Jacopo ci riporta a casa, per tutto il viaggio siamo stati in silenzio. Non ci guardavamop e io ogni tanto perdevo sangue dal naso e il labbro mi bruciava.
Una volta arrivati alla nostra villetta, entriamo dentro la governante è già a letto.
" io vi lascio allora. Fammi sapere come stai!" mi dice Jacopo prima di andare via. Cerco la cassetta dell'infermieria vicino al bagno. Emma mi guarda.
" non potevi restare a casa?" mi chiede.
" no. " le rispondo.
" perché mi hai seguito? "
" tu perché te lo sei limonato proprio adesso"
" ti sei messo a ballare con quella troia e io... Ho deciso cosi"
" mi ha dato fastidio il tuo atteggiamento era una provocazione la mia. Non pensavo ti mettessi a baciare quel coglione!"
" sei tu il coglione che continua a non capire"
" cosa dovrei capire? Appena hai visto che ero nel tuo stesso posto hai iniziato a sbraitare. "
"non ho sbraitato. Eri lì come se dovessi controllarmi, mi sono sentita violata con la fiducia, dovrei essere io quella che ti segue non tu. " mi dice arrabbiata. Prendo il cotone metto un po' di acqua ossigenata e cerco di disinfettarmi il taglio sul labbro alla cieca, eravamo entrambi tra il salotto e il corridoio per andare in bagno.
" non so come ci si comporti in una relazione. Io non so niente di queste cose. Non mi sono mai preoccupato di niente.
Il fatto che tu fossi con quello mi mandava in bestia. Ho sempre pensato che non saresti mai andata da nessuna parte, mi sbagliavo anche qui. " fissa per terra i suoi piedi.
" hai detto bene: ti sbagliavi Simone. "
" sono geloso va bene" noto che alza lo sguardo per guardarmi.
" che hai detto?"
" che sono geloso di te. " ripeto. " so che ho esagerato stasera. So anche che..."
" che sei una testa di cazzo.. si lo sei. Potevi aspettarmi a casa e non sarebbe successo nulla. Sai cosa avviene adesso... che dovremmo spiegare a mezzo mondo perché hai preso a pugni un ragazzo di ventitré anni. Saremo sulla bocca di tutti" mi dice infastidita.
" adesso ti preoccupi di questo?"
" non me ne mai importato sinceramente. Vista la tua reazione però eccessiva, avremmo da affermare che il nostro matrimonio ha una pecca.. che tu non mi ami e io sono uscita con un altro. Contento adesso"
" non diremo a nessuno che non ti amo. "
" perché non è vero" sto zitto "Simone..."
"Emma non lo so. Va bene.. non lo so cosa provo. Ti sento dentro da quando sto imparando a starti realmente vicino, ma non so capire se è amore. Non lo riconosco questo sentimento." affermò convinto.
Non mi ero mai innamorato. Cosa ne potevo sapere io?" allora dovremmo dire che non sai nemmeno tu cosa provi.. però siamo sposati. E il fatto che hai preso a colpi qualcuno solo perché sei geloso"
" cosa c'è di male? Ho reagito, sei mia moglie..."
" Simone te la devi prendere con me non con lui cazzo. Sono io ad averlo baciato. Sono io ad aver ficcato la lingua nella bocca di lui. Perché te la prendi con nicola" strilla forte che la governante scende.
" me la prendo con lui perché da quando c'è io non vivo più bene. Non mi sento nemmeno più me stesso, avrei voluto capire di provare qualcosa per te in un altro modo non vedendoti baciarti un altro cazzo!"
" sai quante volte ho trovato i tuoi succhiotti nel collo e nel petto anche quando scopavamo eh! No non lo sai. Non sai quanta umiliazione io abbia provato a sapere che il tuo bel marito si scopava tutte le tizie di Roma basta che stava bene con se stesso. Tu non sai quante volte ho pensato che sarebbe stato meglio ammazzarmi per non vedere più la luce ma soltanto buio. " inizia a piangere e si appoggia al muro. Non volevo vederla così.
Avevo creato un altro casino.
Avevo capito che ero stato troppo una merda del suo confronti.
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Luce e cenere 💡📌
FanficSimone è il sindaco di Roma, sua moglie Emma è anche la sua segretaria. I due si sono sposati per volere delle due famiglie che si conoscono ormai da tempo. (Otto anni per l'esattezza) Simone ha 26 anni è nonostante sia sposato, vive la sua vita co...