3.

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Erano tre giorni che Emma non usciva dallo stanzino, di solito quando si arrabbiava con me restava mezza giornata la dentro invece stavolta ha tirato la cosa per le lunghe. 
“ Giovanna sto andando dal comune,potresti controllare te Emma per favore?” 
“ io devo finire di pulire signore. Come faccio a controllare anche sua moglie?” mi chiede. 
“ lasci per un secondo le pulizie. È tre giorni che non esce da la dentro, oggi deve per forza uscire”
“ avrà da finire i quadri!” 
“ quelle mezze schifezze. Va beh ciao!” esco di casa senza dire nulla. Era brava a dipingere ma non le avrei mai dato nessuna soddisfazione. 

Salgo in macchina, metto la cintura e vado al comune. Appena arrivo, entro dal portone i dipendenti mi salutano ricambio. 
“ è tua moglie?” mi chiede il vice sindaco Antonio. “ oggi non è venuta?”
“ non sta molto bene. È poi non credo debba dare spiegazioni a te. Andiamo” 
“ c'è sempre stata nelle riunioni. Non ho capito perché ti alteri. ” 
“ perché mi stai chiedendo di mia moglie?” 
“ sto chiedendo per via della riunione. A me di tua moglie frega un cazzo, ma credo anche a te perchè se ti fosse un po' interessato non la tratteresti come fai. ” 
“ ciò che faccio con mia moglie o come la tratto non ti riguarda. È grande e vaccina da decidere da sola, non stava bene e non è venuta tutto qua” lo sorpasso. Odiavo che mi chiedesse di lei, quando non avevamo un rapporto nemmeno, non sapevo mai cosa rispondere e mi innervosiva il fatto che interessasse a lui di lei. 
“ hai un gioiello tra le mani è lo tratti come se fosse merda. Forse, dovresti riguardarti un po' dentro” mi volto. 
“ Senti delle questioni mie private non sono tenuto a spiegarle ne a te e né a nessuno. Emma mi ha sposato questo conta. Gli altri per lei sono meno di zero. Quindi grazie per la tua perla mattutina ma non credo tu possa interessarle dal momento che è legata a me. ” entro in sala riunioni e trovo tutto accomodati, avremmo dovuto parlare delle nuove rate sul l'immondizia. Antonio di si accomoda senza dire altro. 

••••

Dopo due ore di riunione ancora non avevamo preso un accordo. Il telefono squilla, lo prendo e il nome Emma compare sullo schermo. 
“ scusate pausa di cinque minuti" dico uscendo dall'aula. 
“ Emma" rispondo 
“ non sono Emma, sono Giovanna ho chiamato l'ambulanza la signorina non risponde. Ha perso i sensi, non so nemmeno da quante ore. Non faccia il coglione è venga a casa.” 
“ non posso la riunione ancora non è la finita!” 
“ sua moglie sta male e lei pensa alla riunione? Cazzo, almeno la persona dovrebbe interessarle invece niente. ” 
“ non ho detto che non mi interessa ma è da due ore che sono qui vorrei finire.  ” 
“ chiamo i genitori lasci stare. Lei non è nemmeno in grado di amarla una persona. Credo debba lasciala libera di essere chi vuole e non la moglie del sindaco solo per piacere a voi.” chiude il telefono. Non potevo permettere a nessuno di rispondermi in questo modo. Cosa voleva dire con la : debba lasciare libera. Emma è mia adesso e non andrà da nessuna parte. Torno dentro nervoso. 
“ Finiamo questo modulo che ho un urgenza a casa.” dico ai presenti, lo sguardo di Antonio si posa su di me ma non gli do alcuna soddisfazione per sapere cosa sta succedendo. Dentro di me sentivo di essere preoccupato per lei ma non riuscivo a staccare dal mio lavoro. 

••••

Finito il modulo con le dovute correzioni, abbandono l'aula dando appuntamento a domani perché avremmo dovuto sistemare gli altri. Esco dal comune e salgo in macchina, una volta che arrivo a casa l'ambulanza è ancora sul posto e cornad appena mi vede mi spinge. 
“ ti ho dato carta libera. Ti ho dato in mano mia figlia e mi ritrovo chiamato a lavoro che lei non sta bene. Ma l'hai vista? Quattro giorni senza mangiare e bere non ti sei nemmeno preoccupato di chiedere che cosa avesse!” 
“Cornad senti, io ve lo avevo già detto ai tempi io non amo Emma. Io ho deciso e ho accettato di sposarla solo perché mio padre voleva togliermi il posto di lavoro, ho faticato per averlo, i cittadini mi vogliono bene. ” 
“ i cittadini mi vogliono bene: ma ti senti come parli? Pensi che il bene di persone estranee sia il solo e unico? ” 
“ non ho detto questo.” 
“ tu non ti rendi nemmeno conto di quello che è successo. Pensi solo a te stesso. Emma è tua moglie ma non pensare che ti lascio la libertà di trattarla in questo modo, sarebbe potuta pure morire ma a te non te ne sarebbe fregato nulla. ” urla guardandomi negli occhi. Era arrabbiato potevo capirlo. Non dico niente. L'infermiera si avvicina a noi. 

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