La mattina mi alzo e mi vado a fare una doccia. Lei non è tornata a letto. Vado di là e la vedo che dorme ancora sul divano.
"Oh" la scuoto piano.
"Mhhh" biascica.
"Io me ne vado" le dico.
"Dove?" mi chiede.
"Devo andare a vedere se hanno trovato qualcosa, tu che fai?"
"Dormo, che faccio"
"Va bene, ciao"
"Ciao" mi dice. Cammino verso la porta e mi squilla il telefono, lo tiro fuori e rispondo, andando via. È uno dei miei che forse hanno trovato una pista.
Li raggiungo e mi metto a seguire quella pista. Poi vado da mio cugino perché è orario di visite, li sotto è tutto messo male, peggio di prima, ogni giorno che passa peggiorano. Mi dispiace ma a quanto pare verrà operato a breve, gli taglieranno tutto, non tornerà mai più come prima. Lo operano ed io rimango ad aspettare che si svegli dalla anestesia.
Torno a casa, stravolto. Camilla non c'è. La chiamo dopo pranzo ma non le prende il telefono. Ma guarda sta stronza, dove cazzo é andata?
Dopo mezz'ora riprovo ma niente, non squilla. Decido di andare a fare un giro magari la trovo, mi sto incazzando come non mai. Nessuno dei suoi in giro, ma come è possibile?? Smadonno così tanto che mi stanco di più e me ne torno a casa. Mi prendono gli attacchi di panico, ho l'ansia di quando stavo in quel posto schifoso. Cerco di respirare ma non riesco, la tensione che ho accumulato è tanta. Prendo a pugni l'albero fuori in giardino. La tachicardia accelera quando si fa sera e lei ancora non torna. La richiamo ma niente, oltre tutto mi sto anche preoccupando.
Lei torna alle otto di sera, come se niente fosse. Vado all'ingresso come una furia.
"Oh dove cazzo stavi?? Dalle due che ti cerco ti chiamo! Ma io dico, sei impazzita? Non si fa così!" urlo cercando di respirare ma non ci riesco.
"Ma che succede?"
"Dove cazzo sei stata è? Non mi rispondi cazzo! Non si sparisce!"
"Avevo da fare"
"Cosa?"
"Dei giri.."
"Dove cazzo! Oh non fare la misteriosa con me. Perché non ci stava nemmeno uno dei tuoi in giro eh??" chiedo in preda alla crisi.
"Ma cosa urli"
"Meglio che urlo" dico e prendo a calci una sedia.
"Ao ti fermi? Stavamo in giro Kostas"
"Non si sparisce! Hai capito? Perché tu quando mi chiami, io rispondo sempre e voglio che tu fai lo stesso, chiaro??" sono fuori di me. Butto per terra la sedia e cammino col fiatone, riecco l'attacco.
"Mi si è scaricato il cellulare, ti fermi?"
"No! Non inventare scusa chiaro? Devi fare ste ripicche del cazzo! Dalle due che ti cerco, niente, sparita, da nessuna parte" urlo, respiro a fatica.
"Ma smettila, che palle" sbuffa.
"Vaffanculo" esco in giardino.
"Ma vacci tu, sparisci tu e va tutto bene, lo faccio io no" dice.
"Ma sparisco cosa? Quando mi chiami io rispondo sempre, anche se sto facendo un omicidio! Tu sparisci, vai a farti i cazzi tuoi"
"Ancora, è sordo mi sa"
"No te sei na stronza" urlo e do i cazzotti all'albero, sono impazzito? Può darsi ma ho avuto paura che fosse successo qualcosa anche a lei. Che ne so, che la polizia l'avesse presa e che le avessero fatto tutto quello che hanno fatto a me, tutto quello contro cui combatto tutti i giorni.
"Questo è scemo.." dice. Io non le rispondo più. All'improvviso silenzio.
Respiro male, sto di spalle alla porta del giardino ma la sento, mi manca l'aria. Lei si avvicina.
"Ti calmi mh.." mi dice accarezzandomi la schiena.
"Non c'è la faccio, non respiro mh. Non lo capisci che mi sono preoccupato?"
"Sto qua, sto bene, sta tranquillo" mi dice.
"Eh ma io non lo so, dalle due che ti cerco. Non riesco a respirare" la guardo.
"Calmati. È tutto okay.." mi tira a sé mentre mia accarezza la schiena e mi dà i baci sul collo.
"Tu mi devi rispondere se io ti chiamo, sempre. Non devi mai uscire con il telefono scarico, mai. Hai capito?" le dico.
"Si.." risponde e respiro piano, lei mi calma, sempre. Mi accarezza i capelli. "tuo cugino?"
"Lo hanno operato, hanno tagliato tutto, sono stato con lui fino alle due" dico.
"Ma come.."
"Si. È un uomo finito. Non trovo chi possa essere stato, è sotto shock non me lo dice" mi apro con lei.
"Madonna, poraccio.."
"Tutto hanno tagliato, quello si ammazza appena esce dall'ospedale, te lo dico io" dico.
"OH Gesù.. È come una femmina?" mi guarda.
"No peggio. Lui è chiuso, non ha più niente, tipo Ken." le spiego.
"Mamma mia, e non posso ricostruirglielo?" mi chiede.
"Ci vogliono un sacco di soldi, non sarà per ora deve guarire. Poi comunque che ci fa? Non sentirà più piacere. L'unica cosa che mi ha detto oggi è di staccargli la spina, morendo dal dolore" dico.
"Porello, mannaggia"
"Si, ma almeno li lo sedano, dorme. Il brutto è quando lo dimettono, quello di ammazza sicuro"
"Beh, che vive a fare Ko?"
"Lo so ma non ci ho avuto coraggio a staccargli la spina, prima mi deve dire chi è stato. Sto perdendo l'unico parente che ho" la abbraccio.
"Lo so, mi dispiace.." mi dice e continua a darmi i baciora sto un po' meglio e anche lei.

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Mad Love
Fanfiction«Tu moriresti per me?» chiese il Joker. «Si» rispose Harley Quinn. «Mh.. Così è troppo facile. Tu, vivresti per me?» «Si» disse decisa Harley Quinn.