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Domenica Sera.

Questo è l'ultimo giorno a purket, mi è presa veramente male questa sera, sento qualcosa passarmi negli occhi e non vedo più niente. Inizio ad agitarmi, ma quando poi la mano di Simone di appoggia sulla mia spalla capisco che è lui. Riconoscerei quel tocco anche tra mille persone.
“ stai tranquilla, sono io. Adesso vieni con me”
“ tu sei pazzo! Per poco non morivo qui”
“ non sarebbe entrato nessuno in stanza a parte me. Anche perché sarebbe dovuto passare sul mio cadavere prima di toccarti quindi, non ti preoccupare ci sono solo io. ”
“ sei pazzo comunque " sorrido dopo che glielo dico. Mi prende la mano guidandomi non so dove perché non vedo niente.
“ perché mi hai messo questa cosa negli occhi?” gli chiedo ma non ricevo nessuna risposta, è con me di questo ne sono sicura.
“ Simo... Puoi rispondere? Dove stiamo andando? Perché non posso vedere?”
“ perché ora lo vedi! Basta che stai un po' zitta e ti lasci trasportare” sbuffo come una bambina. Non sapevo cosa aveva organizzato e non ero dell'umore adatto per queste cose alla cieca. Dopo credo venti minuti non so contare il tempo, mi ferma, molla la mia mano.
“ dove credi di andare? Non vorrai lasciarmi qui! In questo posto non so nemmeno dove sono!” gli dico alzando la voce ma non risponde. Sento che si muove e poi la benda si sgancia, davanti a me un tavolo sulla spiaggia organizzata arte.

Le mie mani si posizionano sulla bocca che è rimasta aperta. Non ci stavo credendo. Non era mai successo questo!
“ oggi è il nostro ultimo giorno in vacanza. Volevo fare qualcosa per te e per tutta la mattina ho cercato di farmi capire dai tizi dell'albergo per ricevere questa cosa ” mi volto verso lui. Incredula ancora. Le lacrime minacciavano di uscire.
“ io.. non so cosa dire! Sei sul serio un pazzo! Non mi aspettavo tutto questo. Pensavo volessi farmi qualche scherzo!”
“ avevo immaginato che avresti pensato a uno scherzo! Ma no! Volevo stupirti”
“ è ci sei riuscito! Simo sono senza parole. È bellissimo qua”
“ sono contento. Vieni siediti che mangiamo”
“ ma dovevo finire di fare la valigia” ride.
“ sono le otto di sera, le valigie possono aspettare i nostri stomachi no" rido anche io stavolta. Mi lascio portare sulla spiaggia libera dove c'era quel tavolo meraviglioso. Ci servono interamente la cena.

Durante il dolce mi prende per mano, lo guardo strana, non so che altro le passava per la testa e sinceramente non so cosa aveva architettato ancora.
“ non succederà nulla se è questo che ti preoccupa. Volevo solo stare un po' con te dopo tutto quello che abbiamo visto e vissuto insieme. Volevo anche dirti che in questi giorni i miei sentimenti sono cresciuti ancora di più, non pensavo che ogni giorno ci si sentisse così, con la voglia di amare l'altro e di essere amati. Non pensavo minimamente che potessi sentire l'esigenza di volermi svegliare e addormentare solo con te. Non pensavo nemmeno di sentirmi smarrito senza di te. ” respira “ ho pensato per tanto tempo di stare bene da solo e che l'unica cosa che mi avrebbe fatto stare in pace era sentirmi libero di fare ciò che volevo. Invece mi sbagliavo, con te sto vivendo tante cose nuove e io voglio continuare ad amarti.
Vuoi sposarmi?”  la domanda mi spiazza perché non eravamo già sposati.
“ in che senso simo? Noi.." mi sorride.
“ lo siamo già lo so. Ma solo al comune non siamo sposati in chiesa.. quindi se vuoi ecco... Possiamo rinnovare le promesse con un abito che piace a te con la gente che vuoi e con la consapevolezza che stavolta sarà diverso. ” non credevo a quello che stava dicendo. Era un altra persona. Non mi capacitavo. Mi alzo dalla sedia buttandomi tra le sue braccia.
“ si sì certo che lo voglio" gli dico baciandolo.

Il nostro amore aveva visto finalmente la luce completa dopo le ceneri di un fuoco troppo grosso da spegnere.

•Ma se dovessimo spiegare
In pochissime parole
Il complesso meccanismo
Che governa l'armonia del nostro amore
Basterebbe solamente dire
Senza starci troppo a ragionare
Che sei tu che mi fai stare bene quando io sto male e viceversa
Che sei tu che mi fai stare bene quando io sto male e viceversa•

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