Epilogo

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Gli anni passavano eppure noi eravamo sempre più innamorati. Charlotte aveva cinque anni ed era una bambina vispa e tanto dolce, ama giocare all'aperto e soprattutto ama l'acqua come tutti i bambini. D'estate impazzisce per stare sempre nella piscina della nostra villa invitando tante amichette. Emma è diventata ormai famosa con i suoi quadri, la chiamano per delle mostre in giro per l'Italia. Sono orgogliosa di lei. Vorremmo avere un altro bambino che ad oggi ancora non arriva ma prima o poi allargheremo la famiglia ne sono certo.

La nostra storia è iniziata nel peggiore dei modi, ero uno stronzo patentato perché non mi rendeva conto di quanto fosse importante per me e quanto lei facesse per me. Per anni era rimasta a guardare ciò che io facessi, innamorata di me che aspettava un mio cambiamento che non arrivava mai. Quando Nicola è entrato nella vita di Emma in quel modo, dentro di me è scattato di tutto. Ho sentito il fuoco ardere dentro di me e la sensazione che la stavo perdendo definitivamente.  Lui è stato solo un pretesto per capire perché io già provavo gelosia per Emma, ogni volta che qualcuno al comune di avvicinava la costante voglia di prenderlo a colpi o dirgli che lei era mia c'era. Eppure lo nascosto per troppo tempo.
Amo Emma con tutto me stesso.
Amo i suoi modi fare. Amo il suo sguardo. Amo i suoi gesti. Amo come si muove. Amo quello che fa. Amo i suoi quadri e il suo immenso talento. Amo il modo in cui si prende cura di nostra figlia. Come la tratta e come le fa sentire. Amo il fatto che riesca a superare ogni cosa. Amo la sua forza. Amo le sue debolezze. Amo il suo amore. Amo i suoi occhi e il suo corpo. Amo il fatto di trovare il suo sguardo in quello di Charlotte.
Vorrei a volte fermare il tempo per potermi godere a pieno la nostra vita troppo movimentata ad oggi.
Io lavoro ancora come sindaco, sono riuscito a vincere anche le ultime elezioni il popolo mi ha riscelto. Ha voluto che ne facessi parte ancora una volta. Roma è la mia casa. Sono nato qui. Vivo al centro dell'Italia. Emma, invece, ha lasciato il posto da segretaria a Giulia si fida di lei anche se ogni tanto viene a trovarci. Ora lei è totalmente impegnata nel suo locale e nei quadri da vedere.

La cenere  ha fatto parte di noi in due anni. Emma era sempre più polvere fino a non esistere più. Faceva in modo quasi di non farsi notare per paura di essere ferita. Non c'era più niente da sperare fino a quando la luce ha preso un nuovo posto. Un nuovo inizio. Il cuore ha ripreso a battere prima che non sapesse più farlo. Sapevo che quell'organo non serviva solo a vivere ma anche ad amare. Era diventata la luce del mio cuore è non ne la sarei mai fatta scappare.
Devo grazie a lei. Grazie alla mia famiglia. Grazie al fatto che se non me l'avrebbero fatta sposare forse ora non staremo insieme. Non avremmo avuto Charlotte e non avremmo mai avuto in piano di avere un altro figlio. Grazie al matrimonio combinato che ho scoperto lati di me che non conoscevo che ora sono un pregio. Grazie alla cenere per avermi fatto sentire quell'emozione di vedere la luce che nessuno dei due vedeva da troppo tempo.

Emma era ciò che avevo desiderato tempo prima di farla diventare mia moglie e ad oggi desidero amo e respiro.
La stringo al mio petto dopo aver fatto l'amore con la consapevolezza che tra noi sarà sempre solamente LUCE E CENERE.

🤎Fine🤍

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