93.

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" non vedo l'ora di fare vedere il lavoro fatto a Simone." dico entrando in casa felice di come era venuto il locale con tutti i miei quadri. Anche Francesca e Jacopo erano soddisfatti di ciò che avevo creato. Mi sentivo finalmente realizzata.
"amoreee" Simone si fionda su di me. Vedo Maria, mia suocera, sul divano; mi abbraccia fortissimo.
" ehi tigre che ti prende. Sono stata fuori tre ore e ti trovo cosi" mi bacia senza facendomi dire altro. " Marí, ma è impazzito!"
" come state?" lo guardo.
" state? In che senso scusa?"
" tu e il bambino! Chi altro scusa? Vedo che sei sola!" mi volto e i ragazzi erano rimasti in giardino non so a fare che.
" un attimo.. chi ti ha detto che sono incinta? Come..." mi blocca di nuovo baciandomi. Mi stavo imbarazzando visto che c'era sua madre qui.
" io ricordo tutto " sputa velocemente queste parole guardandomi gli occhi, le sue pizze nere si riflettono sui miei color mare.
" Simo.." gli faccio segno che devo sedermi. Mi aiuta ad avvicinarmi al divano ma non ha intenzione di mollarmi.
" io ricordo ogni cosa. Ti chiedo scusa per aver confuso Francesca per te. Non meriti questo. Dobbiamo sposarci e il nostro bambino come sta?"
" quindi ricordi di Nicola, di ciò che ho passato e che sto ancora andando dalla psicologa perché ho ancora dei momenti bui?" gli chiedo cercando conferme che arrivano.
" si. Ricordo tutto Emma. " mi butto tra le sue braccia. Sento finalmente l'aria entrare nei miei polmoni, stavo vivendo in apnea in queste settimane, è stato difficile gestire tutto quanto.
" vuoi ancora sposarmi?" mi chiede. Gli sorrido.
" non ho mai pensato di non farlo. Ti avrei legato a me anche da smemorato" ride.
"dimmi che non devo essere ammazzato dal mio amico perché c'ho provato con la sua ragazza!" dice facendomi ridere adesso. Gli stringo la mano.
" tranquillo, Jacopo era quello più comprensivo tra me e lui. " ridacchia. Li vediamo entrare e io saluto mia suocera in un abbraccio.
" bro" saluta Jacopo a Simone. Si danno un colpo e si avvicina a Francesca.
" ti devo delle scuse. Non ero in me quel giorno che ho sbattuto, ora ricordo tutto, non volevo nemmeno che tu ed Emma litigate. "
" Simone non ti preoccupare. Era una situazione normale al fatto che avessi perso le memoria"
" è poi quella gelosa era Emma!" esclama Jacopo prendendomi in giro.
" io non ero gelosa di Francesca. Stavo uscendo dal quel periodo brutto dopo la vacanza e adesso lui non aveva più la memoria come mi dovevo comportare? Mi dava fastidio che non avrei potuto averlo quando ho fatto l'ecografia." rispondo al nostro amico che ridacchia tirandomi verso di lui per abbracciarmi. So che nonostante ci conoscessimo pochissimo, lui era l'unico che avrebbe voluto vederci felici anche prima di adesso.
" ti voglio bene"
" anche io Jacopo"
" si sì, ora non vi allargate però eh!" dicono in coro quei due guardandoci. Ognuno di noi si butta tra le braccia della propria persona. Maria si era spostava da Giovanna che era in zona piscina.
"sono felice che tu abbia ripreso la memoria, non ce la facevo più a vederti distante da me. "
" non ti starò più lontano. Il bambino come sta?"
" sta bene. Non si è visto quasi nulla altra volta. Devo fare delle analisi e poi l'ecografia del secondo me. Mi accompagni questa volta?" chiedo e lui mi sorride. Quelle labbra piene che prenderei a morsi ogni volta che le ho vedevo.
" certo che ti accompagno mi sono perso questa, non mi perderò le altre. "
" ti amo" sussurro per non farmi sentire. Ero felice. Finalmente tutto era al proprio posto.

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