89.

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All'ospedale.

Sara

Simone si sta finendo di sistemare per andare via dall'ospedale. Per fortuna mi ha riconosciuto, non sappiamo proprio come comportarci visto che non riconosce Emma.
“andiamo?” mi chiede.
“ sei pronto?” annuisce “ ok allora andiamo! Senti passiamo prima da mamma e papà perché devo prendere una cosa”
“ si certo nessun problema"
“ ok" usciamo dall'ospedale così entriamo in macchina e mi metto in viaggio. Sta in silenzio senza dire una parola.

Una volta a casa, entriamo saluta mamma e papà che gli sorridono.
“ dolore? " Chiede papà indicandogli la ferita.
“ un po'. Il dottore ha detto che: devo stare attento ai punti e di riposare. ”
“ Antonio quindi lavorerà al posto tuo?”
“ si per una settimana sicuramente. Poi vedo come mi sento. Per il momento mi sento bene ma un po' mi pulsa" si indica la parte tutta con i cerotto e le garze. Si avvicina ad una foto sul mobile, la guarda, ci sono lui ed Emma in una delle nostre scampagnate in campagna per Pasqua. Loro venivano veramente poco, ma quella volta avevamo accettato, ricordo che erano affiatati e Simone sembrava proprio innamorato. Nostro padre non faceva altro che dire praticamente di aver avuto ragione quella sera. Erano spensierati.
“ Emma” dice “ dove siamo qui?”
“ in campagna con noi ”
“ perché Emma e non Francesca?”
“ perché Emma è tua moglie Simone” le dice mamma con calma.
“ mia moglie ? Ma io... Impossibile Francesca mi ha detto che c'è stato uno scambio delle fedi ieri prima dell'incidente”
“ Simo no, Emma è tua moglie.. la storia è molto lunga e tu hai bisogno di tempo per percorrerla. ”
“ non ricordo proprio niente di me e lei insieme”
“ dati tempo. Con Francesca cosa ricordi?”
“ solamente che è mia moglie nient'altro!”
“ francesca è la migliore amica di Emma, all'inizio non potevate vedervi... Ora è la fidanzata dei uno dei tuoi migliori amici. Ovvero Jacopo”
“jacopo si era in ospedale con entrambe ieri. Perché Emma non è venuta a prendermi allora?” chiede guardandoci. Non avremmo potuto dirgli che Emma ha passato un periodo un po' così e ora stava dallo psicologo, e non potevamo nemmeno dirgli che aspettavano un bambino.. avremmo soltanto peggiorato la cosa adesso. Era già tanto che non aveva reagito male al fatto che Emma era sua moglie.
“ ha avuto un impegno e ha chiesto a tua sorella di venire a prenderti. Ora lei fa una cosa è ti porta a casa vostra”
“ quindi Emma vive con me?”
“ si. Avete una casa tutta vostra, Giovanna è la vostra governante..” Simone interrompe mamma.
“ che ho trattato molto male mamma. Avrebbe bisogno di una pausa” sbarrò gli occhi, come faceva a ricordare queste cose, ma a dimenticare quelle cose fatte con Emma?
“ lo sappiamo Simone! Ma non ti preoccupare perché vi eravate già sistemati”
“ mi dispiace non ricordare nulla su Emma. Quella ragazza si vede che è buona” sorridiamo.
“ quando ti sentirai pronto, siamo sicuri - dico - che Emma ti racconterà tutto!”
“ sarei molto felice di ascoltarla” appoggia la fotografia che risistema come era prima, vado in camera a prendere dei fazzoletti dalla borsa e poi mando un messaggio ad Emma che a breve saremo stati a casa. Mi risponde che ha due minuti di pausa con la psicologa e poi avrebbe parlato un po' con lei un altra mezz'ora a casa c'erano Francesca, Jacopo e Giovanna avrei potuto stare con loro tranquillamente senza cercare di forzare la mano. Le rispondo che: avevo confessato che lei era sua moglie ma Simone non aveva fatto scenate quindi molto probabilmente stava assimilando le prime notizie.
Torno in cucina dove lo trovo tranquillo e sereno a parlare con i miei. Respiro, gli dico che dovevamo andare e lui mi segue.
Verso casa loro.

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