56.

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Scendo dalla macchina dove raggiungo Jacopo per una birra. Emma mi ha convinto anche se non sono sicuro di aver scelto bene. Rosanna non conosceva a fondo il problema di sua figlia, dopo il rapimento sono stati assorbiti dal lavoro che non si sono fatti vedere al contrario dei miei e di mia sorella che ultimamente la sera passano a trovarci e cenano con noi.
“amico mio finalmente” Jacopo mi dà un colpo al braccio facendomi ridere.
“ ciao ja”
“ tutto bene?”
“ quello che può andare bene”
“ che altro è successo?”
“ niente di particolare. Emma ha iniziato la terapia dalla psicologa, dobbiamo tenere duro per via dei suoi flash?”
“ sei stanco ? Ti vuoi arrendere?”
“ no, ma che scherzi? Non la lascio da sola. ”
“ è allora che c'è?”
“ sono preoccupato. Ho paura di ogni cosa che possa fare, anche di pensare minimamente di lasciarla da sola, adesso è con sua madre ma sono convinto che potessi lasciarla con lei. I suoi genitori non si sono più visti dopo averla trovata. Rosanna quando è successo era a Malta ma mai ha chiamato per sapere come stava e cornad non lo so è come se dopo averla salvata tutto sia più importante di lei”
“ sai che facevi questo anche tu prima. Tutto veniva prima di lei”
“ Jacopo lo so. Ma loro sono i suoi genitori, dovrebbero esserci sempre non quando caspita vogliono ”
“ Simo non so cosa dirti. Tu lo sai che sono cresciuto solo con la nonna e i miei genitori mi hanno abbandonato da piccolo,però magari loro non lo fanno per male”
“ i miei genitori da quando c'è successa questa cosa sono più presenti, a dirla tutta mia madre mi ha sempre spinto magari la domenica ad andare a pranzo da loro ma puntualmente mi rifiutavo non sentendomi legato ad Emma”
“ Vedi anche tu ti tiravi indietro per non avere un rapporto con loro. ”
“ si ma non vorrei che quando sto via in comune Emma resti sola perciò spesso o c'è Giovanna o mia sorella. Perché i suoi non si fanno mai vivi. È ti giuro che sono sicuro che Emma ci stia male per questo”
“ ma ovviamente non te lo dice” annuisco. Chiediamo le birre.
“ ha altri incubi?"
“la notte non più ma la mattina ha questi momenti di assenza totale e poi inizia ad urlare. Se l'ho prendo quel bastardo gli faccio mangiare la terra Jacopo. Lui non doveva farlo. Non ad Emma!” stringo il pugno.
“ sono contento di vederti così. Infondo l'ho sempre pensato che prima o poi ci saresti cascato con tutte le tue scarpe"
“ perché mi lasciavi andare con altre se pensavi questo” beve e mi guarda.
“ perché finché non ci sbatti la testa non sei contento. Sei testardo come un mulo. Filippo un giorno te lo ha detto non gli hai parlato per tre giorni. Non volevo litigare con te è ho evitato di dirti che secondo me ti saresti innamorato di lei”
“sono un coglione bro”
“ un pochino”
“ non so se potrà mai perdonarmi per..." Mi sento toccare la spalla, una ragazza al mio fianco mi guarda.
“tu devi essere Simone?”
“ si”
“ non ti ricordi di me?”
“ per nulla. Non credo ti abbia mai vista, a meno che tu non sia passata in comune”
“ no no. Abbiamo avuto una mezza notte insieme. ” sbarrò gli occhi. “ credevo che non ti avrei più trovato. Ora invece ero con mia sorella ti guardavo, è ho pensato...”
“ fermati perché non voglio sentire altro.
Mi dispiace per ciò che ti sto per dire ma io.. non posso avere altre cose con te o con altre. Mi sono innamorato e sono pure sposato. Quindi per favore lasciami in pace” la ragazza abbassa la testa.
“ credevo che potessimo prendere un caffè insieme”
“ no” rispondo categorico. “ non esco più con chi non conosco. Non vado più con nessuna donna che non sia mia moglie”
“ tradirla però ti è piaciuto altrimenti non mi avresti scopata. ” Jacopo sta per intervenire ma lo fermo.
“ prima di te me ne sono fatte tante altre. Non mi ricordo nemmeno come ti chiami, tutte quelle che venivano a letto con me era perché io ero ubriaco e non lucido. In ogni modo ad oggi amo la mia ragazza o meglio mia moglie. Non ci potrà più essere nessun'altra che non lei” si gira e va via senza dire una parola.
“Simo..” sento il mio respiro irregolare come se mi sentissi dentro una bolla. “ un bicchiere d'acqua per favore" urla. Mi tiene il viso stretto e mi costringe a guardarlo.
“ mi sento svenire”
“ ti stai occupando di troppe cose Simone”
“ per un attimo ho pensato mi dicesse che l'ho messa incinta. Mi è salito il sangue al cervello e poi l'ho perso del tutto. ”
“ho pensato lo stesso ma non è l'ora di svenire quindi guardarmi sta arrivando l'acqua" annuisco. Cinque minuti, e ho il bicchiere dell'acqua sotto il mio naso bevo a piccoli sorsi. Mi sento meglio.
“ sei troppo stressato simo. Devi farti seriamente una vacanza” mi confessa dandomi una pacca sulla schiena.

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