69.

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Siamo ancora il volo, ne sono passate solo 5 ore delle 11 che dobbiamo passare. Simone sì è persino addormentato, io invece ho un male allo stomaco questa mattina ho mangiato anche di fretta per la paura di perdere l'aereo. Una signora dell'età di mia madre mi guarda mentre Simo guarda qualcosa nella televisione davanti a noi.
“ Amo” lo scuoto si toglie le cuffie.
“ che succede? Stai male?”
“ ho male allo stomaco.”
“ devi andare in bagno vuoi compagnia?”
“ no no. C'è questa signora poco più avanti di noi che è da mezz'ora che mi guarda. Ma che ha da vedere? Mi mette ansia"
“ ignora amore. Senti vuoi mangiare qualcosa?”
“ no. Credo che se mangio ora vomito tutto anche la colazione. La turbolenza di prima mi ha messo un po' di paura”
“ turbolenza? Perché non mi hai svegliato?”
“ dormivi bene” scuote la testa, tira un po' sul bracciolo avvicinandomi con il cuscino a lui.
“ avresti dovuto svegliarmi almeno non stavi sola in quel momento”
“ Simo sto bene ora, non è successo niente, era solo un momento temporaneo che ha attraversato l'aereo. E poi lo sai che non mi piace svegliarti di colpo ti preoccupi troppo ”
“ non soppoterei che ti succedesse ancora qualcosa” sapevo che era dura per me affrontare dei dolori che mi portavo dietro, ma da altra parte sentivo che anche per lui non era facile a volte mi trovo in qualche situazione scomoda gli rispondo male e sono fredda nei suoi confronti. Ha una pazienza inaudita non lo so come fa.
“ smettila però di sentirti in colpa per ogni cosa che mi succede”
“se solo mi fossi accorto di essere innamorato prima di te... Nicola non ti avrebbe fatto del male”
“Simo non lo puoi sapere. Sono cose che accadono. Non dovrebbero succedere ma sono frequenti, la gente è malata e non si controlla. Non puoi decidere tu se sarebbe successo o meno. Rilassati adesso. ”
“ mi rilasso si. Non vedo l'ora di arrivare a Bangkok”
“ sei un curiosone” gli dico baciandolo a stampo mi rendo conto che vorrebbe approfondire ma mi stacco. “ non qui! Non mi va di dare spettacolo!”
“ tranquilla. Non ti preoccupare!” sorrido. Appoggio la testa sulla sua spalla. “ ah.. ho chiesto a Jacopo se poteva incontrare Francesca per aiutarmi a sistemare il locale mentre non ci siamo. Mi ha detto ; « non ci sono problemi per me» ” mi metto a ridere.
“ quello che ti dico ormai lo fai eh!” ride pure lui.
“la tua amica si innamorerà del mio amico, altroché non voglio rotture di coglioni”
“ almeno non sta sempre a sentire me ” lo guardo negli occhi. “ quindi lo hai affittato alla fine?” annuisce.
“ ho chiesto a quei due di dirigere i nuovi lavori, i proprietari mi hanno dato carta bianca.. poi se riesco glielo compro pure”
“ tu sei tutto pazzo Simo!”
“ è arrivato il momento di farti conoscere basta stanzino, ti farò fare uno studio tutto tuo fuori da casa nostra con tutta la calma del mondo e potrai portare i quadri al locale per la mostra.”
“ grazie amore mio” non potevo essere più che felice di questo. Un mio sogno di stava per realizzare e questo grazie a lui che si stava facendo in quattro per poterlo fare. Gli sorrido poi baciandolo leggermente.
Il pilota ci avvisa che è passata un altra ora quindi eravamo in volo da sei ore esatte ne mancavano 5 ancora da affrontare. Passano poco dopo credo per il pranzo, metto su qualcosa nello stomaco ma la paura di rimettere per il dolore mi fa mangiare veramente pochissimo. Simone invece si mangia quasi tutto il vassoio e mi metteva assai paura.

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