Prefazione

475 17 7
                                    

Ci sono legàmi tra persone che il destino crea per caso, senza che gli interessati se lo aspettino; legàmi che superano tutto, anche i litigi, le incomprensioni, la lontananza e la morte.
È questo il tipo di legàme che si instaura tra i due protagonisti Laura Martini e Antonio Leonardi, due ragazzini della periferia est di Roma che si conoscono al primo anno di asilo, dando vita a un'amicizia che durerà per tutta la vita, anche dopo la scomparsa di lei, che viene trovata morta suicida sulle spiaggia di Ostia. I due bambini sono entrambi molto intelligenti: lui è timido, pacato e diligente; lei è un genio ribelle e insofferente alle regole, la "bambina cattiva" del titolo, l'elemento di traino del duo a cui il paziente Antonio si appoggia per tutti gli anni dell'infanzia e dell'adolescenza.
Convinti che l'istruzione sia l'unico modo per aspirare ad un'altra vita, migliore di quella che avrebbero rimanendo nel Quartiere dove sono nati e cresciuti, i due stupiscono le rispettive famiglie e gli amici collezionando successi scolastici. Poi, al momento della scelta universitaria, si dividono: Antonio, consigliato dalla saggia professoressa di Latino e Greco Emma Cristaldi, si iscrive alla facoltà di Lettere e Filosofia, se ne andrà dal luogo natìo, diventerà professore di Letteratura inglese e formerà una famiglia con una collega; Laura, che nel frattempo si cimenta in cucina inventandosi ricette mai viste prima, pensa che per andare via servano i soldi, ma sarà costretta dalle circostanze a rimanere laggiù, il suo genio mortificato tra il bar del padre e il ferramenta del marito Giovanni, innamorato a tal punto da fare con lei due figli, ma troppo scialbo e mediocre agli occhi dell'irrequieta moglie.
Ma questo non è un racconto a due protagonisti, bensì a tre: è Valeria, la sorella minore di Laura e scrittrice affermata, che alla luce del suicidio di quest'ultima decide di restituirle dignità e giustizia raccontando al mondo intero la storia di lei e Antonio, Valeria che osserva tutto e tutto conserva nel suo cuore.
Il quarto protagonista è, indubbiamente, il Quartiere - con la q maiuscola, localizzato ma non specificato - dove vivono Laura, Antonio e la maggior parte degli altri personaggi; una cappa grigia e soffocante, come la definisce Laura stessa a soli otto anni, dove la gente abita nei casermoni, palazzine di dieci piani con appartamenti appiccicati l'uno all'altro pieni di persone senza più ideali - sono gli anni ottanta e là in mezzo non si distinguono più democristiani e brigatisti, capitalisti e comunisti - e i portoni tutti uguali, tanto che spesso non si trova il proprio e ci si perde.
Un luogo senza speranza, fatto di regole non scritte, bambini che si ammalano e vengono ricoverati per tutto il tempo delle elementari e ragazzi che non vogliono proseguire gli studi oltre la terza media, rappresentato da figure all'apparenza stereotipate, ma in fondo spietatamente reali: Rinaldo Martini, barista e regolatore delle attività legali e illegali del Quartiere, padre-padrone e violento nei confronti della moglie Maria, una trentacinquenne sfiorita e oggetto delle percosse del marito; Ottavio Leonardi, edicolante-usuraio dal cuore tenero e vessato dalla sua dispotica signora, Rosa, che non fa altro che definirlo "fesso" e "fallito"; Italo Bianchi, il giovane spaccone che mira a diventare lo spacciatore più importante del luogo; Manuel Baschetti, il suo migliore amico e primo grande amore di Laura, il quale pagherà a caro prezzo questa sua passione. 
Per fortuna c'è anche un altro mondo, quello della scuola e dell'università, con cui i ragazzi entreranno in contatto, ma che inciderà su di loro in modo diverso: per Antonio - e due anni dopo anche per Valeria - sarà la chiave di svolta, il lasciapassare per una vita diversa; Laura invece, seppur forte come la Beatrice de "Il rumore dei tuoi passi", audace come la Lila de "L'amica geniale" e ribelle come la Ada di "Arrivederci piccole donne", non riuscirà a trovare nella professoressa Cristaldi una guida che l'avrebbe aiutata a maneggiare il suo estro, e quindi non può fare altro che soccombere.
Il finale, lirico e toccante, ci riserva risvolti inaspettati.

La bambina cattiva [Saga del Quartiere Anceschi]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora