Parte 2
Vedevo Simone dopo il dolce parecchio agitato. Abbiamo parlato di più e del meno, la serata è fantastica e mai mi sarei aspettata questa cosa da lui. Era cucinato tutto buonissimo.
“ Simo che hai? ” gli chiedo. Lo vedo alzarsi e andare verso la credenza, aprire il primo cassetto e tornare da me. Appoggia sul tavolo una busta bianca.
“ non so come la prenderai. Ho fatto una pazzia oggi”
“ no aspetta! Non sto capendo! Cos'è questa busta bianca? Hai chiamato un avvocato? Mi stai lasciando?” gli impongo mille domande ma lui ridacchia.
“ non ho chiamato nessuno e se ti volevo lasciare di certo non ti facevo una cena a lume di candela. ” sospiro. “ apri e poi mi dici”
“ non c'è una bomba dentro?”
“ ma quale bomba!!” ride. “dai vedi.." mi invita ancora ad aprire la busta così faccio. Mi tremano le mani. Tiro fuori quello che c'è dentro.
Due biglietti per la Thailandia tra tre giorni.
Sbarrò gli occhi scioccata, non mi aspettavo una cosa del genere, tra tre giorni saremo partiti e lui aveva fatto di testa sua.
“ non so se ti piace l'idea! Volevo stare un po' di tempo solo con te, lontano da casa e da tutto il lavoro che ci circonda. La psicologa dice che hai bisogno di rilassarti e credo di averne bisogno pure io. ”
“ non posso credere che tu lo abbia fatto davvero”
“ se non ti piace possiamo decidere di partire un altro giorno. Io gli ho voluti fare perché volevo partire presto con te" mi alzo sedendomi nelle sue gambe.
“ sono contenta”
“ ma?”
“ fammi finire, non c'è un ma, non mi aspettavo che potessi fare una cosa del genere, forse questi gesti me li sarei aspettata più da me stessa che da te. ” affermò “ non sai quanto io sia felice che tu abbia deciso di fare questa cosa. Mi piace un sacco come mi stai trattando e come ti prendi cura di me. ”
“ sento che sta per arrivare la mazzata” rido.
“ no ma che mazzata! Pensavo che scegliessi una meta che sarebbe piaciuta ad entrambi” tira fuori un litoraneo.
“ lunedì partiamo per Bangkok poi successivamente andremo a purket”
“ mi porti al mare?”
“ se questo che desideri!” lo abbracciò ancora con i biglietti tra le mani.
“ ti hanno fatto una pozione magica mentre sono stata via in quei giorni”
“ ho semplicemente appreso cosa c'era dentro di me. ”
“ sono molto felice” mi bacia la sua lingua è dentro la mia bocca. È un bacio che ha il suo perché, pieno di sentimento e voglia.
“ quindi partiamo lunedì?” gli domandò non appena ci stacchiamo. Le sue labbra si attaccano alle mie di nuovo.
“ si. Non portarti dietro tutta casa però”
“ vedrò cosa posso fare. Quanto stiamo fuori?”
“ una settimana esatta. Torniamo lunedì prossimo. ”
“ wow! Al comune chi resta?”
“ Antonio e Giulia prendono rispettivamente il mio e il tuo posto. ”
“ hai pensato proprio a tutto ”
“ mica potevo pensare alle cose a metà” rido e lo bacio. Ritira i biglietti per evitare di perderli e mi prende in braccio.
“Ti amo” mi dice. Gli sorrido, senza aver bisogno di rispondere lo bacio solamente. Mi porta in camera da letto, facendomi appoggiare la schiena sul materasso.
“ che intenzioni avresti?" Gli chiedo maliziosa. Ride sul mio collo baciandolo e leccandolo.
“ adesso vedi”
“ sicuro che io voglia?” mi guarda serio.
“ ti sono tornate?” mi chiede, scuoto la testa lo tiro verso di me baciandolo e lascio che continui a fare quello che stavamo facendo prima.
Facciamo l'amore, lo sento dentro come mai aveva fatto, ma non nel senso fisico ma dentro le mie ossa, e dentro il mio cuore.
Era diventato sempre di più la mia luce, il mio vivere, la mia felicità.
Era tutto per me. ❤️
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Luce e cenere 💡📌
FanfictionSimone è il sindaco di Roma, sua moglie Emma è anche la sua segretaria. I due si sono sposati per volere delle due famiglie che si conoscono ormai da tempo. (Otto anni per l'esattezza) Simone ha 26 anni è nonostante sia sposato, vive la sua vita co...