Mattia rientra, Kostas no.
"Cami?" mi chiama. Mi giro a guardarlo. "ti chiediamo scusa per il nostro comportamento da fratelli gelosi, mi dispiace di aver fatto il coglionr, vogliamo solo il tuo bene. Siete una famiglia ed è giusto che state insieme" dice, facendomi rimanere stupita.
"Il mio bene è qui, con lui e i bambini.." dico e loro mi guardano annuendo.
"Scusaci non succederà più" dice Federico.
"Me lo auguro"
"Ci perdoni?" mi chiedono.
"Si stupidi" dico con un sorriso e vengono ad abbracciarmi. Finalmente sto bene, senza più litigi né accuse.
Mi lasciano sola, dopo aver chiarito così possiamo stare un po' soli io e Kostas che non è più rientrato. Lo fa dopo un po'.
"Ammazza che metodo hai usato?" gli chiedo e rido.
"Le maniere forti, lo sai che sono cattivo dentro, che ti hanno detto?" mi chiede.
"Mi hanno chiesto scusa, Mattia poi, ceh" dico ancora sotto schock.
"Eh se l'è vista brutta, molto brutta" mi dice "Mattia ha capito, l'altro non so perché non ci ho parlato. Oh sono nervoso un una maniera che neanche Dio lo sa" mi dice.
"L'importante è che Mattia ha capito. Vieni ti coccolo" dico elui si sdraia vicino a me.
Mi racconta che è successo fuori e ne sono orgogliosa. Ha avuto una grande soddisfazione non alzandogli neanche una mano addosso. Poi mio fratello che chiede scusa, è un momento epico da ricordare. Manola, campione del mondo. Mi dice che erano giorni che lo voleva fare ma che ha lasciato stare solo per me. Ma chi lo lasciava poi, non ci ho mai pensato nemmeno quando litigavamo di brutto. Lui mi abbraccia, si tranquillizza finalmente. Ha giurato di prendersi cura di me per sempre. Lo bacio e mi stringe perché non vuole tornare a casa ma l'infermiera gli dice che l'orario è finito. Kostas se ne esce che dorme in macchina ma lo strillo, starà scomodo. Risponde che è talmente stanco che dormirebbe anche su un sasso a punta. Quando torneremo non dormirà più, ma almeno sta buono che siamo a casa e non ha più l'ansia di questi giorni.
Gli chiedo di prendere le ultime cose e di preparare le carrozzine ma mi dice che è già tutto pronto, manchiamo solo noi. Lo spingo ad andare a casa, lui mi ascolta e gli chiedo di mandarmi un messaggio quando arriva. Annuisce e mi bacia. Lo amo, da impazzire e tutti i dubbi sono scomparsi dopo l'arrivo dei nostri figli.~
Due giorni dopo li fanno uscire e li vado a prendere. I suoi fratelli sono rimasti a casa, la aspettano lì. Mi chiede se abbiamo discusso ma no, qualche frecciatina me la da ma dopo quella discussione sta buono. Mette dentro i bambini nella carrozzina e ce ne andiamo, finalmente dopo un mese di ospedale si torna a casa.
"C'è qualcosa che ti aspetta a casa, oltre i tuoi fratelli" dico.
"Cosa?"
"Poi vedi. Non vedo, non parlo e non sento"
"Mi hai comprato un cane?" mi chiede.
"No, con due figli pure il cane?" sbuffo.
"E che cos'è?"
"Dopo vedi"
"Un indizio dai"
"Ti serve come il tiralatte" dico.
"Ma quello lo sapevo che me lo compravi" dice. Faccio spallucce ed entro nel cancello di casa. Al posto dove di solito parcheggio la mia macchina c'è l'Audi che tanto desiderava ma alla quale ho sempre detto di no, con un fiocco rosso sopra. La guardo con la coda dell'occhio.
"E quella?" mi dice stupita.
"Il tuo regalo"
"Davvero?" chiede incredula.
"Certo, ti serve, tutta tua" dico.
"Ma è bellissima!" urla di gioia e mi bacia. Ricambio con foga perché gli ormoni mi stanno andando in tilt, è normale perché non ci siamo più toccati, poi con la ferita del cesareo dobbiamo aspettare ancora.
"Dopo la provo.. Vado a farmi un giro, tu rimani con i bimbi" mi dice e gli dico di sì, che deve fare ceh, dopo un mese di ospedale.
Entriamo a casa, tutti insieme finalmente, anche Mattia é rimasto sorpreso del mio regalo, non se lo aspettava. I bambini dormono e lei ha bisogno di una doccia. I suoi fratelli sono comunque in partenza.
"Tornate poi?" chiede Camilla.
"Si certo, in realtà vorremo tornare per restare.." dice Mattia e Camilla sorride. Gli dà un bacio sulla guancia e va a farsi la tanto desiderata doccia.
"Però devo dire che i figli li hai saputi fare" dice Federico.
"Si gli occhi sono stupendi poi" risponde Mattia.
"Quelli mi hanno fregato, gli occhi di lei" dico. "e tuo figlio?" chiedo a Mattia. Lui mi fa vedere la foto. Gli somiglia tantissimo, spero che non abbia preso il suo carattere però. Ma lui mi dice che anche quello. Poverino. Mi dice che già mena gli altri bambini e che le maestre sono disperate. Gli dà da fare, è tremendo e non si ferma mai. Sembra un altro quando parla del figlio, è quasi piacevole. Mi racconta un po' della sua famiglia e si scioglie.
Dice che appena andranno giù in Colombia inizieranno il trasloco a Roma, l'idea di stare qui e non perdersi più niente c'è.
"Io sono comunque disponibile se vi serve qualcosa, cercare casa cose così" dico.
"Si.."
"Lei ha bisogno di voi, vi ama. E non mi va che la mettete davanti alla scelta tra me e voi, siamo importanti uguale" dico.
"Torniamo apposta" mi dice Mattia. Camilla torna di là, finalmente rilassata. Mi chiede se ho disinfettato il tiralatte ma stava già nel napisan, lo asciugo e glielo passo. Mi sorride e finalmente riesco a dire che la amo veramente, dopo tutto quello che abbiamo passato. Metto al forno le lasagne e poi vado da lei che sta allattando. Parliamo un po', sembra surreale questo clima di calma. I suoi fratelli sembrano più amabili, parlo anche io con Mattia, sembra un'altra persona, davvero. Mattia dice che su Zaffiro ci vede un po' di lui.
"Oh si, Mattia, alcune volte vedo te, giuro, tignoso come una capra" risponde Camilla e sorrido. Tutto sembra tornare alla normalità. Mi siedo vicino a lei con Diamante sul petto, mi tira la collana e già vuole strozzarmi. Tiro fuori la lasagna e andiamo a pranzo, finalmente. Zaffiro non si stacca dal suo seno, alla fine è maschio come me, a chi non piacciono le sise! Lo frego col ciuccio visto che si è addormentato. Passiamo il pranzo tranquillo, poi loro iniziano a sistemare e se ne vanno. Noi ci sediamo sul divano tranquilli, le metto un braccio dietro la testa e lei mi abbraccia.
"È stato brutto" dico.
"Senza di me?"
"Eh già.."
"Amore lui" mi da i baci.
"Beh mi mancavi, ero preoccupato e teso" dico, lei mi si addormenta addosso ed io la coccolo approfittando di questi momenti di tranquillità che penso non dureranno parecchio, ma che finalmente possiamo goderci la nostra vita, tra alti e bassi ma tutti riuniti. Dopo aver superato tante difficoltà, di sicuro ne dovremmo superare molti altri, ma lei ed io siamo una cosa sola, nessun mai ci separerà..
."Sono diventati il re e la regina di Gotham. E Dio aiuti chiunque manchi di rispetto alla regina"
FINE.
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Ragazze anche questa storia è giunta al termine, finalmente direi perché mi è venuta un po' lunga, non vedevo l'ora di finirla ahahha.
Vi ringrazio come sempre per voti, commenti e visualizzazioni.
Ora ho in mente di fare una storia più easy, un episodio di Uomini e donne che ho già pronto per poi concentrarmi su una nuova. Domenica inizierò quindi questa nuova, stay tuned! ❤️
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Mad Love
Fanfiction«Tu moriresti per me?» chiese il Joker. «Si» rispose Harley Quinn. «Mh.. Così è troppo facile. Tu, vivresti per me?» «Si» disse decisa Harley Quinn.