Ero entrata da poco al ottavo mese di gravidanza, al comune andava tutto bene, nonostante fossimo finiti diverse volte sui giornali per matrimonio e figli ripercorrendo quello che ci era successo abbiamo lasciato parlarle. Simone stava lavorando tanto in questo periodo per finalizzare l'ultimo centro anziani e dare disponibilità per lavoro a molti giovani.
Io sono entrata in maternità perché la bambina ha deciso di fare un po' la biricchina. Una settimana fa sì è staccata leggermente la placenta per via dello stress di conseguenza la ginecologa mi ha messo a riposo forzato. Come se non bastasse sta sempre in movimento e nell'ultima ecografia mi ha detto che era seduta quindi ha i piedi in basso e la testa su.
Non dormo più la notte da quando è messa così è tira dei calci che solo chi lo prova sa cosa sento. Mi sono tornate persino le nausee per tutto ciò che sento.Ho aperto la mostra due settimane fa ha fatto un successone, c'è chi ha comprato dei quadri che da tanto tempo tenevo nello stanzino. Ero anche un po' titubante ma sono sicura che ne avranno cura. Sto preparando delle nuove creazioni anche su ciò che provo da donna incinta.
La dottoressa mi ha detto che quasi sicuramente mi dovranno fare il Cesario perché lei essendo seduta è difficile fare parto naturale in queste condizioni.
Ho cercato di riposare ma con scarsi risultati perché non so stare mai ferma. Simone mi ha rimproverato così tante volte che una notte sì è stancato e ha dormito sul divano. Sono dovuta andare a recuperarlo.Oggi, invece, sono con Francesca in centro per comprare le ultime cose per la valigia dell'ospedale. Mi mancano alcune vestaglie così per restare comoda ma ancora non abbiamo trovato nulla.
“ Emma please! Sono stanca fermiamoci a mangiare almeno qualcosa”
“ ma non abbiamo ancora visto il negozio qua vicino”
“ lo so, ma possiamo vederlo dopo. È mezzogiorno devi riposare e mangiare”
“ tanto per arrivare al ristorante lì in fondo dobbiamo camminare tanto vale che prima compriamo poi ..”
“Emma,Simone mi ha detto che sei stata male nei giorni precedenti e che non vuoi riposare. Lo so è complicato stare fermi per chi ha sempre fatto di tutto.. ma è arrivato il momento di dire no”
“ Simone esagera sempre! Io sto bene Francy”
“ no tu sei testarda non che lui esagera. Emma dobbiamo fare due passi per mangiare qualcosa poi torniamo qui” sbuffo. Sembrava che io fossi una bambina, mi trattavano come tale e non lo sopportavo. Sapevo che la bambina era seduta e che ero sempre a rischio di partorire prima, ma ero sicura di stare bene e di poter andare in quel negozio in questo momento per vedere ciò che mi serve.
“ io vado a vedere se tu non vuoi venire mi aspetti qui!” le dico. Sistemo la borsa e mi incamminò ma Francesca mi blocca parandosi davanti.
“ Emma perché ti comporti così? Ti dicono le cose per il tuo bene... Sei appena all'ottavo mese se dovesse nascere la bambina sarebbe prematura e non potresti nemmeno prenderla in braccio. Pensaci. ” mi dice.
“ fra.. basta! Non sono una bambina! So quello che faccio!” mi sposto di nuovo e lo scatto mi fa girare la testa, Francesca mi tiene per non farmi cadere.
“ vedi per la tua testardaggine. Ti stai per sentire male!”
“ sto bene” ripeto.
“Emma per favore! Andiamo a mangiare? ” mi chiede ancora. Sento una fitta sulla pancia respiro. Al corso preparto mi avevano detto che potevo iniziare a sentire delle piccole contrazioni ma Francesca in questo caso aveva ragione poteva essere troppo rischioso e presto per la nostra bambina. Annuisco senza dire niente.
“ brava" ci incamminiamo e le fitte però si fanno più intense. “ehi, che c'è? Mi devo preoccupare?” mi chiede guardandomi preoccupata.
“ ho alcuni dolori alla pancia, non so...”
“ andiamo.." mi fa segno di tornare alla macchina. Non ho le forze di predicare e mi porta all'ospedale....
“ signora, la ginecologa sta arrivando. Si rilassi abbiamo messo il tracciato per sentire il cuore del bambino ”
“ vi prego ho bisogno almeno della mia amica qui" le dico mi sentivo sola ed ero impaurita! Annuisce facendola entrare.
“amore ” mi dice “ ho chiamato Simone sta per arrivare. Come ti senti?”
“ sto bene Francy. I dolori sono passati.”
“sicura. Mi hai fatto prendere un colpo in macchina. ” una volta arrivate in macchina le fitte si erano intensificare e portando un vestito mi ero accorta anche di alcune perdite di sangue. Mi hanno fatto i controlli è sembrano ok ma la ginecologa deve ancora dirmi tutto.
“ Emma eccomi”
“ dottoressa”
“ ti avevo detto riposo, è ti ritrovo qui un'altra volta: hai fatto una gravidanza spettacolare ora vuoi partorire prima?”
“ non riesco a stare ferma. Ho bisogno di fare le cose”
“ok va bene. Puoi fare delle cose ma nel limite. Emma oggi hai rischiato di perdere la bambina. Hai rischiato di avere un aborto, perché hai camminato troppo la placenta sta scendendo e si sta distaccando. Che vogliamo fare? La data è tra un mese tu hai perso anche del sangue.”
“ lo so”
“ è allora? Ci dobbiamo comportare come si deve. Guarda che non ci metto nulla a ricoverati per due settimane finché non ti sarai liberata dallo stress e dalle cose che ti portano a stare in queste condizioni. Siete in due in un corpo.. ” mi rimprova ancora. Scoppio a piangere. Mi sentivo un incosciente. Francesca mi teneva la mano e poco dopo Simone appare vicino a me già informato delle cose. Non era arrabbiato ma nemmeno felice.
Lo avevo sicuramente deluso!
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Luce e cenere 💡📌
FanfictionSimone è il sindaco di Roma, sua moglie Emma è anche la sua segretaria. I due si sono sposati per volere delle due famiglie che si conoscono ormai da tempo. (Otto anni per l'esattezza) Simone ha 26 anni è nonostante sia sposato, vive la sua vita co...