JEALOUSY (PARTE DUE)

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"Tu non vuoi aiutarmi, vuoi solo prenderti gioco di me"

"Ehi... Sto solo cercando di essere gentile!"

"E perché improvvisamente vuoi essere così gentile con me? Che cosa ti spinge a fare questo? La pietà? Io non voglio la pietà di nessuno" rispose Bucky, a denti stretti, ritraendosi come un animale selvatico, timoroso di essere catturato.

"Forse mi sono reso conto di aver sbagliato per tutto questo tempo, non credi? Magari la nostra ultima conversazione mi ha fatto riflettere a lungo. Magari ho capito che a Steve non farebbe piacere vedere come mi sto comportando con te. A tutto questo non hai pensato?"

"Io non mi fido di nessuno, neppure delle persone che mi circondano. Non posso farlo"

"Io, invece, credo che ti fidi di noi, ma hai paura di dimostrarlo perché non vuoi rimanere deluso" disse Sam, augurandosi di essere riuscito a cogliere il problema "allora... Vuoi raccontarmi che cosa è successo? Hai un'aria sconvolta, quindi qualcosa non va"

"Sono un idiota"

"Che cosa hai fatto?"

"Oh, nulla che possa interessare allo S.H.I.E.L.D... Non ho ucciso nessuno. Sono un idiota perché ho seguito Charlotte di nascosto, volevo vedere dove l'avrebbe portata quel tipo. Mi sono ritrovato in un bar sperduto in una vietta ad ascoltare i loro stupidi discorsi. Ho anche ordinato un piatto di pancakes. Ad un certo punto la porta si è aperta ed è entrata Elisa con delle amiche..."

"Ohh..." commentò l'altro, iniziando a capire quello che era accaduto "lei ti ha visto?"

"Si, mi ha visto. Ho provato ad abbassare il volto, ma lei mi ha riconosciuto subito. Ha visto me, ha visto Charlotte ed ha capito ogni cosa. Se ne è andata dal bar ed io l'ho inseguita... Ho provato a dirle come stavano le cose, ma lei non mi ha creduto, mi ha detto che non ho mai dimenticato Charlotte e che ho voluto uscire con lei solo per una ripicca personale. Sai una cosa, Sam? Elisa ha ragione. Sono un bastardo perché l'ho fatto apposta... Credevo di riuscire a rifarmi una vita, invece volevo solo ingannare me stesso... E sono ancora più bastardo perché quando... Perché quando mi ha lasciato non mi sono sentito né triste né disperato, anzi... Ero sollevato" confessò il giovane uomo, coprendosi il viso con la mano in vibranio, provando vergogna per sé stesso "c'è qualcosa di veramente sbagliato in me, Sam. Ho rovinato il rapporto con Charlotte, ho rovinato il rapporto con Elisa per la seconda volta ed ho fatto lo stesso perfino con James. Il mio stesso figlio mi odia"

"Non sei un mostro. Guarda il lato positivo"

"Perché? C'è un lato positivo in tutto questo?"

"La storia che hai avuto con Elisa ti è servita per capire davvero quello che provi per Charlie"

"Peccato che è successo tutto troppo tardi. L'ho persa, esattamente come ho perso Steve"

"No, non è mai troppo tardi. Perché stai ridendo?"

"Rido perché ho appena pensato ad una cosa buffa. Il compleanno di Sharon e quello mio sono davvero poco distanti l'uno dall'altro" mormorò il più grande con un sorriso tirato, rivelando così che mancava pochissimo tempo al giorno in cui era nato.



"Ti posso chiedere una cosa?" domandò Colin, mentre fissava la strada davanti a sé "quello con cui ho parlato al telefono era davvero il tuo ex compagno?"

"Purtroppo si" confermò Charlie, che già si stava preparando ad affrontarlo "io e lui abbiamo avuto una relazione piuttosto particolare. Siamo stati insieme un paio di mesi e poi ci siamo lasciati in un modo un po' violento... A quel punto ho scoperto di essere incinta. Ho provato a cercarlo, ma era sparito"

An Unexpected Host; American, Patriot, Soldier (✔️) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora