Sono tornato a casa, cerco di dormire sul divano ma non ce la faccio per cui mi alzo e continuo a montare le cose delle camerette. Verso le tre di mattina mando la foto a Camilla dei lettini.
"Belli" mi risponde.
"Sei sveglia ancora? Pensavo dormissi"
"No sono sveglia" risponde.
"Me ne sono accorto. Come mai, non riesci a dormire?" chiedo.
"No, dormo tutto il giorno" scrive.
"Neanche io riesco a dormire. Mi manchi a casa" dico.
"Ah si?"
"Si scema, mi manchi sul serio. Che c'è non credi neanche a questo?" le scrivo. Sono triste, deluso e stanco.
"Si, ci credo.." mi risponde.
"Mh.. Anche perché sono sincero, come lo ero oggi pomeriggio"
"Mh.. Loro dormono?" mi chiede.
"Si" le mando la foto di loro che dormono in camera nostra.
"Avete litigato?"
"No adesso no" rispondo.
"Meno male"
"Ma tanto va così, domani sarà uguale"
"Eh lo so.."
"Vabbè tranquilla, non ti agitare. Ci vediamo domani mattina, provo a farmi un'ora" dico.
"Va bene, buonanotte" mi scrive. Le rimando il saluto e stacco, provando a dormire in un mix di sensazioni. Ho l'ansia anche io, che non l'ho mai avuta. Ho anche paura di perderla devo essere sincero. Adesso non mi crede più, poi ci sono i suoi fratelli che le dicono quelle cose. Dormo malissimo. La mattina mi alzo dello stesso umore se non peggio. Ho carenza e sconforto. Non aspetto nessuno neanche li chiamo, mi vesto e vado da lei, sperando di non litigare.
Entro senza bussare come mio solito, non mi sono nemmeno fatto la barba, inizio a sentirla sotto le mani quando me le passo in faccia.
"Giorno, la colazione" dico e gliela metto al solito posto.
"Grazie, tu l'hai fatta?" mi chiede.
"Ho preso un caffè" mi siedo vicino a lei.
"Vuoi un po' di cornetto?" mi chiede.
"No è tuo, mangialo" dico. Annuisce è finisce di mangiare.
"Mi riempiono di calci.." sospira.
"Come mai, sei agitata?" chiedo e le tocco la pancia.
"No si muovono" dice.
"Iniziano a stare stretti" le massaggio la pancia e poggio la testa sul suo letto. Allunga una mano e mi tocca i capelli. "Due settimane e finisce tutto, torniamo a casa" sospira. "loro dormivano io non li ho svegliati, mi fucila quello" dico.
"Hai fatto bene. Si, ti odia, non gli è passata e penso che mai gli passerà" dice coccolandomi un po'.
"Ma è reciproco, mi è sempre stato sul cazzo. Gli ho sbroccato pure io, perché neanche lui si è comportato bene con te"
"Lui è così non sente ragioni"
"È uguale mi sta sul cazzo, quante botte gli darei.."
"Dai lascia stare.."
"Pensa che non lo ho neanche attaccato al muro" dico.
"Che bravo" ride.
"No oggi mi sono svegliato malissimo, una giornataccia" dico.
"E perché?" mi da i baci.
"Perché ho paura di perderti, non lo so ho questa sensazione. Mi prende l'ansia e non dormo più. Tu che non mi credi, i tuoi fratelli che pensano che ti ho incastrata per cosa non si sa, sto un po' così stamattina" dico.
"Passerà dai.." mi coccola "sta tranquillo." mi dice e la guardo. Lei mi sorride e mi bacia. Le dico che le camerette sono quasi finite e che devo passare da Dalila a prendere le tutine che la sua mamma le ha già lavate tutte. Mi ha anche detto di portare la roba sua se ha bisogno. É molto gentile quella donna. Cami mi dice di sì, che sta tutto nell'armadio, visto che oggi la hanno aiutata a lavarsi, dopo quando andrò via gliela porterò.
Arrivano i suoi fratelli ed io alzo la testa, spostandomi un po'. Le hanno portato le lasagne per pranzo. Le raccontano di come sono stati ieri sera, che gli mancava Roma, soprattutto per il cibo perché in Colombia non si mangia così. Dicono che si sono fatti pure una canna e Camilla replica che anche lei ha voglia, ma noi siamo in solidarietà e non abbiamo toccato più niente.
"A casa e vietato per ora" dice Camilla.
"Dillo a tuo fratello allora, che fuma in camera" me ne esco.
"Che spia infame" mi dice Mattia.
"Beh fino a prova contraria quella sarebbe casa nostra" dico.
"È quindi? Non mi far iniziare ad insultarti sennò non la finisco più" mi dice.
"Sti cazzi fallo, basta che fumi di fuori" dico.
"No Matti veramente, non ci fumo neanche le sigarette, mi fa schifo il fumo in camera, poi ci dovranno stare i bambini non è il caso" dice Camilla, riprendendo il fratello che lo vedo, mi sta mandando i peggio colpi. Decido di andare. Mi alzo.
"Io vado che passo dalla mamma di Dalila che poi lavora e non c'è, torno stasera, dove stanno le cose?" chiedo a Camilla.
"Li nell'armadio, c'è la busta" mi indica. Mi alzo e la vado a prendere.
"Ora se la fa anche con la madre della tua amica, si sarà scopato tutta la famiglia" dice Mattia.
"Il lupo perde il pelo ma non il vizio" gli dà mano forte Fede.
"Mattia!" Cami lo riprende "smettila, mi fa il favore di lavarmi le cose" dice.
Io ringhio, sto per scoppiare me lo sento, sono una bomba ad orologeria.
"Si con la scusa poi, infila nel cestello anche lui, te lo dico io" dice lui.
"No. Non lo farebbero mai. Né Kostas né Dalila. Mi ci gioco qualsiasi cosa" dice Camilla.
"Lui si, è un porco. Come tua cognata vero?" dice Mattia.
"Oh e basta! Non voglio più sentire un cazzo, sennò andate via" dice Camilla.~
"Addirittura, Camilla lo sai non ti fidi neanche tu" mi dice Federico.
"No io mi fido invece. Siete voi che sparate cattiverie, non mettete zizzania tanto" dico. Adesso basta.
"E dai mi stai dicendo che ti fidi che va in giro così? Dopo quello che ha fatto a tutti noi?"
"Si mi fido, sennò non me lo sposavo e non ci facevo due figli" dico.
"Ti ha incastrata con i suoi modi. Ti sei innamorata, ma lui? Ne sei convinta?" continua Federico.
"Pure lui, fidati. Non stava qua ancora lo conosco" dico.
"Se vabbè, stavi andando via tu no? Va" dice a Kostas che mi sorprende e non lo mena.
"Questa è la busta?" mi fa vedere.
"Si, ci vediamo dopo" gli dico. Lui annuisce e viene a darmi un bacio, poi se ne va. Oggi non sta bene lo vedo. Li guardo e mi incazzo a bestia con loro. É mio marito e non gli permetto di trattarlo così!
"Ma è un traditore, hai visto che cazzo ha fatto con la ragazza di tuo fratello?" mi dice Federico.
"Non me ne frega un cazzo era una troia, sono passati quattro anni, basta" dico.
"Allora fatti prendere per il culo" dice e con questo se ne vanno. Lasciandomi sola. Mi fanno una nuova ecografia e poi la mando a Kostas tramite messaggi. Lui la vede e mi risponde entusiasta. Hanno detto che se continua così tra poco li faranno nascere. Lui mi scrive che on vede l'ora, anche io. Gli chiedo se hanno detto qualcosa loro, ma mi risponde di no. Li ho messi in riga. Gli chiedo poi se stasera mi porta cinese e lui acconsente. Gli ordino le cose per messaggio, dicendo di prendere di più così cena con me. Mi dice che va a finire di sistemare le camerette e poi verrà da me. Ci salutiamo e non vedo l'ora che torni qui, stavolta sul serio.

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Mad Love
Fanfic«Tu moriresti per me?» chiese il Joker. «Si» rispose Harley Quinn. «Mh.. Così è troppo facile. Tu, vivresti per me?» «Si» disse decisa Harley Quinn.