Dopo lavoro siamo passati al locale di Emma, è super organizzato bene e sono orgoglioso del lavoro fatto. Non posso dire niente. Il talento di Emma finalmente lo avrebbero riconosciuto tutti. Non sarebbe più rimasta solo nello stanzino. Francesca e Jacopo sono passati a trovarci, la prima è dentro con l'amica e io fuori con il mio di amico.
“ come va la convivenza?” chiedo. Jacopo mi guarda alzando le spalle. “ ehi, che c'è? devi dirmi qualcosa? ”
“ viviamo insieme da tre giorni, mi sembra già difficile gestire il tutto. Si arrabbia per il nulla. Stavo pensando di tornare a casa mia. Magari le do fastidio. ”
“ se litigate per cazzate è normale ”
“ non solo per cazzate. A volte rientro tardi da lavoro - Jacopo lavorava in un bar vicino all'aereoporto e da dove lavorava Francesca distanziava qualche ora di viaggio. - mi inizia ad accusare che magari ho qualcuna. Allora mi arrabbio perché già sono stanco, in più rientro per stare con lei è mi sento accusato. Le ho risposto mille volte che non c'è nessuna. Simo, tu lo sai, che non mi sono mai voluto legare con qualcuna: non perché mi piacesse la bella vita da scappolo ma non c'era nessuna che mi prendeva. Ora che c'è.. non mi sento compreso. ”
“ che è gelosa credo sia normale. Però parlale Jacopo non portati dietro robe che poi rovinate tutto. Spiegale che vuoi lei perché non ci hai mai pensato prima ad avere qualcuna e se lo stai facendo è perché sei serio. ”
“ io da una parte la capisco. È sempre stata da sola, avere qualcuno tra i piedi non è mica semplice. ”
“ però se ami qualcuno dovresti anche applicarti un po'”
“ si. ” respira. Sembra veramente abbattuto.
“ cosa pensi? Vuoi davvero andartene?”
“ Simo alla fine quella è casa sua. Io cosa c'entro? Sono il suo fidanzato si, ma non è una casa che abbiamo scelto insieme. ”
“ se ti abbatti già così però!”
“ mettiti nei miei panni: cosa penseresti di una che è abituata da sola e per ogni cosa ti aggredisce. Che magari non gradisce la tua presenza. Mi ama ne sono sicuro, ma non quanto io ami lei”
“ Jacopo a volte c'è chi sta più avanti e chi indietro. Devi solamente dare tempo a chi è dietro di raggiungerti. ”
“ si ma a forza di aspettare poi uno prima o poi..”
“Jacopo, Emma mi ha aspettato due anni quando poi ha smesso io ho sentito il vuoto e non ti sto dicendo di farle sentire ciò che ho provato io, sto cercando di dirti che devi provare a darle del tempo. Resta con lei. Parlarle. Discuti con lei di quali sono i problemi, non alzare muri che è solo peggio ”
“ tu invece? ”
“ noi va tutto bene. Non vedo l'ora di vedere mio figlio Jacopo, non sai quanto ho aspettato questo momento. Mi tremano le gambe dall'emozione ”
“ sei cresciuto amico”
“ non avrei mai pensato tutto questo, ma è incredibile il potere che fa veramente l'amore. Mi sciolgo ad ogni sua parola e ad ogni suo sguardo. Muoio ogni volta che mi parla e mi stringe a lei. Non mi aspettavo di provare queste cose perché io già le sentivo ma le respingevo. " Confesso a cuore aperto.
“ io lo so che tu fingevi e che già avevi perso la testa. Sappi che quel giorno dopo la sua confessione, mi hai detto che non avevi mai sentito di voler proteggere qualcuno. ” lo guardo e annuisco. Solo l'unica persona che volevo proteggere era lei. Volevo stare con lei ovunque pur di non farla stare male.Forse quello era già l'amore.
Forse in cuor mio già dovevo capire.
Lei. Nessun'altra.
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Luce e cenere 💡📌
FanfictionSimone è il sindaco di Roma, sua moglie Emma è anche la sua segretaria. I due si sono sposati per volere delle due famiglie che si conoscono ormai da tempo. (Otto anni per l'esattezza) Simone ha 26 anni è nonostante sia sposato, vive la sua vita co...