Luce e cenere 💡📌

59.

Mi sono messa la sua maglietta, lui i boxer e ci siamo sdraiati sul divano a coccolarci. Sto divinamente non mi aspettavo tutta questa complicità a fare l'amore. Ero nel pieno del piacere e della voglia di vivermelo.
Simone accarezza il mio braccio lentamente , i brividi si impossessano di me. Mi avvicino per baciarlo un po'.
“ Emmaaaa, signorino Simoneeee dove siete? ” la voce di Giovanna ci fa svegliare dal trans in cui eravamo. Simone prende il mio viso e torna a baciarmi.
“ Simo dai che è di la fammi vestire” gli dici mentre sento che i suoi baci sono arrivati al collo e scendono lungo la scollatura della sua camicia.
“ non vorrei mollarti”
“ devi! Altrimenti ci trova in condizioni poco consone. ”
“ ho chiuso la porta!”
“ si ma le dai modo di pensare su” gli dico staccandomi velocemente e poi avvicinarmi a baciarlo a stampo. Mi sarebbe piaciuto stare ancora tra le sue braccia, ma Giovanna era rientrata e non mi piaceva che pensasse cose.. certo era normale che le facessimo dopotutto eravamo marito e moglie ma mi metteva in imbarazzo tutto quanto.
“ chissà dove si sono cacciati!” rido perché parla anche da sola. Mi vesto, le mani di mio marito si appoggiano sui miei fianchi facendomi aderire al suo corpo ancora mezzo nudo.
“ è stato bellissimo!" Mi sussurra all'orecchio baciandolo successivamente. “ non è mai stato così, percepivo una sensazione diversa nello stomaco mentre facevamo l'amore. Si perché non era solamente sesso. Non ti stavo usando ma volevo e vorrei ancora.” mi volto per poterlo baciare, mi alzo sulle punte strofinò il naso con il suo.
“ l'ho sentito che volevi seriamente e che non era solo per sfogare il tuo amico che da settimane non faceva niente” sentiamo bussare. Simone si riveste velocemente e raccoglie come può quello che avevamo buttato in terra.
“ siete qui?” giro la chiave e apro. Me la trovo davanti.
“ eccoci. E successo qualcosa?”
“ vi stavo cercando fino a venti minuti fa, vi stavate divertendo a farvi cercare cos'era un tentativo di nascondino” inizio a ridere.
“ in realtà non pensavamo che saresti tornata presto.. stavamo finendo di sistemare i documenti per lavoro” gli dico.
“ presto? Sono le otto praticamente ora di cena è raccontalo ad un altra i così dei documenti, soprattutto se hai un bel succhiotto sul collo!” ride e sento le guance avvampare.
Io l'ho ammazzo Simone!

“ non ti preoccupare per la cena perché io e Simone dobbiamo uscire”
“ ma come uscire? Io vi ho portato la McDonald's qui a casa!” che cosa?? Non mangiavo queste schifezze da una vita. Simone spesso mi diceva che era meglio dimenticare quei posti per due come noi perché ci vedevano e ci avrebbero circondato. Manco fossimo cantanti famosi per avere un autografo.
“Simooooo” urlo chiamandolo. Lo vedo arrivare e abbracciarmi da dietro davanti alla nostra governante che ci guarda con gli occhi a cuorcino. “ Giovanna ha comprato la MC che facciamo? ”
“ direi che mangiamo”
“ ma come ? Un giorno hai detto che erano cose che dovevamo evitare a mangiare”
“ ho cambiato idea. Vai culona” si stacca dandomi una pacca sul sedere.
“ culona a chi?” Giovanna ride e ci lascia soli “ ti è piaciuto toccarlo prima però eh! ” si avvicina per metterci mano di nuovo mi allontano.
“ ora ti arrangi cretino! Vado a lavarmi le mani e a mangiare. ” sto per andare ma mi ferma per un braccio. “ è il culo più bello che io abbia mai toccato”
“ stai cercando di salvarti in calcio d'angolo?” chiedo ridendo, lo vedo abbassarsi per darmi dei baci a stampo. Perdevo ogni volta il lume della ragione con lui.
“ può essere” rido, ci stacchiamo seriamente. Raggiungo Giovanna in cucina dove tirava fuori tutte quelle prelibatezze sul tavolo. Mi sciacquo  le mani nell'acqua corrente e poi aspettiamo Simone.
“ guarda che non devi vergognarti con me. L'ho capito che non stavate giocando a carte e soprattutto chiusi per controllare dei documenti. Sono felice per voi. Spero che Simone abbia Capito veramente” non dico nulla perché ero di nuovo rossa l'abbraccio soltanto.