57.

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Il pomeriggio con mia madre era passato alla grande, mi ero rilassata in piscina e fatto qualche chiacchiera con lei. Non avevo pensato a nulla. Era proprio vero quello che mi aveva detto la psicologa, dovevo pensare più a me e a ciò che mi circonda per cercare di non ricordare più quel brutto episodio.
Sento la porta di casa aprirsi mentre mia madre appoggia il bicchiere sul tavolino dove abbiamo il divano, mi volto con il capo e vedo Simone entrare. Mi alzo di scatto per correre da lui. Lo avvolgo in un abbraccio che ricambia. Lasciandomi dei baci teneri sulla testa.
" pensavo facessi tardi!"
" sono le sei e mezza di sera amore, sono uscito che erano le quattro direi che sono stato fuori troppo tempo. "
" sono volate via le ore. Ho passato un pomeriggio tranquillo"
" sono contento. " mi lascia un bacio a stampo.
" hai da fare?"
" ho da finire di compilare alcune cose. Se vuoi stare con tua madre fai pure non ti preoccupare. Io sto in studio"
" grazie. Senti stasera andiamo a farci un giro?"
" come vuoi principessa" mi sorride e si abbassa per stringermi un pochettino.
"ciao Simone"
" ciao Rosanna" ci stacchiamo e mi avvicino per salutarla meglio. " come stai?"
" bene grazie. Tu?"
" bene anche io. Tua sorella?"
" si riprende giorno dopo giorno. Avere una gamba rotta e non potessi muovere non è facile"
" per fortuna ci sei tu"
" esatto. Era molto contenta che fossi scesa."
" immagino. Amore senti io finisco quello che ti ho detto prima, chiamo poi Giancarlo per domani che devo andare al comune tu cosa vuoi fare? Vieni o resti a casa con Giovanna?"
" in realtà avevo promesso a Sara di accompagnarla a comprare una cosa per il compleanno di un amica"
" allora va bene" Sara stava spesso qui a farmi compagnia e mi aveva chiesto questo favore ma tra una cosa e un altra mi ero dimenticata di avvisarlo.
" sicuro?"
" sicurissimo. Non ci sono problemi, te lo detto: quando ti sentirai pronta verrai"
" grazie" mamma era rimasta in silenzio per tutto il tempo. Forse, non si aspettava tutta questa complicità con Simone. Quest'ultimo mi bacia una guancia e poi va verso lo studio.
" non pensavo che foste arrivati a questi livelli. "
" che vuoi dire?"
" a questo modo di comportarvi. Ero abituata a vedere Simone freddo nei tuoi confronti e a dire che non ti amava.
Vederlo ora così mi fa veramente strano. "
" fa strano anche a me. Ma lo sento che non mi sta prendendo in giro. "
" da cosa lo capisci. A me viene difficile" la guardo un po' storta.
" lo capisco dal suo sguardo e dal suo cuore che batte per me. Lo vedo da come è presente e si preoccupa per me"
" sei sicura che non lo faccia solo per non perderti?"
" mamma no, avrebbe potuto farlo molto prima. Simone era veramente preoccupato quando ho subito quelle cose da Nicola" mi guarda non avevo detto niente. Volevo stare zitta ma, notavo che lei non credeva alla sincerità di mio marito.
" scusa?"
" Nicola ha abusato di me non sessualmente ma lo ha fatto in altri modi. Sto male per questo non solo per rapimento. "
" quando pensavi di dircelo scusa?"
" mamma non volevo nemmeno farlo. Ma stai mettendo in dubbio Simone che in questo mese si è fatto in quattro se non in mille per me. Ho rischiato di ammazzare sia lui che la governante per colpa di questa cosa che mi è successa. Oggi ho passato un pomeriggio bellissimo con te." le sorrido. " sto bene non ti devi assolutamente allarmare."
" sei un incosciente! " Esclama un po' infastidita poi mi abbraccia. " dovevi dirmelo Emma"
" c'è Simone con me e poi siete presi dal lavoro che non volevo caricarvi di altri casini"
" ma tu non sei un problema o un casino.. sei nostra figlia."
" lo so. Ma non devi preoccuparti, sto iniziando la terapia sono sicura che starò molto meglio " mi sorride.
" tutta a tuo padre testarda!"

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