torta, al cibo... Ho detto a mia madre di tenere occupata Nad per tutto il giorno" disse James battendo le mani, poi si voltò a guardare Nicholaj, colto da un'improvvisa illuminazione "ma se oggi è il compleanno di tua sorella, è anche il tuo in automatico"

"Si, lo so, ma io non voglio nessun tipo di festeggiamento. È meglio che la festa sia tutta per lei"

"Come preferisci, ad ogni modo non avevamo preparato nulla per te"

"Ragazzi, per favore, vi siete già dimenticati che abbiamo molto di cui occuparci?" intervenne Peter, cercando di evitare per l'ennesima volta un litigio tra i due.



"Grazie per tutto, signora Bennetts!" esclamò Nadja, entrando nella macchina e allacciandosi la cintura di sicurezza.

"Oh, chiamami per nome e dammi del 'tu', per favore. Ho solo qualche anno in più di te. Tecnicamente sarei vicina ai trent'anni però ne dimostro molti di meno. Non so se Jamie ti ha mai accennato a questo, ma io sono un Gigante Di Ghiaccio, non provengo dalla Terra... Il mio Regno è molto lontano"

"Lo hai sempre saputo?"

"Cosa? Che non ero umana? Oh, no. L'ho scoperto a sedici anni. Non parlo molto spesso di questa cosa perché, anche se sono passati anni, è ancora difficile per me... L'ho scoperto uccidendo dei ragazzi della mia scuola. Se la prendevano sempre con me: un giorno hanno esagerato ed io ho perso il controllo"

"Io ho scoperto i miei poteri uccidendo alcuni uomini dell'Hydra che dovevano controllare me e Nicholaj" mormorò la rossa, facendo apparire una fiamma sul palmo della mano destra, quando la chiuse a pugno il fuoco scomparve.

"Nel tuo caso è stato diverso, loro erano degli aguzzini. I miei erano solo dei bulletti. Non hanno mai trovato il colpevole, a volte ho pensato di andare a costituirmi ma poi non l'ho mai fatto" sospirò Charlie scuotendo la testa, tornando indietro di undici anni "basta pensare a questo, però, ci aspetta una giornata di divertimento, giusto?"

"Giusto".



La giornata trascorse in modo tranquillo e per la prima volta da molto tempo, Nadja si dimenticò di tutto e pensò solo a divertirsi; tutto andò bene fino a quando le due non entrarono in un negozio d'abiti, nel pomeriggio, per cercare qualcosa di carino.

In realtà, Charlotte sperava che la più piccola trovasse qualcosa per sé, dato che lei non aveva nessuno a cui mostrarsi con qualcosa di elegante e seducente addosso.

"Qualcosa non va? Ti vedo improvvisamente pensierosa"

"Si tratta di una cosa che mi ha detto il Direttore Fury"

"E cosa sarebbe?" chiese l'altra, domandandosi che cosa potesse aver detto il suo Capo alla ragazza.

An Unexpected Host; American, Patriot, Soldier (✔️) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora