58.

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"amore posso?" Emma entrava con la testa in mezzo alla porta chiedendomi di entrare in studio. Appoggio la penna sulla scrivania.
" certo. " prima avrei risposto che avevo da fare che non era importante ciò che mi avrebbe dovuto dire. Adesso, non ci riesco è più forte di me. Ho bisogno di sapere che le passa per la testa e soprattutto cos'ha da dirmi. Si avvicina verso di me, sedendosi poi sulle mie gambe dopo essermi spostato.
" tua madre?"
" è passato papà a prenderla dovevano andare ad una cena e mamma prima diceva passare a casa a cambiarsi"
" che hai? Non è andato bene il pomeriggio" aveva un tono strano come se dovesse dirmi qualcosa.
" no il pomeriggio è stato tranquillo non ho pensato a niente. Ero contenta che fosse qua.."
" ma?"
" ma ho dovuto dirle di ciò che ho subito con Nicola perché lei non credeva ai tuoi sentimenti" afferma abbassando la testa.
" cosa c'è che ti turba? Guarda che se tua madre dubita di me, ha le sue ragioni, ma più di quello che pensi tu non mi importa."
" mi dispiace che possa pensarla così. Stai dimostrando tutti giorni che mi ami.."
" Emma, lei non vive con noi. Non può saperlo come mi sto comportando. Te lo detto : può avere tutte le sue ragioni, quello che importa a me è ciò che pensi tu. Sei tu che mi devi accettare e sapere se ti amo o meno. " mi sorride. La sua mano con i polpastrelli mi accarezzano la nuca, sento i brividi prendere possesso della mia schiena.
Non avrei mai pensato che sarei arrivato a questo livello. A sentire tutte queste emozioni.
" lo sai che sei bellissima" le dico spostandole i capelli dietro l'orecchio.
" grazie" mi risponde imbarazzata. Si alza mettendosi a cavalcioni su di me, appoggia la fronte sulla mia e sento che respira profondamente.
" che c'è?" le chiede a bassa voce, mi sembrava di rovinare il momento che si era creato. Appoggio le mani sul suo dietro fantastico!
" niente. Mi sto godendo il momento. La magia che c'è tra di noi" le sorrido senza muovermi di un millimetro.
" sei speciale non dimenticarlo mai" le sue labbra si incurvano in un sorriso.
" anche tu lo sei. Nonostante, tu voglia dire sempre il contrario. L'ho sempre pensato anche quando non meritavi che io potessi pensare queste parole"
" infatti, io non lo sono per niente. Sei tu quella speciale. Hai sopportato tante cose e credo tu sia anche forte allo stesso fragile.
Sono i tuoi punti di forza"
" se un giorno dovrà finire questa magia per davvero sappi che ti vorrò sempre bene e che per non cambierà niente. Resti sempre l'uomo più importante della mia vita. "
" perché dici così? Non ho nessuna intenzione di andare via ora che ho capito e ti ho seriamente trovata. Non ti lascio nelle mani di gente spostata con la testa"
" ci sono tante belle più di me. Figurati!" le accarezzo la guancia. Il medico ci aveva detto che poteva accadere come in tutte le donne questi sbalzi un po' strani dove si pensava al futuro ma anziché magari pensare al positivo avendo avuto un trauma si pensava in negativo. È lei ora stava facendo la stessa cosa.
" non voglio dirti niente di sbagliato, Emma ci sono state già delle altre ma sono sempre tornato qui. In un certo senso dentro di me c'è sempre stata quella vocina che mi diceva che stare con altre ragazze non era lo stesso di stare con te. Ti ripeto : che per me esisti solo tu. " anche il fatto che la madre dubitasse di me non ha fatto altro che farle venire delle pare in testa. Inutili oltretutto perché ero sicuro di ciò che provavo e non sarei voluto essere altro che come adesso, solamente con lei.
" lo sai che ti amo tanto"
" lo so. Lo sempre saputo." mi sorride. Non ci eravamo mai mossi dalla posizione iniziale. Si avvicina per baciarmi portando entrambe le braccia intorno al mio collo. La pressione delle sue labbra si fa più intesa, schiudiamo entrambi e le nostre lingue si incontrano. È un bacio passionale.
La mia mano entra sotto la sua maglietta di per accarezzarle meglio la schiena mentre l'altra le tocca il sedere con voglia. Era da troppo tempo che non facevo niente e mi stavo contenendo per lei.

🔞

"Emma " la richiamo una volta che ci stacchiamo. " non so se riesco a fermarmi se mi baci.." lascia una serie di baci sul collo sbottonandomi la camicia. " ..così! Che intenzioni hai scusa?" le chiedo quando riporta lo sguardo sul mio.
" se stessi zitto per una buona volta!' esclama facendomi ridere. Resta di nuovo ferma poi riprende quello che stava facendo prima. Mi bacia le labbra, poi il collo, sgancia tutti i bottoni aprendola completamente. Si sposta con la testa verso la cravicola e poi alcuni sul petto. Mi accarezza dolcemente e lascia che io le levi la maglietta che stava usando per casa lasciandomi la visione del suo visto completamente nudo. - In casa non portava mai il reggiseno. - appoggio le mani suoi seni riprendendo a baciarla mi alzo con lei in braccio. Sposto un po' di roba che cade anche per terra e la faccio sedere sulla scrivania. Mi stacco.
" che c'è?" la guardo, corro a chiudere la porta. Torno da lei riprendendo da dove avevo smesso. Le bacio il collo, ci passo poi la lingua scendendo verso il suo seno che toccavo ancora con le mani. Le lecco un capezzolo successivamente lo tiro un po' con i denti. Scendo poi sulla pancia facendole togliere i pantaloncini e le mutande. Le mie mani si intrufolano nella sua intimità, già bagnata, le allargò un po' le gambe e con un dito gioco con il clitoride.
" oddio" la sento ansimare. Entro dentro di lei con due dita e con la bocca inizio a giocarci su. Lecco e succhio.
" si sì. Oddio Simo" continuo il mio gioco finché non sento che urla «sto venendo» sento la mia mano bagnarsi ancora di più. Mi tiro su per baciarla. Lei sgancia i miei pantaloni, facendo scendere anche i miei boxer mi sorride. La mia erezione era già evidente e sugli attenti. Fa su e giù con la mano. Mi bacia, mi lecca le labbra e poi in un attimo mi avvicino, sposto la sua mano e mi infilo dentro di lei. Mi muovo.
" diooooo" urlo io stavolta " sei così... Mamma mia.. scivolosa bagnata..." Mi bacia lasciando che spinga dentro di lei.
" più veloce di prego" mi chiede in preda dal piacere. Annuisco e aumento le spinte.
" ah siii.. più in fondo" urla
" dio emma!" dico mentre dopo tre spinge più forti vengo dentro di me. Sorride e mi bacia. Resto fermo per alcuni secondi il tempo di prendere aria.
"Ti amo"

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