"Avanti".
La porta dell'ufficio del Direttore Hill si aprì, ed entrò un giovane uomo che indossava una divisa d'Agente, con il simbolo dello S.H.I.E.L.D cucito sulla spalla sinistra; congiunse le braccia dietro la schiena e si posizionò davanti alla scrivania con le gambe leggermente divaricate.
"Voleva vedermi, Direttore?" domandò Zemo, guardando la giovane donna negli occhi.
"Si, ho bisogno di parlare con te" rispose lei, chiudendo una cartella piena di documenti "ricordi ciò che ti ho detto quasi un anno e mezzo fa? Il giorno dell'operazione che ha portato alla caduta dell'Hydra"
"Si, me lo ricordo perfettamente. Non sono un irriconoscente. Mi aveva detto che ci sarebbe stato un posto per me nello S.H.I.E.L.D, se non avessi giocato qualche brutto scherzo, e così è stato" disse prontamente Zemo.
Quella notte, infatti, non aveva solo dimostrato di essere passato definitivamente dalla loro parte, ma aveva anche salvato la vita a Sharon ed al resto della squadra disinnescando una bomba; nei mesi seguenti era stato una delle persone che più si erano date da fare per costruire una nuova Base operativa per lo S.H.I.E.L.D, ed aveva anche insistito per aiutare a recuperare ciò che rimaneva dei corpi di Wanda e Rumlow.
Non lo aveva mai confessato a nessuno, ma in quell'occasione aveva voluto essere in prima linea per avere una prova concreta che il mercenario non sarebbe più stato un problema; aveva tirato un sospiro di sollievo solo quando Bucky aveva iniziato ad estratte dalle macerie i primi lembi di pelle e carne bruciata.
Così, Maria aveva mantenuto la sua promessa e gli aveva offerto un ruolo d'Agente: lui aveva accettato perché non aveva un altro posto in cui andare, dal momento che la sua casa era stata distrutta a Sokovia.
Non era stato semplice adattarsi a quella vita e ricevere spesso occhiate diffidenti, ma lentamente si era abituato e nello stesso modo gli altri avevano iniziato a fidarsi di lui; non era stato neppure semplice vedere Charlotte sposarsi con Bucky.
Provava dei sentimenti per lei, ma gli aveva sempre taciuti e così avrebbe continuato a fare perché riconosceva di non avere alcuna possibilità contro il forte legame che univa la giovane coppia: quei due erano semplicemente fatti l'uno per l'altra, ed Helmut poteva solo sforzarsi di reprimere ciò che provava.
"Si, non hai mai dato motivo perché mi pentissi di questa scelta, e proprio per questo credo che sia giunto il momento di darti un compito più importante"
"Un compito più importante? Ed in cosa consisterebbe?" chiese lui, curioso, sollevando il sopracciglio destro.
I Thunderbolts non aspettavano alcuna visita, e rimasero ancora più sorpresi quando videro Zemo entrare nella Villa a Malibu, ed ordinare loro di riunirsi nel salotto.
"Sappiamo tutti che la Terra necessita di una squadra di supereroi" iniziò subito il giovane uomo, appoggiando sopra ad un basso tavolino di vetro un dispositivo elettronico "sappiamo che non ci sono più gli Avengers e sappiamo anche che una nuova squadra non può essere costituita da tre persone"
"Aspetta... Ci stai dicendo che siamo finalmente operativi?" domandò Nicholaj incredulo, perché ormai non sperava più nell'arrivo di quel giorno "questo significa che possiamo occuparci delle ricerche di James! Ormai è passato un anno dalla sua fuga e non abbiamo più ricevuto notizie. Sono sicuro che noi potremo riuscire a convincerlo a tornare..."
"Il Direttore Hill mi ha dato delle istruzioni ben precise da comunicarvi e queste non contengono alcun riferimento a James. So che volete ritrovare il vostro amico, ma al momento le priorità sono altre"
"E quali sarebbero queste priorità più importanti?" chiese Nadja, amareggiata e delusa, da diverso tempo si chiedeva se la fuga del nuovo Soldato D'Inverno fosse stata uno sbaglio o la scelta migliore per allontanarsi da una organizzazione che custodiva fin troppi segreti e bugie.
"Come ho già detto poco fa, la Terra necessita di una squadra di supereroi e voi siete solo tre ragazzi senza una guida. Proprio per questo motivo il Direttore Hill mi ha affidato il compito di occuparvi di voi, di essere la vostra guida e di accompagnarvi nella vostra prima missione"
"E quale sarebbe?" intervenne Peter, reprimendo appena un brivido di eccitazione davanti alla possibilità concreta di dimostrare le proprie capacità.
Il giovane uomo tirò fuori da una tasca dei pantaloni un piccolo telecomando, schiacciò un pulsante, ed il dispositivo che aveva appoggiato sopra al tavolino proiettò diverse immagini su una parete; i tre ragazzi osservarono in silenzio dei video che riprendevano alcuni loro coetanei dalle facoltà straordinarie.
Un ragazzo che cresceva a dismisura fino a toccare con la testa il soffitto di quella che sembrava essere una camera da letto.
Un altro ragazzo che indossava una tuta dotata di alcune braccia meccaniche sulla schiena.
Una ragazza bionda con un fascio di luce che le brillava nel petto.
"Erik Josten. Paul Norbert Ebersol. Karla Sofen" disse il più grande, indicandoli uno ad uno "alcuni giovani che nascondono delle qualità interessanti simili alle vostre. Lo S.H.I.E.L.D li sta osservando da diverso tempo ed ora è arrivato il momento, per loro, di diventare parte attiva del nostro mondo. Forza, andate a prepararvi. La nostra missione di ricerca e reclutamento inizia adesso. C'è un elicottero che ci sta aspettando in giardino".
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An Unexpected Host; American, Patriot, Soldier (✔️)
FanfictionTERZO ED ULTIMO LIBRO. Steven Rogers non c'è più e Bucky Barnes, il suo migliore amico, ha preso il suo posto, diventando il nuovo Capitan America. La situazione generale, però, non è semplice. Bucky non si sente adatto al ruolo: il suo passato pesa...