Se n'è andato lasciandomi sola in salotto. Sembrava arrabbiato per quello che gli avevo detto. Mi sentivo nel giusto, anche se forse avevo esagerato nel modo in cui glielo avevo detto.
Mi alzo, infilo le ciabatte e lo raggiungo nella stanza, stava già in pigiama sul letto con il libro che ogni tanto leggeva. Non era come me che gli piaceva leggere prima di dormire ma ogni tanto lo faceva. Dice che lo rilassa.
“ se volevi andare puoi andare!” gli dico nervosa.
“ non voglio andare da nessuna parte Emma. Basta!”
“ basta lo dico io! Ti stai comportando come un bambino. Sembra che quello che ti dico ti tocchi così tanto: mai parlare delle tue serate e dei tuoi amici. Tanto è quella la verità. Di me ti importava zero è appena avevi occasione il tuo amico era dentro altre tizie. ” gli stavo sputando tutta addosso.
“ vuoi ancora continuare? Fai pure! ” mi dice. “ dopotutto queste cose le ho fatte io e non dovrebbero farmi stare male giusto? Solo tu sei in grado di sapere cosa può farmi male o meno”
“ non ti puoi permettere di dire che queste cose ti feriscono perché sono i tuoi atteggiamenti del cazzo che avevi prima” non mi risponde “ probabilmente mi vuoi tenere qui per te. Così da non farmi mai innamorare magari di un altra persona che potrebbe volermi realmente bene. ” si alza.. apre la porta mi trascina leggermente la davanti.
“ vai... Vuoi innamorarti di un altro vai. Non ti rinchiudo da nessuna parte. Se vuoi questo vai. ” mi dice
“poco fa hai detto di amarmi e ora ?”
“ è ora non è cambiato un cazzo. Mi stai accusando di cose che ho fatto in passato - le ho fatte cazzo Emma- ma non posso passare il tempo a sentirmi dire tutto ciò che ho combinato. Perché ti posso capire fino ad un certo punto!”
“ ma cosa vuoi capire eh? Che in due anni hai sempre preferito nemmeno ascoltare una parola”
“ ora lo sto facendo! Emma io non ti capisco fino a poco fa andava tutto bene. Abbiamo fatto l'amore poche ore fa. È stato bellissimo perché dobbiamo rovinare tutto?”
“ io non voglio rovinare niente. Io voglio sincerità tra di noi”
“ Emma io sono sincero con te. Con Filippo non l'ho stesso rapporto che ho con Jacopo. È anche se mi andrebbe di stare un po' con lui voglio stare con te. Voglio sdraiarmi nel letto è avere te tra le mie braccia. Non voglio andare ad ubriacarmi da nessuna parte e finire in un letto che non il nostro. TI È CHIARO QUESTO O DEVO FARTI UN DISEGNO?” alza la voce e poi si allontana sedendosi nel letto. “ sto facendo di tutto per comportarmi bene, per non farti ancora del male, per cercare di non essere un coglione - che è quello che sono- dopo che ti dico che ti amo che voglio stare con te e che il mio cuore scoppia quando sei vicino; tu mi accusi di cose passate. Non ci posso realmente credere sinceramente. ”
“ mia madre mi ha fatto capire che certe persone non cambiano dall'oggi al domani”
“ tua madre può dirti tutto il cazzo che ti pare a me non mi frega un cavolo Emma. Non mi importa cosa pensa? Ti sei chiesta se sei il centro dei loro pensieri? Perché i miei vengono ogni sabato e domenica e loro no? Ti sei chiesta perché ti vuole mettere contro di me?
Prima tutto bene, ci fanno sposare, adesso che c'è stato qualcosa di storto la colpa deve essere mia. ”
“ quello che fanno loro lo facevi anche tu. ”
“Emma cazzo! Sono i tuoi genitori, dovrebbero volere bene alla persona che hanno messo al mondo. Dovrebbero almeno essere preoccupati per te di ciò che cazzo ti è successo. Anche senza sapere del fatto di Nicola, sei stata rapita ti hanno fatto dei polsi neri talmente eri legata è nessuno si è presentato. Ti rendi conto?”
“ mi vuoi mettere contro i miei genitori?”
“ non ti voglio mettere contro nessuno. Voglio che ti dai una cazzo di svegliata.
Se avessi una figlia... - respira - mi preoccuperei perciò che lei fa e perciò che le succede. Non la lascerei sola cosi, soprattutto sapendo che molto probabilmente suo marito non c'è la mattina. ”
“ se avessi una figlia? Tu non hai figli forse perciò che parli cosi”
“mi piacerebbe averla una con te” era la prima volta che glielo dicevo. Nel tempo che sono stato insieme a lei ovvero due anni quasi tre ci ho pensato diverse volte a mettere su una famiglia tutta nostra, ma solo oggi le do una valore più importante che è quello di amore. Farei dei figli solo se ci amassimo come penso che sia adesso. La vedo bloccata sulla porta che mi guarda.
“ che... Hai detto?” balbetta.
“ che mi piacerebbe avere dei figli e la mamma di essi vorrei fossi tu” ribadisco guardandola negli occhi. Si avvicina a me e mi abbraccia. Restiamo in silenzio senza dire niente. Per il momento mi bastava anche questo.
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Luce e cenere 💡📌
FanfictionSimone è il sindaco di Roma, sua moglie Emma è anche la sua segretaria. I due si sono sposati per volere delle due famiglie che si conoscono ormai da tempo. (Otto anni per l'esattezza) Simone ha 26 anni è nonostante sia sposato, vive la sua vita co...