76.

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Roma.

L'aereo è atterrato dopo 11h, qui era sera forse erano le nove, con il fuso orario ancora non capivo dove eravamo messi. Emma aveva dormito 6 ore di fila.
“ amore” la chiamo mentre il taxi si ferma davanti alla nostra villa. L'aria di Roma era ormai di nuovo nelle nostre narici.
“ scusa ho un sonno”
“ lo so. Ti si legge in faccia. Chissà Giovanna se è rientrata. ” esclamò sorridendo. Prendo le nostre valigie, Emma apre il cancello con le chiavi e entriamo nel vialetto. Tutto è come lo abbiamo lasciato, arriviamo davanti alla porta e non appena la serratura scatta Emma mi guarda.
“Simo avevamo fatto due giri perché ora ha scattato subito?” mi chiede preoccupata.
“ magari Giovanna è tornata ora prima di noi. ” alza le spalle non era convinta. Come la porta si spalanca un « sorpresa» ci avvolge completamente. Sara è tra le braccia di Emma e i miei genitori sopra di me. Mentre i genitori di Emma ci salutano poco dopo.
“ ma voi siete pazzi ma cosa ci fate tutti qui?” chiedo.
“vi abbiamo aspettato. E stasera siete invitati a casa nostra" dice mia madre strizzandomi le guance.
“ siete assurdi! Non ci credo veramente!”
“ non vedevamo l'ora di vederci. Ci siete mancati tanto”
“ anche noi volevamo vedervi ma non pensavamo di trovarvi qui papà” dice Emma guardandomi. Due minuti dopo arriva anche Giovanna che è molto più ringiovanita. Questa vacanza ha fatto bene anche a lei.
“ allora che ci racconti?” domandò alla nostra governante mentre ci sediamo tutti a tavola. Due persone però mancavano.
“ sono stata con mio figlio questa settimana. Ho conosciuto mia nuora Livia e sto per diventare anche nonna, è incinta di 5 mesi. Non potevo crederci quando gli ho visti. È cresciuto così tanto che mi sono persino spaventata. ”
“ come incinta? Non ci avevi detto nulla!” dice Emma.
“ non lo sapevo neppure io. Voleva scendere lui per vedermi ma il lavoro lo ha tenuto lì e non voleva dirmelo per telefono. Non è una cosa che le piaceva fare in questo modo. ”
“ allora in questi mesi andrai a trovarla” dico.
“ ma..”
“ ah no non rincomiciare con il fatto che qui c'è da fare. Non ti devi preoccupare perché ci occupiamo noi della casa ed Emma poi non ha ancora deciso quando rientrare a lavoro quindi stai veramente tranquilla ' rispondo prima che dica qualcosa. Ci sorride. I miei genitori ci guardano mentre parlo in questa maniera, Emma mi stringe la mano e poi prende parola.
“ io e Simone dobbiamo dirvi una cosa”
“oddio.. che cosa?” chiede la madre allarmata “ sei stata male in viaggio?” scuote la testa.
“Emma sei incinta?” mia sorella spara questa domanda facendoci sbarrare gli occhi. Ne avevamo parlato ma non sapevamo ancora se siamo pronti per questo passo importante.
“ no Sara. Niente pargoli per casa, per il momento, volevamo dirvi che.. ecco visto il modo che ci siamo sposati volevamo rinnovare le promesse” confessa. I nostri padri si guardano con attenzione poi si sorridono. Non so cosa passa per la loro testa in questo momento, vorrei tanto scoprirlo, ma su una cosa hanno centrato sposare Emma è stata una decisione giusta. Perché molto probabilmente una come lei non l'avrei trovata mai nella mia vita.
Li ringrazierò per questo.
“ volete.. sposarvi in chiesa?”
“ si mamma. Ho chiesto ad Emma se voleva sposarmi. Non capiva ma immaginavo che sarebbe successo. Siamo sposati in comune e la decisione giusta oggi è quella di rinnovare le promesse seriamente in chiesa stavolta. Amo Emma è voglio che sia mia moglie sul serio” mamma si alza dopo questa dichiarazione e abbraccia Emma che le sorride. Era davvero bello vedere questi momenti, anche se non avrei mai pensato che accadessero.
“ scusate, ma Francesca e Jacopo li avete visti per caso?” chiedo. Tutti mi guardano.

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