8.

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Emma oggi rientra a casa. Sono rimasto scioccato dal suo messaggio, due giorni che non faccio altro che chiedermi se fosse seria. Ogni volta che litigavamo tutto tornava come prima. Lei ha sempre dormito con me. Non c'era mai stata una volta a parte la notte lontani che non stessimo nello stesso letto. 
“ signorino Simone, sua moglie mi ha fatto sistemare la stanza nuova è in arrivo qualcuno?” mi chiede la governante. 
“ che io sappia no. Ma grazie lo stesso" le dico. Annuisce la vedo spostarsi nella veranda per pulire in terra. 

Passano due minuti, il portone si spalanca Emma entra in casa sorridendo a suo padre che non appena mi vede smette di ridere. È serio. 
“ ciao Simone” mi dice lei. 
“ciao Emma. Vedo che sei in splendida forma. In ospedale ti hanno fatta a nuovo?” 
“ dalla testa ai piedi. Mi hanno rigenerato. In ogni caso, grazie papà ci sentiamo stasera” 
“ sicura che non vuoi stare da noi? Emma non ci sono problemi” 
“ no papà tranquillo. Sto bene adesso. ” 
“ d'accordo” le bacia una guancia ed esce da casa senza rivolgermi parola. 
“ la mia stanza è pronta?” 
“ ma fai sul serio? ” le domando. 
“ certo. Che ti credi che scherzavo l'altro giorno. Non mi importa cosa tu stia pensando ora, credo di averne passate troppe con te. Non voglio condividere più niente se non il lavoro che nonostante tutto a me piace. ” prende il borsone. Si avvicina a me per poi superarmi,le prendo il braccio che ritrae. “ non mi devi assolutamente toccare. Hai detto anche tu: sono tua moglie alla carta per il resto nessuno. Non ti sei interessato e di me non ti importa” 
“Emma c'erano molte cose da fare in comune non potevo lasciare le cose solo per venire da te. E poi stavi bene no? C'era Francesca i tuoi” 
“ pensa che stupida! Pensavo avessi un cuore e che il fatto di stare male ti avesse almeno preoccupato un po'! Invece' un cazzo, a te delle persone non importa niente Simone, non ti importa come si sentono, cosa provano. Tu pensi che il mondo giri intorno a te e che tutto ciò che fai è giusto. Sappi che non è così. Da oggi in poi si sarò tua moglie, ma mi guarderò intorno se tu hai le tue troie a me non interessa più, cercherò di avere anche io qualcuno che almeno pensi a come sto.  Sono stanca di essere il tuo zerbino. ” sale le scale ma la seguo. 
“ non sei mai stata il mio zerbino. Ho solo sempre fatto tutto alla luce del sole, tu sapevi quello che io sentivo e sapevi il motivo per cui ti sposavo” 
“ ancora? Simone mi hai stufato. Mi hai sposato perché le nostre famiglie hanno deciso così, va bene ok,ma sappi che ogni tanto avere un po' di sensibilità verso gli altri non guasta. Pensa alle tue troie che la notte non ti danno altro che solo la loro patata poi vedrai cosa succede” mi sbatte la porta in faccia. Non potevo credere che dalla Emma in cui non rispondeva mai era uscita questa. La sua amica si era messa in mezzo e molto probabilmente le aveva detto di comportarsi così. Riapre. “ è comunque Francesca non c'entra nulla. Sono io che ho capito che meriti di meglio” non mi ero accorto che parlavo da solo e lei mi aveva sentito. Torna a chiudere. Vedo la governante felice. 
“ beh che ha lei da guardare? Il suo lavoro lo ha finito?” 
“ aspetto la lavatrice da stendere. In ogni caso si merita di essere trattato così. Se ogni tanto le cade la corona non muore nessuno. ” confessa entrando in lavanderia. Non era possibile che venissi trattato in questa maniera. Io ero Simone, tutti mi avevano sempre rispettato, compresa Emma e la governante non poteva permettersi di rispondermi in questo modo. Io non meritavo nessun trattamento. Io ero stato sincero. 
“ Simone” Emma mi chiama vestita di casa pronta per scendere in salotto “ se provi a licenziare Giovanna io vado via immediatamente. Domani abbiamo un importante consulenza a Latina preparati la valigia... Non farlo fare a lei ha altre cose a cui pensare. ” mi dice. 
“ te sei impazzita!” 
“io sto da dio. È ora che ti dai una regolata Mr so tutto io. ”

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