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•L’amore è come un girasole, nasce in silenzio e quando nessuno lo vede, si gira verso chi ama. Perché la felicità non ha bisogno di spettatori, ma solo di persone attente.•

Continuavo a non ricordare delle cose, quando Emma ha iniziato a raccontare qualcosa si è fatta viva, come il momento di quella sera che è cambiato tutto dalla sua confessione. Poche cose erano chiare, ricordo poco dell'incidente avvenuto nella banca con Antonio. Ho le immagini troppo sfuocate.
Mi dispiaceva comportarmi in maniera alonomala con Emma, fin dal principio mi era stata vicino e cercava di farmi capire come ero prima di ciò che mi era successo.
“ simone” la governante Giovanna mi chiama mentre sto nel giardino. Emma si era spostata alcuni secondi perché Francesca l'aveva chiamata al telefono.
“ dimmi”
“ vieni che devi medicare la ferita”
“ fai tu? Sei brava ? ” annuisce sorridendomi.
“ è già successo altre volte, quando Emma è stata rapita da un MENTECATTO, ho pensato io a medicarle alcune ferite anche se quelle peggiori sono dentro di lei ancora” non stavo capendo. Quando Emma era stata rapita? È perché io non lo ricordavo? “piano piano ricorderai non sforzarti Simone è solo peggio. Emma ne ha passate un sacco, è una donna forte ed è sempre stata al fio fianco anche quando tu le dicevi di non amarla”
“ mi sono comportato da stronzo con lei. Non lo merita”
“ tu.. tu ricordi questo?”
“ ricordo del giorno in cui avrei voluto tenerla con me. Mi aveva confessato una cosa molto privata e io.. ho lasciato che scappasse.
“ allora sono sicura che con il tempo ricorderai anche il resto. ”
“ tu potresti raccontarmi del.. ecco... Rapimento di Emma?” le chiedo. Ma non appena Emma arriva Giovanna scuote la testa così prende la cassetta della medicazione e non dice più niente.
“amore” la chiamo, si gira sorridendomi, si avvicina e le lascio un bacio sulla fronte.
“ è successo qualcosa?” mi chiede.
“ no. Volevo averti un po' qua vicino a me. ” avvolgo un braccio intorno al suo fianco attaccandola di più a me. Appoggia la testa sulla mia spalla,le mie labbra toccano la sua fronte delicatamente. Sentivo il cuore battermi forte. “Ti amo” le dico. Era la cosa a cui tenevo dirle più al mondo. Volevo che fosse sicura ancora dei miei sentimenti anche se io ero uno smemorato.
“davvero?” mi chiede un po' così.
“ si. Se tu amavo prima di perdere la memoria, ti amo anche adesso che mi batte forte il cuore” respira profondamente, noto che le cade una lacrima sul viso.
“ sono lacrime di felicità queste” confessa girandosi per far incontrare i nostri occhi e mi bacia a stampo. Le farfalle si facevano sentire nel mio stomaco.
Mentre Giovanna inizia a togliermi la benda guardo fisso la piscina, un flashback in mente, gli occhi si girano verso Emma facendo uno scatto.
“ ehi giovanotto se non stai fermo ti posso fare male”
“ i preparativi del matrimonio? ” chiedo di getto. Emma sbarra gli occhi scioccata.
“ ti sei... Ricordato? ”
“ siamo stati noi in vacanza vero?" Annuisce.  “ ti ho chiesto di sposarmi di nuovo e a casa dei miei genitori l'abbiamo detto a Francesca e Jacopo che erano un po' tentennanti al fidanzarsi” era davvero scioccante come io per pochi secondi fossi riuscito a ricordarmi queste cose. Emma mi sorride insieme a Giovanna.
“ ti manca solo un passaggio molto importante della nostra storia. ” poi mi abbraccia e lascia che la nostra governante poi finisca di medicarmi.

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