Simone era veramente strano, più che altro il suo cambiamento nei miei confronti, abbiamo appena finito il giro del parco e ognuno sta tornando a casa mentre le persone hanno deciso di godersi un po' il sole di Roma li.
“ Emma” sento Nicola chiamarmi, Simone era davanti con Antonio.
“ dimmi”
“ hai fatto pace?”
“ perché mi chiedi questo?”
“ ho visto che prima ti abbracciava e ti ha anche baciato. ” lo guardo negli occhi.
“ non devo darti spiegazioni. È mio marito e se mi abbraccia ha il diritto di farlo” gli dico, ero nervosa questa situazione era un po' stretta.
“ volevo solo capire Emma. Non voglio iniziare qualcosa con le bugie”
“ hai detto anche tu che al momento siamo solo amici, non devo farti spiegazioni se Simone si comporta così ”
“ se ti prende in giro è colpa tua” lo spingo via.
“ saresti più carino se non mi dessi la colpa di tutti problemi che ho già. So benissimo che Simone è un coglione ma non c'è bisogno che me lo ricordi. ” non mi risponde. Raggiungo Simone che mi sorride.
“ andiamo a casa?”
“ si. ” appoggio la testa sulla sua spalla e mi lascia un bacio sulla fronte. Poi mette le mani sui fianchi, e mi accompagna alla macchina.
“ domani mi accompagni da Helen ?”
“ davvero vuoi?” mi chiede sorpreso.
“ si. Ho tanti quadri da portare da sola non ce la faccio”
“ va bene. A che ora vuoi andare?”
“ hai la giornata libera domani?”
“ ho una riunione nel pomeriggio non ricordi?” scuoto la testa “ allora domani mattina portiamo alcuni dei tuoi quadri a Helen è poi ci mangiamo qualcosa insieme al ristorante”
“ va bene ci sto” entriamo in macchina, mi lascia un bacio sulla guancia e poi sulle labbra. Non ci stavo credendo a questo cambiamento che Simone stava avendo.
Il telefono mi porta alla realtà, lo prendo nelle mie mani e controllo il messaggio arrivato: « ho esagerato prima scusami. So che non posso permettermi determinate scenate, se ti va possiamo prenderci un aperitivo. Decido tu quando e dove. Un bacio» era Nicola. Butto subito il telefono dentro la borsa senza dargli importanza.“ che facciamo stasera?” mi chiede mio marito sorridendo.
“ non devi uscire con i tuoi amici?”
“ no. Jacopo deve andare a Torino da sua madre, Andrea e Filippo invece hanno da fare. Non mi va di andare in disco da solo”
“ perché non ci andiamo insieme?” gli chiedo poco dopo.
“ io e te?” annuisco.
“ se non...”
“ok va bene. ” mi dice. Lo guardo sorpresa del fatto che avesse accettato.
“ ti fai bella per me?”
“ chi te lo dice questo” rido nel frattempo che glielo dico.
“ io te lo sto chiedendo”
“ vuoi che mi faccio bella?”
“ si, anche se tu sei bella di già. Non c'è bisogno del tuo impiastro”
“ allora mi metterò un po' di mascara e rossetto d'accordo?”
“ quello che vuoi tu” gli dico, mi bacia delicatamente le labbra. È una leggera pressione come se si volesse godere questo momento, non era lo stesso di prima, lui non ha mai avuto questa delicatezza. Una volta che ci stacchiamo, mi guarda negli occhi accarezzandomi la guancia.
“ i tuoi occhi brillano” mi dice sorridendo anche lui. Si era accorto di quanto fossero pieni di luce quando lui fosse nei paraggi. Era una cosa assurda.
“ sei tu.” gli dico. Cade il silenzio. Mi abbraccia stringendomi poco dopo.
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Luce e cenere 💡📌
FanfictionSimone è il sindaco di Roma, sua moglie Emma è anche la sua segretaria. I due si sono sposati per volere delle due famiglie che si conoscono ormai da tempo. (Otto anni per l'esattezza) Simone ha 26 anni è nonostante sia sposato, vive la sua vita co...