13.

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Sono passati due giorni da quando sono qui. Stamattina lui tarda e la mia ansia è alle stelle. Sono verde di rabbia. Se non viene lo mando a fare in culo.
"Buon giorno" mi dice aprendo la porta.
"Oh ma dove stavi?"
"A casa, c'era la fila al bar, ti ho preso la colazione visto che quiti danno solo schifezze" mi dice e mi tranquillizzo. "che è ti sei preoccupata?"
"Ho l'ansia lo sai.." dico e faccio colazione.
"Si lo so ma non puoi stare neanche così, stai male lo sai che non faccio nulla"
"Eh no non lo so" dico.
"Ma come non lo sai? Te lo ho detto Cami, sono preoccupato non mi metto a fare il coglione" mi dice, annuisco e finisco di mangiare. "ti hanno detto delle novità?"
"Nulla di che. Il solito. Mi fanno le flebo, mi fanno stare a letto, due palle" sbuffo.
"Non ti hanno fatto neanche alzare? Ceh per darti una rinfrescata"
"No niente, solo letto" dico.
"Mo chiedo al dottore se ti possono far alzare. Ti cambio sono due giorni che stai così ma che è" mi dice.
"Eh boh non penso ti dicano di sì"
"Mo vado a chiedere, aspetta ora torno" dice, si alza e va dal medico ma quando torna é incazzato.
"Che ha detto?" chiedo.
"Ha detto di no, ci ho litigato. Mi ha detto che devi stare al riposo, ho capito ma non è che ti porto a correre, che cazzo"
"Te l'ho detto io, non è che sei meglio di me. Oh ma se ha detto no è no. Sempre polemiche devi fare" sbotto.
"Oh sta calma eh. Le voglio fare"
"Ma se non lo so sa lui che è medico, lo sai te che non sai un cazzo?"
"Piano con le parole, abbassa i toni non iniziare a fare la matta" mi dice.
"No tu non fare il matto, hai capito? Non sei né medico né niente"
"Ma che cazzo c'entra volevo solo farti alzare, una cosa carina per te, punto"
"Ma se non si può basta no?"
"Vabbè ci ho provato cazzo. Non ti sta bene niente" mi dice.
"A me eh? Tu ti lamenti sempre, vuoi fare il paladino della giustizia, devi sempre dire la tua, Madonna che fastidio. Lui deve andare sempre contro tutti"
"Certo che dico la mia, mica sono un pupazzo, per chi mi hai preso?" mi dice.
"Ma va va"
"No vacci tu, visto che ti do fastidio. Mi sono pure sbrigato a venire qua stamattina e fammi dare addosso" mi dice.
"Nessuno te lo ha chiesto"
"Che non mi hai chiesto?"
"Di venire qua"
"Ah pure. Quindi se vengo o no non te ne frega un cazzo? Ma vaffanculo" si sposta.
"Vacci tu, coglione"
"Si si ci sto andando. Tanto non melo hai chiesto, ti sto tanto sulle palle me ne vado. Ma che davvero sto qui a farmi insultare da te. Ma mica sono il pupazzo tuo" dice.
"Ok ciao" dico, mi ha infastidita.
"Ah proprio così, apposto" lui se ne va veramente sbattendo la porta.
Lo insulto in ogni modo possibile.
Quando è orario di visite, la sera, guardo l'orologio e sono le sei. Lui non è ancora arrivato. Non mi ha nemmeno mandato un messaggio. Un'ora dopo entra senza dirmi nulla. Io lo guardo un attimo e mi rigiro.
Appoggia la cena, penso, sul comodino e si mette in finestra a fumare. Io non tocco nulla ora.
"Non mangi si fredda"
"Non mi va" rispondo.
"Perché? Senti mi hai cacciato, sono venuto uguale, mangia quel cazzo di panino forza" mi dice.
"Oh non mi va"
"Me ne devo andare? Tanto non ti è passato il rodimento" lancia la cicca.
"Fa come vuoi"
"Che so ste risposte vaghe? Senti mi hai cacciato e sono tornato uguale, dovresti apprezzare"
"E allora? Che vuoi un premio? Una medaglia?" rispondo scazzata.
"Non voglio un cazzo, lascia perdere. Stai esagerando Camilla. Io capisco tutto ma così non mi ci tratti, stai esagerando" mi dice.
"Ma così come?"
"Di merda"
"Te lo meriti"
"Eh certo perché ho cercato di fare una cosa carina e di alleggerirti un po' lo stare qua. Ma va a fare del bene. Visto che ti stavi lamentando che dovevi stare a letto, ma ovviamente ogni cazzo di cosa che faccio non va bene" sbotta.
"Vai fai la vittima"
"Nono è la verità non ti sta bene un cazzo"
"Non è così proprio per niente" dico.
"No vero? Non ti sta bene che sono andato a parlare col dottore perché giustamente non posso fare un cazzo, è come se non fossi niente e nessuno. Sarei tuo marito il padre dei tuoi figli e tu ti lamenti se cerco di alleggerirti le cose qui, visto che stai così da quando sei arrivata. Però tu con i tuoi modi del cazzo mi devi trattare di merda. Okay, però poi non lamentarti" mi dice.
"Di cosa?"
"Di tutto. Che non ti puoi alzare, che non ti bacio, che non mi avvicino"
"Tanto non lo fai comunque"
"Oh ricominci?" sbuffa.
"Eh non lo fai"
"Ovvio adesso non te lo meriti non lo faccio" mi dice.
"Si apposto" dico.
"Eh certo, dopo che mi tratta di merda e mi caccia chissà che cazzo vuole"
"Non voglio niente."
"Guarda che come hai i nervi tu ce li ho anche io, quindi vedi di abbassare ei toni con me" mi dice.
"Sennò?"
"Sennò un cazzo, abbassa i toni perché non ci siamo proprio. E sono solo tre giorni che stai qui. Piantala" mi dice.
"No, non la pianto"
"Allora stai così, che sicuramente starai meglio" mi dice e si prende la giacca.
"Si, sicuramente" ribatto.
"Apposto buonanotte"
"Pure a te" dico ma neanche li guardo. Lui se ne va non so dove, controllo i social e lui non è attivo da nessuna parte. Tanto lo so che mi lascerà.. L'ultimo accesso di WhatsApp era oggi all'ora di pranzo. Beh si l'ho mandato via, ma alla fine è lui che se n'è andato, poteva restare. Ma non venisse più tanto lo so che non gli frega un cazzo di niente. Star sicuramente già con un'altra, è palese. Domani non viene, mi ci gioco tutto quello che ho. Passo la notte in bianco a giocare al telefono.

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