Mi sta portando a casa, ho passato una serata con tranquillità senza pensare a tutti i problemi.
“ ci vediamo domani al parco per il taglio del filo e il discorso del sindaco?” mi chiede fermandosi prima di arrivare proprio sotto la mia villa.
“ si. Ma non far capire niente a Simone, altrimenti succede un casino”
“ d'accordo”
“ ti chiedo solo per domani. Abbiamo lavorato sodo. Non voglio che rinunci al parco per i bambini solo perché sei tu quello che mi ha corteggiato”
“ ho notato per tutte le riunioni che tenevi tanto al progetto. ”
“ si. Ci tengo. Per i bambini farei tante cose, se lo meritano un po' di svago. Questo parco è ideale per giocare e soprattutto correre, è un ampio spazio e tutto ciò che hai disegnato a me è piaciuto. ”
“ peccato per gli intoppi”
“ quelli ci sono sempre Nicola in ogni progetto non possono mancare”
“ grazie per la compagnia”
“ grazie a te, sono stata bene questa sera. Non pensavo di poter trovare serenità con qualcuno che non conoscevo bene fuori dall'ambito lavorativo”
“ allora ci vediamo domani?" Annuisco. Mi sposta i capelli, mi lascia un bacio sulla guancia ed esco dalla macchina, lo saluto con la mano mentre raggiungo il mio cancello a piedi. Erano due passi praticamente.Entro in giardino, attraverso il vialetto ed sono a casa. Mi sento tirare nel buio, sto per urlare forte quando una bocca tocca la mia. La conosco. Acconsento a quel bacio che era più passionale rispetto a quelli che mi dava in precedenza.
“Dimmi che era meglio il mio. Dimmi che vuoi solo me. Dimmi che ..” lo blocco subito.
“ mi hai appena baciato e vuoi troppe certezze. " Mi allontano. “ non so per quale motivo tu ti stia comportando così. So solo che sono stata bene con questa persona stasera, mi sono sentita finalmente capita”
“Emma ti ho appena baciato e aspettato tutta la sera. Non sono stato sereno”
“ e quindi? Non cambia nulla”
“ per me cambia. Ci sono cose non pensavo di provare. Il tuo allontanamento mi sta facendo sentire che ho bisogno di te ”
“ in che modo? Solo per scoparmi? ”
“ non solo in quel modo. Non voglio che nessuno possa pensare che tu te ne andrai. Non voglio che tu te ne vada. Sento il cuore battere ” mi blocco sulla scala voltandomi per guardarlo, avevo accesso la luce per non cadere, non sapevo che poteva essere una presa per il culo o una presa di posizione e mi voleva davvero. Non sarebbe bastato questo.
“ dimostralo te lo detto. Non mi farai cambiare idea. Spero tu abbia sistemato tutta la mia stanza”
“ si. È pulita da cima a fondo. Domani ti ricompro le tempere”
“ ok. Spero tu non abbia fatto toccare nulla per aiutarti a Giovanna o questa volta mi arrabbio più di quanto è successo!”
“ Giovanna ha avuto una serata di riposo” ero scioccata. Cosa gli stava succedendo?
“ va bene”
“ hai intenzione di dormire da sola?” è vicino a me mi guarda negli occhi.
“ si. La questione non è ancora finita ”
“ sei sicura?”
“Si Simone. Comportati bene e fammi vedere che mi vuoi davvero. Altrimenti questi baci non hanno significato. ”
“ va bene. L'ho farò se serve a farti capire che io ci tengo”
“ buonanotte” gli dico andando in camera da letto. Respiro dietro la porta. Quel bacio aveva scombinato tutta la sera.*Maledetto cuore.
Maledette farfalle nello stomaco.
Maledetti occhi che mi sembravano sinceri.
Maledetto amore
Maledetto lui che mi rendeva tutto difficile.*
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Luce e cenere 💡📌
FanfictionSimone è il sindaco di Roma, sua moglie Emma è anche la sua segretaria. I due si sono sposati per volere delle due famiglie che si conoscono ormai da tempo. (Otto anni per l'esattezza) Simone ha 26 anni è nonostante sia sposato, vive la sua vita co...