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Arriviamo in municipio, Emma era particolarmente felice stamattina non mi aveva detto nemmeno perché, Antonio e Nicola erano lì che ci aspettavamo. Domani avremmo dovuto firmare l'ultimo contratto per iniziare i nuovi lavori.
C'erano dei cioccolatini sulla scrivania di Emma.
“ anche qui” dico. “ sa dove lavori!”
“ beh diciamo che se mi conosce e mi osserva sa che sono tua moglie e la tua segretaria. Non credo ci sia arrivato con la voce del pensiero eh!”
“ mi sta urtando questa cosa!”
“ mi dispiace!” prende il biglietto e lo legge con gli occhi. Mi avvicino è riesco a leggere: « buongiorno stella.. questa mattina dolcetti per alleggerire la giornata. Quando li mangerai pensami. N. »
Anche questa volta si era firmato solo con l'iniziale.
“ carino. Pure il buongiorno.” confessa. “ dovrebbero esserci più ragazzi così. ”
“ no senti non iniziamo..” le dico ma lei mi ricorda che ci sono gli altri due a vedere questo teatrino.
“ se lo prendo lo ammazzo, così la finisce di invadere la nostra vita”
“ non ha fatto niente di male. Ha mandato solo dei cioccolatini. È stato carino. Quindi tutti in sala riunioni forza”

Entriamo nella stanza, lei scarta uno dei cioccolatini che il tizio le ha mandato, butta la carta è ci raggiunge sul tavolo.
“oggi dobbiamo solamente firmare queste cose. Antonio tu sei il vicesindaco quindi ci sei per forza”
“ si tuo marito mi ha spiegato”
“ benissimo. Allora questi sono i fogli, Nicola vieni vicino a me che dobbiamo finire di sistemare quel progetto. Domani deve essere pronto. ”
“Eccomi” osservo lei che si siede affianco al ragazzino, aveva 23 anni, per bene mai una parola fuori posto nemmeno quando lo rimproveravo per qualche errore.
“ Simone dovresti chiamare Caterina per quelle bollette da spedire dell'immondizia”
“ vado" dico. Lei annuisce, prende il foglio e inizia a controllare ogni particolare del contratto. Osservo Nicola che guardava Emma come una dea, cercai di mantenere la calma, avevamo da combattere uno che mandava fiori e ci mancava solamente lui.
Chiamo Caterina che ci raggiunge subito, trovo Antonio che mi aspetta, Emma e Nicola troppo vicini nel leggere insieme.
“ signora mi cercava?”
“ si. - alza lo sguardo - dovresti iniziare a lavorare sulle bollette da mandare ai cittadini, Simone è disponibile per firmale”
“ certo. Alcune sono già pronte. Sindaco aspettavamo solo lei”
“ allora nel mentre che controllo alcune cose con Antonio me le può portare così metto firma e timbri” annuisce senza dire niente. Mi accomodò nella mia sedia, Antonio mi raggiunge facendomi notate alcuni passaggi che Emma gli aveva detto di farmi controllare. Sul tavolo avevano fogli e fogli.
“ cosa c'è che non va qui?”
“ se leggesti invece di chiedermelo. ”
“ ma se hai già trovato il problema perché non me lo dici?”
“ Simone ma quanto ti costa leggere, ti ho anche sottolineato dove mi sembra che ci siano anomalie. " Non dico nulla, mi stava trattando in modo completamente diverso da sempre.
“ lascia stare” le dico prendo i fogli e inizio a leggere, la disposizione dello scivolo non era corretto; i metri disposti non potevano essere quelli... Avremmo dovuto ristrutturare tutto e riuscire a mettere lo scivolo. Poi il cavallino non era per dei bambini. Prendo il telefono per fare alcune chiamate, prima però Emma si alza.
“ porto Nicola a prendere un caffè. Antonio tu, puoi anche aiutare Caterina tanto Simone deve sbrigare queste cose” dice altezzosa. Respiro. Esce con Nicola dalla stanza.
“ occhio al ragazzino. Quello te la ruba”
“ non ti preoccupare il ragazzino è innocuo.”
“Sarà!" Mi dice alzandosi e andando via. Era davvero innocuo?
Potevo fidarmi di lui?
N.. era quello che si firmava. Ma se era lui? No impossibile, non mi farebbe mai una cosa del genere; potrebbe perdere il lavoro. E ad Emma i tipi così non possono piacere se gli piaccio io.
Sentivo che stava per scoppiare qualcosa più grande di me e avrei dovuto fermare tutto. Prima che fosse troppo tardi.

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