“ quindi non ti ha chiesto come stavo?” Francesca era arrivata da un ora in ospedale, mi aveva portato tutto ciò che mi serviva.
“ no Emma. Mi ha solo detto che non potevo comportarmi come volevo, che tu già sapevi e bla bla..” mi fa il verso con la mano.
“non capisco. Non pensavo fosse così. Ok non mi ama e lo so, ma addirittura non preoccuparsi per me. ”
“Emma te lo detto devi mollarlo. Non devi avere nulla a che fare con uno così. ”
“ è mio marito francy!” ero nervosa. Non potevo sentir parlare delle persone in questo modo di Simone, anche se potevano aver ragione, io gli volevo bene ed era mio marito. Io avevo accettato di sposarlo.
“ lo so ma solamente alla carta. Lo ha detto anche lui: non ti ama”
“ io si però!”
“ l'amore non può essere a senso unico Emma” Mi ripete
“ ma la vita è mia è decido io!”
“ decidi tu ? Anche dopo che ti ha lasciato morire?” mi urla.
“abbassa la voce non siamo soli. È poi i primi a non aver capito i miei sos sono stati mamma e papà, o meglio più mamma, l'avevo chiamata per portarmi via e invece mi ha lasciato lì. Lui.. non poteva sapere.
Ogni volta che litighiamo succede che non gli parlo ma poi esco dal mio rifugio”
“ non puoi restare una vita così Emma”
“ io voglio lui nella mia vita” affermò.
“ ti farai solamente del male. ”
“ me ne faccio da una vita” la vedo scuotere la testa e spostarsi per sistemare la roba. Prendo il telefono è decido di mandargli dei messaggi.«Ciao, hai deciso di non venire proprio?» invio.
« Ciao, non credo di riuscire a venire a trovarti!»
« sei mio marito! Ti rendi conto che tutti si domanderanno perché tu non sia qui con me?»
« Emma te lo già detto non mi importa ciò che dice la gente. Puoi essere mia moglie sulla carta ma nessuno nella vita privata»
«quando tornerò a casa!» scrivo
«cosa?» scrive prima che finisca di scrivere.
« dormirò dentro la stanza degli ospiti. »
« che stai dicendo?»
« che non voglio avere a che fare con te. Da oggi in poi credo di fare a modo mio. Saremo solo alle carte ciò che vorrai tu. Io inizierò a fare la mia vita.» non sapevo con quale coraggio io stessi scrivendo ciò. Ma volevo prendere in mano tutta la storia. Lui non mi voleva bene, forse era arrivato il momento di staccarmi definitivamente da tutto. Noto che non risponde. Forse non sapeva nemmeno lui cosa dire o lo avevo spiazzato.
“ ehi che è questo sguardo!”
“ ho deciso” mi guarda “ tornerò a vivere da Simone ma ognuno farà la propria vita.”
“Emma fai solo un casino così. Devi lasciarlo”
“Francy non lo posso fare! I miei genitori non sarebbero contenti di questo. Non posso lasciare Simone, io lo amo, è non voglio pensare a voler rompere il patto che i nostri genitori hanno fatto. La loro amicizia dura da un sacco di anni. ”
“ Emma hai 25 anni quando penserai a te e non a loro?”
“ non lo so.” mi prende per mano.
“ promettimi che se ti farà del male o decidi di mollarlo mi chiamerai per mandarlo a fanculo!” rido.
“ se ti farà sentire meglio si!”
“ brava amica mia” mi abbraccia stando attento della flebo. La stringo anche io mi mancava tanto averla vicina mi faceva piacere.
“ ti voglio bene Francy!”
“ anche io Emma tantissimo. Vorrei il meglio per te. ”
“ magari il meglio arriverà che dici?”
“ se aspetti il meglio da Simone puoi dormire sogni tranquilli anche eh” inizio a ridere.
“ non puoi mai saperlo. Nella vita tutto può succedere”
“ senti, se Simone si svegliasse prima o poi staccarmi un braccio va bene?”
“ con molto piacere”
“sei convinta?”
“ quando voleva lui prima di sposarci era dolce con me. Ci sono state occasioni che mi faceva stare bene. ”
“ mi spiegherai con calma appena esci da qui. Quindi ora riposa. ” annuisco. Sentivo la stanchezza accumulata e dovevo per forza dormire un po'.
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Luce e cenere 💡📌
FanfictionSimone è il sindaco di Roma, sua moglie Emma è anche la sua segretaria. I due si sono sposati per volere delle due famiglie che si conoscono ormai da tempo. (Otto anni per l'esattezza) Simone ha 26 anni è nonostante sia sposato, vive la sua vita co...