EVEN THE SCORE

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Charlotte appoggiò il cellulare sopra al comodino, si lasciò cadere nel bordo del letto ed appoggiò il mento sul palmo della mano destra, rivolgendo lo sguardo fuori dalla finestra; ora che aveva raccontato a James della fuga di Bucky, temeva che potesse scappare a sua volta per cercarlo, perché sapeva che si sentiva in colpa per la discussione che avevano avuto solo un paio di giorni prima.

Non capiva fino in fondo perché il suo ex compagno avesse preso una decisione così impulsiva, in parte comprendeva la sua confusione, ma la soluzione migliore non era di certo scappare; la ragazza appoggiò entrambe le mani sulle tempie ed iniziò a farsi mille domande, ognuna che includeva un'ipotesi più terribile dell'altra: e se si fosse perso? E se avesse fatto un incidente? E se fosse caduto di nuovo nelle mani dell'Hydra? Dopotutto aveva avuto la dimostrazione che le parole avevano ancora un grande ascendente su di lui.

"Charlie?"

"Si?" rispose lei, rivolgendosi a Sam, che era entrato nella camera dopo aver bussato.

"Dovresti venire un momento nel salotto"

"D'accordo".

Seguì subito l'amico nell'altra stanza, con la sciocca speranza che Bucky avesse cambiato idea, ma ovviamente non era lui la persona che si trovava nel salotto; rimase piuttosto sorpresa quando vide Visione, dato che erano giorni che nessuno di loro aveva più notizie dell'alieno, così gli domandò subito che cosa gli fosse accaduto.

"È stata Wanda"

"Che cosa?".

Visione raccontò ciò che era successo nel laboratorio della Stark Tower: Wanda era apparsa, gli aveva parlato per qualche secondo e poi aveva usato i suoi poteri per scagliarlo fuori da una finestra, in modo che non potesse fermarlo; Charlie, Sam e Sharon si guardarono negli occhi, iniziando a capire come i fatti si erano svolti in realtà.

"Ecco perché Tony non ricorda nulla. Wanda lo ha controllato"

"Questo spiega molte cose" mormorò Charlotte, indossando una giacca "Sharon, ho bisogno della tua macchina. Devo andare subito da Fury"

"Va bene" rispose la nipote di Peggy, andò a prendere le chiavi e le diede all'amica, che scese subito nel garage e salì nella vettura; guidò fino ad arrivare alla libreria che fungeva da copertura alla Base dello S.H.I.E.L.D, entrò nel negozio abbandonato e salì nell'ascensore.

Quando le porte metalliche si aprirono, la giovane raggiunse a passo veloce l'ufficio del Direttore e disse che doveva vedere subito Stark.

"Una volta si riceveva solo su appuntamento"

"Non è questo il momento di essere spiritosi. Ho bisogno di vedere Tony, devi lasciarlo andare"

"Credo di non avere capito le tue parole"

"Invece le hai capite benissimo. Non è stato Tony ad uccidere Bucky, cioè... Lo ha fatto, ma non in modo cosciente perché Wanda stava controllando la sua mente. È stato Rumlow a darle l'ordine, sicuramente"

"Anche se fosse vero quello che stai dicendo, stiamo parlando di un omicidio"

"Ma lui è vivo, sono riuscita a salvarlo".

A quel punto Fury sollevò lo sguardo e nel suo occhio destro brillava una luce per nulla rassicurante, perché odiava quando qualcuno gli teneva nascosta un'informazione di estrema importanza.

"Sei riuscita a salvarlo e non me lo hai detto, Agente Bennetts? Per quale motivo?"

"Perché... Perché è scappato"

"Come sarebbe a dire che Barnes è scappato?" domandò, allora, l'uomo, faticando a mantenere il suo solito autocontrollo; Charlie si morse le labbra e si passò una mano sulla chioma castana mentre tentava di trovare le parole giuste per evitare che il suo Capo esplodesse del tutto.

"Quando si è svegliato mi ha subito chiesto perché non sono riuscita a salvare Steve a Londra, dato che con lui ci sono riuscita anche dopo qualche giorno. Così gli ho spiegato che è stato lo stesso Steve a dirmi di non salvarlo, perché se volevamo sconfiggere Rumlow qualcuno di noi doveva sacrificarsi"

"Questa è la cosa più stupida che io abbia mai sentito in tutta la mia vita. Tu sei stata addestrata in qualità di Agente dello S.H.I.E.L.D e non avresti dovuto assecondare le volontà suicide del Capitano Rogers. A causa tua abbiamo perso uno dei membri più importanti degli Avengers, lo sai? Natasha ha abbandonato tutto, Barton è stato ucciso, Thor e Banner non si trovato e Stark è rinchiuso in una cella. Forse Rogers avrebbe potuto essere un'eccezione ma a causa tua, Bennetts, non lo sapremo mai"

"Io ho solo voluto rispettare le volontà di un amico. È stato il mio modo per pareggiare i conti"

"Pareggiare quali conti?"

"Lui non voleva più avere nulla a che fare con me, quello era l'unico modo per scusarmi e riacquistare la sua fiducia. Ma tu non sai cosa significano queste parole, Nick, perché non sai neppure che cosa significa 'amicizia', vero? Pensi solo a te stesso. Senti, io adesso vado da Tony, tu fai quello che vuoi" rispose lei, scuotendo la testa, uscì dall'ufficio e si recò al piano dove erano situate le celle, inclusa quella del miliardario.

Digitò il codice per entrare ed aprì la porta blindata.

Trovò l'uomo in buone condizioni, anche se i lineamenti del suo viso erano tirati; quest'ultimo si alzò dalla brandina, sorpreso di vedere l'amica dopo l'ultima visita che aveva ricevuto da parte sua.

"Charlie?"

"Ho appena parlato con Fury per liberarti. A quanto pare non ricordi nulla di quello che hai fatto perché Wanda ti ha controllato, è stata lei a costringerti a farlo. Ce lo ha detto Visione. È stato attaccato da lei quello stesso giorno, quindi è stato semplice ricostruire tutto il resto"

"Stai dicendo la verità?"

"Si, non ti sto raccontando una bugia"

"Mi dispiace per quello che è successo a Barnes"

"Lui è vivo. Sta bene. Sono riuscita a salvarlo. Non c'è altro che devi sapere"

"Ma... Charlotte!" esclamò Stark, si alzò dalla brandina e l'afferrò per un braccio perché voleva parlare ancora con lei, per chiarire; la ragazza si liberò dalla presa e si voltò di scatto, fulminandolo con lo sguardo.

"No, Tony, non funziona così. Anche se non voglio vederti in una cella ciò non significa che le cose tra noi due sono tornate come prima. Wanda ti avrà pure spinto a commettere un omicidio, ma tu lo hai fatto a causa di tutto l'odio che provi ancora nei confronti di Bucky. È così difficile da capire che ha ucciso i tuoi genitori solo perché era sotto il controllo dell'Hydra? Era. Sotto. Il. Controllo. Dell'. Hydra. Non voglio avere più nulla a che fare con te fino a quando non avrai capito questo, sono seria".

Charlie uscì dalla cella e dalla Base senza più rivolgere una parola a nessuno, salì in macchina e prese in mano il cellulare, cercando nella rubrica il numero di Bucky; poco tempo prima era riuscita a convincerlo a comprare un cellulare, perché ne aveva bisogno.

Rimase in attesa di una risposta che, ovviamente non arrivò, così gettò l'oggetto sul sedile affianco a quello del guidatore e si appoggiò al volante, del tutto svuotata di ogni energia fisica e mentale, si riprese dal torpore solo quando sentì il cellulare squillare; lo prese in mano con la speranza che fosse il suo ex compagno, invece era James con una richiesta del tutto particolare.

"Mamma, avrei bisogno di un favore da parte tua"

"Di che cosa si tratta?"

"Tra qualche giorno sarà il compleanno di Nadja, ci piacerebbe farle una festa a sorpresa ma lei non deve essere nella Villa. Potresti portarla a fare un giro, qualcosa di simile, so che non è il momento migliore per te però..."

"No, James, non hai nulla di cui giustificarti con me. Mi sembra una bellissima idea, lo farò con molto piacere. Devi solo dirmi il giorno" rispose lei, contenta che la richiesta le fosse arrivata in un momento simile perché aveva proprio bisogno di pensare ad altro.

An Unexpected Host; American, Patriot, Soldier (✔️) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora