Abbiamo girato un sacco di posti, i mercatini sono fantastici, Emma ha controllato ogni cosa che vedeva. Ha comprato un po' di cose. Ora siamo sul nostro letto dell'albergo che cerchiamo di chiamare i miei genitori ma niente la linea non prende.
“ ma perché fa così!!”
“ se tu ti agiti la linea non è che funziona!” le dico. Mi guarda incagnesco come se avessi fatto qualcosa di male. Ma era inutile arrabbiarsi, se poi non funzionava comunque.
“ tu non risolvi il mio nervoso cosi”
“ Emma non va! Non te la puoi prendere perché ho fatto una battuta. Abbiamo provato mille modi, spegnere e riaccendere, togliere la sim, cancellare whatsapp è rimetterlo - eravamo riusciti per miracolo in quel frangente a farla funzionare - adesso non prende che dobbiamo fa?”
“ ma io volevo sentire i tuoi”
“ li sentiremo. Hai mandato un messaggio alla psicologa, sai che vuole sapere come ti senti”
Emma doveva sempre stare sotto controllo quando non faceva le sedute. Le prendeva la noia questa cosa perché a volte non le andava di scocciarla.
“ non ho avuto tempo.” confessa.
“ d'accordo” avrei voluto dirle che il tempo c'era, il fatto che sta tardando a scriverle “ di cosa hai paura scusa?”
“ di niente”
“ e allora perché.."
“ non voglio stare in vacanza e scriverle tutto. Voglio stare con te è basta”
“ si amore ok sono d'accordo. Ma sappi che questa settimana salterai la tua solita routine da lei e non puoi fare finta di no”
“ la faccio sempre di giovedì o venerdì se non ha posto. Oggi è solo mercoledì visto che stiamo qui da due giorni con oggi tre”
“prometti che la chiamerai o le invii un messaggio"
“ troverò il momento promesso”
“ è importante che tu non ti dimentichi di aggiornala. Sai che serve per continuare ad aiutarti”
“ Simo, io sto bene. Quegli attacchi non li ho più. Lo so che è presto per dire che è tutto finito perché potrebbero tornare, ti prego non ricordarmelo”
“ ehi guardami, io non lo faccio per male, ma solo perché voglio che tu abbia rimosso non del tutto lo so che non ci riuscirai una buona parte di quel dolore provato. ”
“ se ci sei tu.. tutto va bene”
“ io ci sono ogni volta che vorrai. Ma quando inizierai ad essere sola in mansioni come al comune o a casa non vorrei che rincomiciassero i problemi. ”
“ la psicologa mi ha detto che anche dopo averne parlato può essere che non venga risolto tutta la questione. È un trauma più che profondo. ” La prendo per i fianchi facendola appoggiare totalmente su di me. Mi guarda. Il telefono cade per terra ma le impedisco di prenderlo, tanto è solamente appoggiato sul tappeto della stanza.
“ puoi pensare a stare con me?” chiedo.
“ se proprio insisti” afferma ridendo. Era veramente bella. Non lo dicevo solo perché provavo qualcosa per lei, ma era veramente bella. Dolce, con quegli occhi mare che perdevo la lucidità ogni volta. Mi allungo con il collo per baciarla sulle labbra.
“ ne approfitto adesso perché dopo che andiamo al ristorante non possiamo fare nemmeno questo” la bacio prima a stampo e poi con più passione.
“ il prezzo da pagare per essere qui ora”
“ pago pago. ” sorride mi bacia di nuovo.Questa era la nostra rinascita. La nostra storia riniziava da dove non era mai sbocciata abbastanza, e adesso stava diventando una bella rosa con tante spine ma era veramente bella. La stringo per i fianchi ancora e continuo a baciare le sue labbra. Morbide e candide.
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Luce e cenere 💡📌
FanfictionSimone è il sindaco di Roma, sua moglie Emma è anche la sua segretaria. I due si sono sposati per volere delle due famiglie che si conoscono ormai da tempo. (Otto anni per l'esattezza) Simone ha 26 anni è nonostante sia sposato, vive la sua vita co...