50.

1.6K 63 14
                                    

Mi ritrovo in ospedale dopo che mi hanno ritrovato in quel casale, durante il tragitto Simone mi ha spiegato che Nicola chiedeva dei soldi e mandava sempre lui dei messaggi. Mi ha pure detto che rispondeva ad ogni sms mandato e che sperava di trovarmi presto.
Sono sdraiata nel lettino mentre mi fanno un a flebo perché sono un po' disidratata. Simone è al mio fianco che ha gli occhi più chiusi che aperti. Mi tiene la mano senza muoversi.
“ Simo credo mi tentano qui oggi. Perché non vai a casa riposare magari torni dopo. ” scuote la testa rifiutando ciò che gli ho detto. Erano le due del pomeriggio, mi avevano ritrovato alle dieci mi ha detto io medico e sono passate alcune ore dai prelievi e dai vari accertamenti.
“ se vai a casa a riposare non succede nulla”
“ io voglio restare qua. È già successo un'altra volta che stavi male e io me ne sono fregato. Non va bene questo. Finché non ti dicono cos'hai resto qui”
“ quella cosa che stai dicendo è acqua passata per me Simone. ”
“ lo sarà per te, ma non per me Emma” gli accarezzo la mano.
“ puoi dirmi cosa ti turba?” sta in silenzio. “ ehi, guardami” noto una lacrima fuori controllo. Che gli stava succedendo? Perché piangeva ?
“ sono un coglione”
“ perché dovresti esserlo ?”
“ non ti so proteggere abbastanza. Non sono in grado di dimostrarti che so amarti. Sono un coglione che ti ho lasciato nelle mani di uno squilibrato. ”
“ se Nicola aveva in mente questa cosa non è colpa tua. Simo non è colpa tua se mi ha rapito.. se...” alzo gli occhi al cielo.
“ se.. Emma guardami. Ti ha fatto qualcosa?” non riuscivo a parlarne. Era difficile. Quel momento è stato bruttissimo.  Lo vedo alzarsi in piedi e prendermi il viso stando attento ai tubicini che avevo intorno. “ cosa ti ha fatto?”
“ lui... Lui ” ingoio la saliva.
“ ti ha violentato Emma?”
“ lui una sera ha detto che tu lo stavi facendo innervosire, non gli rispondevi e quindi doveva prendersi gioco di me. Così mi ha spogliata... ”
“Emma” abbassa lo sguardo.
“ non mi ha penetrata se non con le dita. Mi ha solo toccato non mi piaceva, gli urlavo di smetterla ma l'unica cosa che faceva era continua a leccarmi e baciarmi il corpo, il seno e le parti intime. Urlavo ma nessuno faceva niente. È stato peggio di quella volta.” respiro. Si la prima volta era un branco ed erano riusciti solo a palparmi tra i vestiti e togliermi la maglietta e baciarmi il collo niente altro. Stavolta è stato peggio.
“ mi dispiace. Mi dispiace per tutto questo. Avrei dovuto fermarti e non mandarti in quel posto. Non saresti in queste condizioni. ”
“ Simo te lo già detto non è colpa tua. È ti prego non voglio che i miei sappiano di questa cosa. Hanno già sofferto abbastanza per il primo tentato stupro.”
“ non dirò nulla. Ma tranquilla che prima o poi quello me la paga cara. Ora la faccia si deve rifare. Io lo denuncio”
“ Non metterti nei casini. Poi perdi il posto da sindaco. ”
“ sai quanto me ne frega del posto dopo questo che ti ha fatto, ringraziasse il cielo che la polizia me l'ha portato da sotto il naso altrimenti si trovava in ospedale a lottare tra la vita e la morte. Pezzo di merda!”
“ stai calmo. Io sono qui è ciò che conta”
“ dimmi che stai bene. Dimmi che.." lo blocco.
“ Simo sto bene. Sono solo un po' scioccata da tutto e mi scoppia un po' la testa. ”
“ avrei dovuto proteggerti. Io.. per un attimo ho tenuto di perderti. Vedevo nero ogni volta che lui mi scriveva sembrava tutto un enigma. ”
“ sono felice che tu sia qui.” mi bacia lo lascio fare era l'unica persona che avrei lasciato che mi toccasse. “ quando torno a casa facciamo l'amore?” gli chiedo. Ridacchia malizioso.
“ la morfina per il dolore al braccio sta facendo effetto?” i dottori si erano accorti che come mi muovevano il braccio mi faceva male e c'era un lesione così mi hanno dato una dose bassa di morfina. Ma non era quella che mi stava facendo parlare. Io volevo seriamente viverlo al centro per cento finalmente.
“ non è la morfina. Voglio davvero fare l'amore con te ”
“ al suo servizio signorina allora quando tornerai a casa faremo ciò che vuoi”
“ tu non lo vuoi?” chiedo come se avessi paura di una risposta negativa.
“ lo voglio proprio tanto. ” mi guarda poi la mano.
“ e la fede?” mi chiede. Sbarrò gli occhi.
“ deve averla presa Nicola, l'ho sempre tenuta fino a ieri. ”
“ sei sicura?”
“ si simo sono sicura”
“ come arrivano i medici e ci dicono tutto passo in caserma a chiedere. Ora mi avvicino un po' che voglio coccolarti come ti meriti. ”
“Ti amo amore” gli sussurro.
“ anche io pupa”

Luce e cenere 💡📌Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora