13.

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"Andiamo, ci sediamo sulla spiaggia" lei mi segue e ci sediamo sulla sabbia "è buio però vabbè, non ti succede nulla puoi stare tranquilla" dico.
"Ah sto con te, cosa deve succedere?" mangia "che buone mamma mia"
"Ah boh magari qualcuno che ti vuole ammazzare o violentare" dico e mangio anche io.
"Nah, ci sei solo tu, al massimo te lo puoi fare"
"Vabbè con me sei consenziente. Non è stupro" dico.
"Vabbè se viene qualcuno mi difendi, che stai facendo qua sennò?" mi chiede.
"Infatti ti ho detto di stare tranquilla" dico.
"Lo sono" risponde.
Mi finisco le zoccolette e poi mi appoggio con i gomiti alla sabbia. La notte mi piace di più, sto molto meglio. Lei beve e lancia un ruttino.
"Fiona is back" dico e lei ride.
"Ho digerito"
"Ho sentito, mi si è spostato il ciuffo, non lo so eh" dico e inizio a farmi uno spinello, lei sorride e fa lo stesso. "che relax il mare, mi mette pace" fumo io e fuma anche lei.
"Si, la pace dei sensi"
"Poi di notte è il top" dico.
"Mi piace sempre, da mattina a notte" dice mettendo lo zaino sotto la testa e si sdraia.
"Si ma di notte di più, guarda come brilla il mare, tiè. Guarda che spettacolo che ti ho portato a vedere" dico e fumo.
"Merito mio che ho scelto il posto"
"Che modesta"
"Allora ti dico che sei un romantico" mi dice.
"Io?? Ma che cazzo dici" sorrido questa è pazza.
"Si perché al mare di notte non ci porti chiunque, è così" mi dice.
"Ma come non sei te che hai scelto il posto, mica io. Sei te la romantica" sputo il fumo.
"Quante ragazze ci hai portato di notte a vedere il mare che brilla?" mi chiede.
"Un sacco"
"Si ciao, tutte qua le porti adesso" mi dice.
"Nessuna mh, va bene adesso?"
"Vedi, so cose romantiche, so cose preziose queste, non per chiunque" mi dice.
"Ma che c'entra, sei tu che sei voluta venire qua. Che filosofa"
"Ma cosa vuol dire, mi ci hai portato però, potevi dire di no. Invece ti andava anche a te" mi dice.
"Non avevo nulla da fare"
"Ma se dovevi andare dai tuoi" mi ammonisce.
"La smetti mh. Fuma" dico e scoppia a ridere.
"Dai ti stai vergognando?" mi chiede.
"No, io non mi vergogno" rispondo.
"Neanche poco?" mi guarda.
"Per niente" la guardo anche io. "è non guardarmi così"
"Sai cosa ci starebbe bene adesso?" mi chiede.
"Cosa?"
"Un bacio.."
"Che non ci sarà" la guardo.
"Peccato.."
"Troppo scontato" dico ma lei si avvicina e mi bacia a stampo cercando di far entrare la lingua ma io non apro la bocca, ceh no. Non si può fare, è un blocco mio, perché non lo capisce?
"Sei di gesso, mamma mia" mi dice e si rimette al suo posto.
"Ti ho detto che i baci non sono per me" dico e la vedo giocare con i suoi capelli "dai ora manco a fà così. Ti sei incazzata per un bacio?"
"Mhmh" lancia la cicca e si stira.
"Lo vuoi tantissimo eh"
"Tanto non me lo dai" dice e mi sdraio vicino a lei. Gira la testa verso di me, mi guarda e lo faccio anche io. Mamma mia, c'è una attrazione elettrica tra noi che non so cos'è.

«Ecco qua il nostro Kostas si è innamorato 😍» no dai, perché che ho fatto di male io?
No, non l'ho baciata.
«È da oggi a pranzo che stai con lei»
E quindi? Non vuol dire nulla, dovevamo fare quella cosa, smettetela.
«Quanto cazzo ci stai sotto, Madonna, cotto a puntino»
Ma chi? Ma tu sei matto, per piacere non dire cazzate.
«Sese stai innamorato»
Ma dove? Lo sai che non mi succede mai e non accadrà.

"Che c'è.." mi chiede Camilla.
"Niente perché?"
"Mi guardi senza parlare.." mi dice.
"Ma no niente mi sto rilassando. Pensavo alle pizze che hai dato a quello"
"Perché non dovevo?" mi chiede.
"Certo che si"
"Li vuoi anche tu?"
"Che cosa? Io ti sparo mica sono lui" dico.

«È già successo» ride.
La pianti deficiente? Lei mi sistema i capelli.
«Guardalo che sottone»
Ma se le ho detto che le sparo! Deficiente.
«È ti fai coccolare? Stai facendo il romantico, questa ti toglie anche le mutande e tu nemmeno te ne accorgi»
Mamma mia quante botte ti darei, non mi faccio levare nulla.
«No stasera ti torturo. Tanti ti leva tutto e ti manda a fanculo» mi dice.
Impossibile, non le dò un cazzo.

"Ah mi spari?" mi dice.
"Si ci sta, che mi prendi a pizze scusa eh"
"Beh se sono curative si" mi dice.
"No, mai. Non mi piace la donna che alza le mani poi"
"Anche io, vabbè quello se le è cercate" mi dice.
"Ovvio. Io gli avrei sparato subito, insomma ti ha detto puttana" dico e lei mi accarezza dietro la testa.
"Vabbè non poteva dirmi amore"
"Eh ma ala fine ha fatto lo sguardo da cucciolo, ti voleva intenerire e ci è riuscito" dico.
"Ti ho detto alla fine mi dispiaceva, dopo mesi" dice.
"Ti eri affezionata?"
"Un po' si non era male" dice.
"Lo amavi allora, aveva ragione"
"Ma va che amore" mi risponde.
"No?"
"No, non lo amavo ceh lo so"
"Okay okay" dico ma come sempre c'è qualcuno o qualcosa che ci interrompe. Il suo telefono, in particolare suo fratello. Lei risponde.

~

"Pronto"
"Cami dove sei? Stai bene?" mi chiede mio fratello.
"Si tutto bene, mi sto bevendo una birra tra poco torno"
"Sarei più contento se tornassi adesso, in strada è pieno di guardie" mi dice.
"Tranquillo tra poco torno" dico.
"Va bene, sta attenta, torna presto" mi dice, lo saluto e attacco.

"La telefonatina la deve fare sempre eh" dice Kostas.
"Si, non è lui sennò" lo bacio a stampo di nuovo.
"Eddai. Che vuole stavolta"
"Che torno, è tardi.." gli dico tra un bacio a stampo e l'altro.
"Sta buona dai. Andiamo allora ti accompagno a casa che ci mettiamo un'ora per tornare" mi dice.
"Mi scacci e mi cacci via addirittura" dico.
"Non ti scaccio ma lo sai che i baci no" dice.
"Ve bene" mi alzo e cammino.
"Ma aspetti! Dove vai?" chiede.
"Alla macchina dove vado?" sbuffo e lui mi segue. Apre la macchina e saliamo. Lui parte ed io guardo fuori in silenzio. A me non mi scaccia nessuno, sono io che lo faccio.

«Visto? Che ti avevo detto?» mi dice ma riesco a spegnere il cervello così non rompe le palle.
Kostas guida in silenzio per tutto il viaggio di ritorno. Quando arriviamo nella mia zona, la strada è piena di guardie.
"Che sono tutte ste guardie? Che avete fatto?" mi chiede.
"Che ne so, sono stata con te"
"Pensavo fossi un contatto con i tuoi" accosta sotto casa mia.
"No, ciao" dico.
"Ciao" risponde. Scendo e chiudo mentre lui sfreccia via. Che cazzo è successo ora? Dio non si può mai stare tranquilli. Salgo a casa.

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