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Gli sto quasi in braccio, talmente gli sto attaccata, quando sento bussare.
"Camilla, vieni a fare colazione?" dice Fede fuori dalla porta. Mi tiro su di scatto.
"Arrivo" rispondo e lo sento i passi allontanarsi. Kostas dorme ancora "oi" lo scuoto piano.
"Che c'è mh.."
"Si sono svegliati.." dico.
"O belli ciao, belli ciao, belli ciao ciao ciao" mi risponde e scoppio a ridere.
"Che deficiente, ma perché?" mi alzo e mi rivesto.
"Sono così" si stira "che sonno cazzo, che ore sono?"
"Le dieci" rispondo "hai dormito bene stanotte?"
"Si ho dormito" si alza e si riveste "tu no?"
"Mhmh"

"Camilla, alzati dai!" urla Federico.

"Vabbè io me ne vado, Madonna che caca cazzi" dice e rido. "fammi sapere"
"Si, ti scrivo dopo" gli dico e lui se ne va dalla finestra da cui era entrato. "eccomi, che palle" vado di là e sbuffo.
"E si fredda il latte, cazzo"
"Non si può dormire in questa casa" mi siedo e faccio colazione.
"No dobbiamo sbrigare delle cose" anche lui mangia.
"Io ho da fare" dico.
"Cosa? Possibile che sei sempre assente ultimamente? Che cazzo devi fare?" mi chiede.
"Devo rapire la guardia e torturarlo un po'" ammetto, devo dirglielo.
"Quella che ti scopavi? E perché?" mangia un biscotto.
"Perché Kostas ha scoperto che sta indagando su di me, in modo da sbattermi in galera" gli spiego.
"Che cosa? Ma quel testa di cazzo? Ma mortacci sua, guardia infame, no la galera a mia sorella, lo sfonno" dice.
"No, lo faccio io, quindi oggi ho da sbrigare questa cosa, non cercarmi" dico.
"Mh, non ti far prendere"
"Se non fosse stato per Kostas andavo dentro" lo guardo magari cambia un po' opinione su di lui.
"Ah quello chissà perché lo avrà fatto, non mi fiderei neanche di quello, sto testa di cazzo, brutto pezzente"
"Non mi sta dicendo una cazzata, ha il fascicolo a casa, l'ho visto con i miei occhi" gli dico.
"E dimmi il motivo per cui ha fatto una cosa del genere, che sei la sua nemica, dimmi"
"Perché non vuole che mi portano dentro, dice che vuole togliermi la zona con me libera" spiego, sto cercando di fare la calma, non so se mi riesce ancora per molto.
"Finto buonista del cazzo, ammazzo pure lui"
"Smettila, mi ha salvato dalla galera e vuoi ammazzarlo?"
"Non gli dirò grazie, se è questo che ti aspetti. Sono contento per te, ovviamente, ma prima o poi lo farò fuori uguale" mi dice.
"Non puoi. Oh ancora? Allora te lo spiego per l'ultima volta okay? Qui comando io, non tu. Loro non alzano il fuoco, quindi non lo farai nemmeno tu. Se non vuoi stare alle regole, te ne vai, ti fai la tua banda e decidi tu, chiaro?" lo guardo.
"Ti sta troppo intorno, ti sto proteggendo hai capito?"
"Sono cazzi miei. Lui mi ha salavata dalla galera, lui sta per cazzi suoi, io per i miei. Non stanno facendo nulla di male e non lo faremo nemmeno noi, mh?"
"Mh ncazzo" dice, si alza e va di là.
"Calmati Rambo"
"Tu pensa invece" ribatte.
"No pensa tu a non fare cazzate che io non voglio vedere il funerale di nessuno. Finché non ci rompono il cazzo non si fa nulla. Si fa la guerra solo alle guardie, punto"
"Se fa qualcosa contro di te, è morto" mi dice.
"Non lo fa" dico convinta. Mi alzo e vado a prepararmi. Decido di mandare le mie tette a Kostas, tanto devo aspettare.
"Ei ciao bamboline" mi risponde. Gli mando anche la foto del vulcano li sotto ancora gonfio. Mi risponde ma decido di scrivere alla guardia se oggi ha da fare e di vederci. Mi risponde subito, come se stesse aspettando il mio messaggio. Dice che gli manco e che stacca alle due, perfetto rispondo al suo messaggio con la stronzata della stanza e lui è entusiasta. Alle due del pomeriggio sarò fuori la caserma. È quasi mezzogiorno però, che cazzo faccio fino alle due?
Chiamo Kostas, che non gli avevo più risposto.
"Pronto" risponde.
"È più bella così la patata dici?"
"Certo, molto di più"
Rido. "Senti alle due stacca, andrò li fuori e poi veniamo da te" dico.
"Mh, va bene. Tanto per quell'ora dovrei essere a casa, ti lascio le chiavi nel vaso di sotto" dice e annuisco "vado ad attrezzarmi allora"
"Si prepara tutti e non pemsare troppo alla mia patata" dico.
"Tanto ti scopo a breve" risponde.
"Sei eccitato già?" chiedo.
"Sto per strada non posso farmi vedere eccitato"
"Ah quindi ti trattieni, le foto non ti hanno fatto effetto?" chiedo.
"Trattenersi ora per scopare di più dopo" dice citando la frase di Conte "no mi hanno fatto, vuoi sapere se c'è l'ho duro in mezzo alla strada? Si c'è l'ho duro" mi dice spazientito.
"Adoro" scoppio a ridere.
"Ma che ti ridi?"
"Mi fai ridere, che devo fare. Ma dove stai?" gli chiedo.
"Dal ferramenta tu?"
"Uh il signor Grey.. Io a casa ancora. Stamattina non mi va di fare nulla, sto a letto, pronta ma a letto" sbuffo.
"Come mai?"
"Ho litigato con Federico, l'altro per fortuna non c'è" dico.
"Strano che avete litigato, non lo fate mai. Che vuole quel rompi palle?"
"Vero??" rido "ma niente per te abbiamo litigato"
"Per me? E che ho fatto stavolta oh. Mamma mia quanto mi ha rotto il cazzo quello" sbuffa e gli spiego della conversazione che abbiamo avuto stamattina "che palle, pensa se mi trovava lì sta mattina a dormire, o peggio a scoparti"
"Eh uno dei due moriva" dico.
"Penso lui sai"
"Si?"
"Eh già"
"È se ti prendeva bene stavolta?" chiedo.
"Eh oh tutti contenti, vi prendevate zona mia, felici tutti" dice.
"Ah si? Mo fai il sentimentale così? Un finale senza lacrime, tutti felici. No invece io mi prendevo Roma, mettevo i tuoi a pulirmi il culo, mi mettevo a chiedere il pizzo a tutti i tuoi negozi e chiudevo anche le caserme" dico fiera di me.
"Calcola che sono vivissimo"
"Ah e la tua ex la mettevo a cuocere in un forno, con la mela in bocca, immancabile.."
"Ma che sei gelosa?" mi chiede.
"Mi sta sulle palle, mi ci è sempre stata"
"Ma sempre quando che neanche la conosci" sbuffa.
"Ma che dici? Andava a scuola con mia cugina, all'asilo si mangiava le caccole e tu ci sei stato, che schifo"
"Ma che cazzo dici?? All'asilo era trenta anni fa"
"Magari lo fa anche ora, che ne sai. Il lupo perde il pelo e non il vizio" dico.
"Ma che vuol dire? Tu non stai bene, per niente"
"Io eh, tu ti baci una che si mangia le caccole ed io non sto bene? Vabbè"
"Ancora? Sentila come rosichetta.."
"Io? No. Chiedilo a mia cugina Greta allora" dico sicura che questa cosa sia vera.
"Ma che me ne frega scusa eh" sbrocca.
"Vabbè ma la carbonara allora quando me la fai?" chiedo.
"Non ti scordi eh"
"No"
"Eh vabbè allora stasera puoi restare a cena" mi dice. Sorrido.
"Cosa mi cucini?"

~

Questa è pazza prima mi chiede una cosa, poi che mi cucini?
"La carbonara no?" dico. Porco due come cazzo faccio ora? Io non sono capace a cucinare.
"Buona, abbonda che mi piace" mi dice.
"Faccio io. Dopo aver risolto, ceniamo"
"Si, mamma mia non passa più il tempo, mi sa che vado a pranzo al mc, tanto è mezzogiorno e mezzo, sennò non pranzo. Tu che ti mangi?" mi chiede.
"Eh boh.." dico.

«Ma sentilo, l'ha invitata a cena, che dolce..» a volte ritornano, ero in pensiero lo sai che non ti eri fatto sentire per mh, quattro ore? Smettila. Anzi, aiutami che non so cucinare.
«Saresti un fidanzato perfetto»
Non lo sono, mai.

"Vuoi venire al McDonald's?" mi chiede Camilla.
"Ma dove in zona tua?"
"Possiamo vederci pure a Anagnina" mi dice.

«È lui accetta l'invito a pranzo, ma sei proprio un trottolino amoroso» si intromette.
Ma la smetti? No, non ci vado. Non sei di aiuto.
«Si è innamorato piccolo obbi»
No, non mi sono innamorato, razza di idiota.

"Anagnina va bene" dico.
"Va bene io sto partendo ora" mi dice e sento ridere dentro la mia testa, quello stronzo mi sta prendendo per il culo. Le dico che sto andando a prendere la macchina, ci salutiamo. Salgo e parto.

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