24.

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Simone l'altro giorno mi ha accompagnato da Helen per i quadri, era molto contenta di vederci e ha deciso di guardarli tutti e poi scegliere i migliori per la mostra. Per me era un passo avanti.
Con Nicola le cose stavano come prima del corteggiamento, ognuno faceva la sua vita, non aveva più accennato a nessun invito e io non mi sarei permessa di scrivergli.
Simone era cambiato : usciva poco per stare con me e spesso dava pure buca a Jacopo per gli aperitivi. Siamo sempre usciti insieme e le cose nel nostro rapporto erano migliorate, ma io non ero sicura di tutto quello che lui stava facendo. Non poteva essere cambiato radicalmente così all'improvviso.
Mentre sto finendo il nuovo quadro che rappresentava una luna piena con il cielo notturno, il telefono mi distrae, lo prendo nella mano non sporca e leggo il mittente.

Nicola: « ci possiamo vedere stasera? Andiamo in un locale tranquillo. Giuro che non ti assillo più »

Non sapevo se rispondere a questo messaggio. Avevamo detto che avremmo tenuto i rapporti di amicizia, ma a volte mi sentivo come limitata a fare qualcosa, magari lui provava qualcosa per me e io invece no.

Emma: « d'accordo. Solo per questa volta Nico”

Nicola: « ok allora ci vediamo più tardi!»

Appoggio il telefono, è Simone proprio in quel momento entra dentro la stanza. Alzo lo sguardo è mi sta avvicinando a me. Mi lascia un bacio sulle labbra - ormai era diventata un abitudine. Cosa che non aveva mai fatto prima - e mi stringe i fianchi.
“ che fai?”
“ finisco il guardo. Occhio che ti sporchi”
“ ho buttato via un completo che costava l'occhio delle nostre teste, se sporchi questa camicia non credo morirò” lo ascoltavo come parlava ero concentrata dalle sue parole. Non mi sembrava nemmeno che parlasse lui.
« devo dirti una cosa” gli dico.
“ è successo qualcosa? Ho sbagliato in qualche cosa che non ti va bene?”
“ no Simo stai tranquillo. Al momento non hai combinato niente di male, anzi questo cambiamento a me sembra strano però ti sto dando modo di farmi vedere.”
“ sono sincero con te davvero Emma. Ogni giorno che passa mi rendo conto di quanto tu fossi e sei preziosa. Sono stato uno schiocco a comportarmi in quel modo in due anni della nostra storia, avrei dovuto conoscerti e stare con te” respiro guardandolo. Aggancio le mie braccio nel suo collo.
“Nicola mi ha invitato a stare con lui in un locale”
“ e immagino che tu abbia accettato” aveva imparato un po' a conoscermi in questi giorni di avvicinamento.
“ si. Gli ho detto solo per questa volta”
“ non capisco perché... Tra di noi sta andando bene. ”
“ sta andando bene si. Ma non pensare che io abbia così di colpo dimenticato tutto Simone. ”
“adesso rincomicia. Non ho detto questo: ho immaginato che tu accettassi ma speravo che cambiassi idea”
“ ci esco semplicemente in amicizia. Non c'è niente...” si allontana prima che io finisca di parlare. Non poteva comportarsi così. Il mio atteggiamento era lecito, non mi fidavo e Nicola mi era stato vicino in questo periodo anche se io lo tenevo un po' lontano.
“ forse per te non c'è niente. Per lui si invece,ti ha corteggiata e ti vuole portare via da qui, da me.. ”
“ non mi porta proprio da nessuna parte perché decido io della mia vita. Ne tu e ne lui ”
“ Emma ci proverà fino allo sfinimento. Non c'è lo leveremo mai dalle palle.”
“ stai capendo cio che provavo io quando stavi con altre. Non è bello lo vedi. ”
“ non è la stessa cosa Emma. Non è la stessa cosa. Non ti sto dicendo che non ho sbagliato ma che sto cercando di riparare, se tu esci con quello però non mi aiuti. ”
“ mi dispiace Simone. Ma non funziona più come vuoi tu. Le cose le decido io per me. ”
Lo vedo uscire dalla stanza senza dire nulla. Forse stavo sbagliando, ma era l'ultimo che potesse parlare.

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