4.

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Mi sono rotto il cazzo di stare a casa, mi guardo allo specchio e se mi metto un paio di occhiali potrei anche uscire. Ma si, che male faccio. Mi preparo ed esco, il re è tornato, ragazzi! Vado a vedere com'è la situazione. Ma è da un po' di tempo che mi passa per la testa di indagare sul poliziotto che quella scema si scopa. Non me la racconta giusta, affatto. Sa tutto su di lei e sta così buono? Non può essere dai. Se prende lei poi prende anche me e questo non posso farlo accadere. Passo vicino alla caserma, lo vedo e lo studio un po'. Decido di farlo seguire, vediamo cosa fa. Non dico nulla dei miei progetti, seguite lo e basta.
La sera decido di andare a ballare, da solo, senza la mia ragazza o altri della banda. Mi sono venuti un sacco di dubbi, non l'ho mai cercata, penso che ormai sia finita, voglio scopare con chi voglio senza dare conto a nessuno. In un mese non la ho mai cercata, qualcosa vuol dire.

«A quella però come ci pensi» ride la voce dentro la mia testa.
Ma stai zitto, solo perché scopriamo da dio, prova a dire di no. Insieme facciamo le fiamme.
«Eh ma lei è la tua rivale numero uno» rincara la dose.
Si, è più eccitante infatti. Me la scopo è poi ci spariamo.
«Pensa se ti innamori»
Ma va non mi è mai successo, pensa se lo faccio con lei, pfff.
«Quindi se stasera si scopa uno a te non ti importa..» mi dice. Questo è un tranello lo so già.
Beh avevamo detto che non doveva scoparsi gli altri.
«C'è sempre il poliziotto..»
Devo ammettere che hai ragione, ma farà una brutta fine, non preoccuparti.

Me ne vado al bar della discoteca, lei sta lì, in pista a ballare. La guardo un attimo. Mi finisco il cocktail, poi vado da lei. Le tappo gli occhi nel mentre che uno le si è avvicinato e le parla all'orecchio. Gli faccio vedere la pistola e lui si scusa con un cenno.
"Oddio è buio.." dice, mette le mani dietro e mi tocca il pacco "Kostas" dice.
"Ah però.." tolgo le mani.
"Ti ho riconosciuto dal profumo" mi dice.
"Si come no e mi tocchi il pacco, se era un altro glielo avevi palpato eh, Etna" le dico e lei scoppia a ridere.
"Non si fa?"
"None"
"Perché?" mi chiede.
"Perché scopi con me.."
"Che sei il mio fidanzato?" mi chiede.
"No, ma io non ho toccato nessuna e se lo faccio qua è un casino sai.."
"Non devi toccare nessuna.." mi dice.
"Come mai?" le struscio le labbra sul collo.
"Sennò tocco anche io.."
"Stai buona.." la annuso, ha un buon profumo.
"Se ci stai anche tu, si" inizia a strusciarsi.
"Sto qua mi pare" le mordo il collo facendole sentire che sono eccitato.
"La penso anche io come te.." mi dice.
"Davvero?" infilo una mano nel vestito e le palpo una tetta.
"Si. Come mai sei uscito? Ti mancavo?" mi chiede.
"Mi ero rotto le palle di stare a casa. È un mese. Nah non mi mancavi"
"Sicuro?" mi chiede.
"Sicurissimo.." dico e le bacio il collo. Lei sospira di piacere.
"Qua no però, c'è troppa gente.."
"Dove vuoi andare?"
"In paradiso senza morire.." mi dice.
"Basta chiedere e ti ci porto" le dico all'orecchio.
"È ancora gonfia sai..."
"Quindi fai l'Etna ancora?" chiedo e lei annuisce. "andiamo allora.." le dico, mi guarda ed esce. Ma mentre la sto seguendo fuori suo fratello mi prende per un braccio.
"Che è non ti sono bastate le botte? Dove cazzo vai eh" mi dice Federico.
"Ao e levate" me lo scroll da dosso ed esco, ma lui non molla e mi segue fuori.
"Ohhhh" richiama la mia attenzione e spara, di nuovo e mi liscia, un'altra volta.
"Oh che cazzo fai" lo ammonisce Camilla. Mi giro male, molto male. Adesso sono incazzato.
"Almeno prendimi" lo guardo.
"Sto coglione, che cazzo vuole ancora da te?"
"Smettila, che vuoi?" dice lei verso il fratello.
"Gli devi fare la guerra hai capito? Che cazzo stai facendo qua fuori? Entra forza" le ordina.
"Non entro" ribatte lei.
"Che fai lo difendi?" chiede incazzato.
"Ci devo parlare, sono io il capo non tu"
"Lo dici davanti a me" dice e mi guarda male.
"Non mi comandi hai capito" la bimba tira fuori le unghie.
"Sei una ragazzina, ci farai ammazzare tutti" lui ringhia, le da una spinta e rientra.
"Quello è fuori di testa" scuoto la testa.
"Non ha capito, che l'ho salvato" dice lei.
"In che senso?"
"Che ti fermo, sennò lo avresti già fatto fuori..." mi dice.
"Ma da un bel po'. Diglielo a quel bulletto che la prossima volta che mi spara é morto. Non sto scherzando, mi ha rotto il cazzo." dico.
"Dai mh.."
"Dai che? Mi tocca, mi spara, mi mena! Ao ma che davvero"
"È stupido che devi fare.." mi dice.
"Lo devo ammazzare" dico e mi accendo una sigaretta, mi sono innervosito e pure parecchio.
"É sempre mio fratello però.."
"E quindi? Io sono stato a casa un mese, per non fartelo fuori e lui che fa? Mi spara. Non funziona così"
"Lo so però sei vivo comunque.." mi dice.
"Eh al prossimo sparo mi prende, è un dato di fatto"
"Ma non ha mira" mi dice "Menagli al massimo"
"Certo così accorre pure l'altro in due contro uno sono capaci tutti" ma che cazzo dice questa. "lascia perdere"
"Vabbè io me ne vado a casa.." mi dice.
"Si ciao" rispondo scazzato e tentato di aspettare che esca e sparargli. Lei va via. Dopo un'altra sigaretta vado via anche io, per ora l'ho risparmiato non so se la prossima volta sarò così clemente. Vaffanculo mi rovina sempre le scopate, quel coglione maledetto.

~

Vaffanculo non potevamo fare sesso ugualmente? Permaloso di merda. Me ne vado a dormire smadonnando. La mattina entra Federico che inizia a farmi una ramanzina tanto che adesso sbrocco.
"Smettila, ti ammazza e lo sai" gli dico.
"Non me ne frega un cazzo, non ci gioca con te chiaro?"
"Loro però non aprono il fuoco con noi, hai capito?" gli chiedo.
"Eh io si. Se toccano mia sorella, si. Che cazzo voleva eh?" mi chiede.
"Non comandi tu, non ha fatto nulla"
"Certo vuole la zona nostra, quello ti vuole ammazzare"
"No, lo avrebbe già fatto" dico.
"Ma che cazzo ne sai, mi dici che voleva?"
"Niente morti in entrambi i casi. Mi ha detto che ti ammazza se non la smetti, quindi evita"
"Non mi fa paura, poi sono cazzi suoi, visto che viene da solo, ci venisse, gli faccio un culo tanto più grosso di quello che ha. E tu piantala di starci a contatto" mi dice nervoso.
"Io faccio quello che voglio, non mi comandi. E smettila, quello ti fa secco, non scherza"
"Ancora?? Scusa se mi preoccupo per te eh"
"So badare a me"
"Non mi pare, stai fraternizzando col nemico" mi dice e va in cucina.
"Ma smettila stupido. Tu pensi che solo tu hai una pistola? Pure loro, così diventa una spremuta di sangue. Tu vuoi questo? Potrei morire anche io eh" dico cercando di farlo ragionare ma mi sa che è come parlare col muro.
"Chi ti tocca muore"
"Smettila di fare il cretino"
"Fallo stare buono allora ed evitare di girarti intorno" mi dice e va a farsi la doccia. Ginevra, la ragazza di Mattia fa spallucce ed io sbuffo. Che pazienza. Mi giro una canna e vado a fumare in giardino pensando che Kostas neanche mi cerca, vaffanculo, sto merdoso. Vaffanculo a tutto.

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