FIRE AND ICE (PARTE DUE)

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Klariza scostò in modo poco amichevole la mano di Charlotte e cancellò la scritta dalla parete, che scomparve senza lasciare alcuna traccia della sua precedente esistenza, ma ormai il danno era stato fatto perché l'altra giovane l'aveva letta.

"Che cosa significa?" chiese, infatti, guardando Klariza con diffidenza.

"Non lo so" mentì lei "l'ho trovata per caso e l'ho cancellata. Era scritta con il sangue, non mi sembrava il caso di lasciarla"

"Io non ti credo. Poco fa T'Challa ha descritto uno dei due aggressori e corrispondeva a Rumlow, ma ha detto che il suo viso non era sfigurato. Prima lui, adesso quello strano messaggio, se non mi dici subito che cosa sta accadendo andrò a dirlo a Bucky"

"E cosa gli dirai?"

"I sospetti che ho..."

"E quali sospetti hai?"

"Rumlow ti ha infiltrata come spia"

"Oh, certo, ed avrebbe atteso così tanto tempo per farlo" rispose la ragazza con una risata amara "io posso distruggere tutti voi con un semplice schiocco di dita se lo volessi davvero. Credimi, se fossi dalla sua parte tutto questo sarebbe già finito da un pezzo e lui ne sarebbe uscito vincitore. No, è tutta un'altra faccenda...".

La figlia di Teschio Rosso infilò la mano destra dentro una tasca della giacca e mostrò a Charlotte una delle istantanee che portava sempre con sé, una di quelle che la ritraevano allegra e spensierata in compagnia di Rumlow; l'altra la prese in mano e la guardò a lungo, cercando di trovare una spiegazione.

"Che cosa significa?"

"Anni fa ero un'Agente dello S.H.I.E.L.D e ho avuto una storia con lui. Tutto qua"

"No, non è tutto qua" rispose Charlie, fissandola ancora duramente "lo vedo dai tuoi occhi. Non è stata una semplice storia e tu lo ami ancora. Tu sei andata da lui, vero? Lo hai guarito e..."

"Si, sono andata da lui. L'ho guarito e poi me ne sono andata lasciandogli un biglietto. Brock non ha gradito e si è vendicato"

"Ha quasi ucciso Natasha!"

"Pensi che non lo avrebbe fatto comunque? Ha solo approfittato dell'occasione..."

"Allora salva Natasha"

"Non posso farlo"

"Per quale motivo?"

"Anche se i miei poteri sono forti non posso compiere sforzi enormi in un breve lasso di tempo, Charlotte. Ho salvato te, non posso salvare anche Natasha ora. Funziono a batterie, mi devo ricaricare. Che cosa vuoi fare? Vuoi andare lo stesso da Bucky a dirgli quello che ho fatto? Che per una notte ho voluto rivedere l'uomo che amo? È un peccato?".

Charlie vedeva in quegli occhi scuri il riflesso dell'amore che lei stessa provava per Bucky, ma la posta in gioco per tutti loro era troppo alta.

"Perché non hai detto dove si trova la sua Base?"

"Perché gliel'ho promesso... E perché vedrai che passerà poco tempo prima che sia lui stesso ad invitarvi. Fidati"

"Non so davvero come Bucky possa fidarsi di te" le sputò addosso la più piccola, prima di allontanarsi velocemente; Klariza rimase nuovamente da sola nella stanza e tornò a guardare l'istantanea che l'altra ragazza le aveva restituito.

Doveva davvero essere condannata perché amava un uomo?

Per l'uomo che amava?



Ritornarono alla Villa in silenzio e raccontarono subito agli altri ciò che era accaduto in Wakanda.

Sharon reagì in modo simile a Charlotte.

"Quanto tempo ci resta? Non capite che sta restringendo il cerchio attorno a noi? Bucky, hai detto che lei può aiutarti, perché non lo fa? Bucky? Qual è il tuo piano?" la giovane donna guardò il Leader con gli occhi scuri spalancati, ormai vicina ad un crollo nervoso; seguì un lungo silenzio prima che Barnes scosse lentamente la testa.

"Non c'è ancora alcun piano"

"Che cosa? Ma io credevo... Noi credevamo..."

"Lo so esattamente, ma io per primo non credevo che la situazione potesse degenerare così tanto. Tony non sarà dalla nostra parte e Rumlow ha già ucciso Rhodey, mentre Natasha è in gravi condizioni. Perfino T'Challa non interverrà in nostra difesa perché deve stare affianco a lei. Fury non c'è più e dubito che questa volta sia uno dei suoi depistaggi... Lo stesso S.H.I.E.L.D è crollato... E non sappiamo dove si trova la Base operativa di Rumlow".

Il quadro generale appena descritto era pressoché catastrofico ed ognuno dei presenti, compresi Peter, Nadja e Nicholaj, pensarono che la fine era fin troppo vicina, che anche se Klariza fosse stata la loro salvezza poi ci sarebbe stato da ricostruire ogni cosa.

Ma ne sarebbe valsa la pena? Sarebbe valsa la pena ricominciare tutto ancora, in attesa che un altro pazzo facesse crollare ogni cosa?

Forse, ma quello non era il momento di pensarci.

"Bucky, che cosa facciamo?" chiese Charlotte al suo compagno, riponendo in lui tutta la sua massima fiducia.

"Non lo so" rispose incredibilmente lui, abbattuto, con la testa che gli pulsava esattamente come gli accadeva quando lo torturavano; era terribilmente teso e non riuscì a rilassarsi o a pensare per tutto il resto del giorno, non riuscì a distrarlo neppure la sua compagna quella stessa notte.

"Troveremo nostro figlio e tutto passerà, rimarrà solo un brutto ricordo da cancellare"

"I brutti ricordi non passano mai, piccola, se ne stanno in un angolo e sono pronti a ripresentarsi quando meno te lo aspetti, quando sei più vulnerabile"

"Hai paura di non essere all'altezza?" gli sussurrò lei, accarezzandogli le lunghe ciocche di capelli castani, sperando di dargli un po' di sollievo con il tocco della propria mano.

"Ho paura di fare esattamente ciò che lui si aspetta".

An Unexpected Host; American, Patriot, Soldier (✔️) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora