18.

95 8 7
                                    


I suoi fratelli vanno a pranzo, io rimango con lei che ancora dorme. Vado a vedere i miei bambini. Li guardo dal vetro e la sento la scossetta del papà. Sono bellissimi. Chiedo informazioni alle infermiere che mi dicono tutto. Non mi fanno entrare però. Torno da Camilla, aspetto che si sveglia, non mi va di lasciarla da sola. Strano ma mi fanno rimanere. Vado anche a comprale dei fiori. Le rose per l'esattezza. Un po' blu e un po' rosa. Mi fumo una sigaretta, vado di nuovo dai bambini e ritorno da lei. Dalle dieci di stamattina che sono qui ma non mi pesa, non l'ho mai lasciata. Lei si sveglia verso le sette di sera.
"Oi.." mi dice.
"Ei ciao, come stai?"
"Mi fa male tutto, tu? I bambini?"
"Meglio ora che sei sveglia.. Li ho visti dal vetro, stanno bene, le tutine sono un po' grosse ma bene. Zaffiro è uguale a me Diamante invece sei tu in miniatura" dico. Lei mi guarda e mi sorride. Il dottore mi ha spiegato che non gli serve molto tempo per l'incubatrice, per fortuna. Solo perché sono nati poco prima degli otto mesi. Le dico che se dopo ce la fa, li andiamo a vedere.
"Guarda che ti ho portato" le indico i fiori.
"Wow, che belle, grazie"
"Te li sei meritati" dico e le propongo di andare a vedere i nostri figli. Lei annuisce, si alza piano le fa male tutto. Le avvicino la carrozzina, le dico che la porto io così per adesso lo faccio io, visto che mi prendo ein giro che vuole fare come Zalone nel film: "la spingo io la carrozzina!"
Lei ride, ora lo posso dire, quando lo farà lei con me, io l'ho fatto prima. L'ansia è quasi sparita, per fortuna. Lei si è svegliata, i bimbi stanno bene.
"Mi sono fatta una dormita mamma mia"
"Eh ho visto, io non ci sono andato per niente a casa, sono rimasto qui con te" dico.
"Grazie.." dice e scuoto la testa. La aiuto ad alzarsi è gli indico i nostri figli. Lei si allarga in un sorriso vero. Sono bellissimi, abbiamo fatto un buon lavoro. Il dottore si avvicina e vuole sapere come sta. Lei gli chiede se possiamo vedere i bambini, lo guardo male, se stanno bene perché non ci date la roba nostra? Dopo tutta questa fatica poi! Annuisce e tra poco dice che ce li porteranno in camera. Ringraziamo è torniamo di là. La aiuto a mettersi a letto. La bacio ma sono tesissimo per quello che è successo poco fa in questa camera. Ci portano i bambini, mi avvicino e tiro su Diamante.
"Madonna guardala" dico.
"La vedo"
"Oddio, ha il colore degli occhi tuoi.." dico, quegli occhi che mi hanno sempre fregato.
"Ah si? Anche lui?" chiede. Guardo Zaffiro.
"Si.. Sono fregato"
"Perché?" mi chiede mentre gli passo la bimba e prendo lui.
"Perché gli occhi tuoi mi hanno sempre fregato, sono una calamita, sono la cosa più bella che abbia mai visto" dico.
"Lo so bene. Ora li abbiamo in tre, sono cazzi tuoi" mi dice e mi sorride.
"Lo so, siete bellissimi" dico. Lei priva ad attaccare alla sisa Diamante. Ha il latte a quanto pare. Attacchiamo anche Zaffiro ma lo tengo io.
"Se ne avevi un'altra mi attaccavo anche io" dico e lei ride. Quando hanno finito si staccano e mi dice di far fare il ruttino a uno dei due. Lei mi fa vedere come si fa e la imito solo che Zaffiro mi fa un vomitino sulla spalla.
"Che schifo"
"Carino" lei ride
"No carino niente, noi non andiamo d'accordo" dico e mi pulisco.
"Ma è piccolo" mi dice ed io lo coccolo piano perché ho paura di fargli male. La prossima volta prenderò Diamante che non ha fatto nulla. Sono ancora incazzato però. Lui si addormenta e lo rimetto nella culla, così come Diamante. Non voglio tornare a casa perché lo so che se vado lo ammazzo.
"Sono bellissimi, qualcosa di buono é stato fatto" dice e mi sorride.
"Si ho parlato anche col medico, dice che tra due, tre giorni ti fanno uscire" le dico e lei non vede l'ora. Le dico di riposare tanto tra poco mi cacceranno, riporterò i bimbi al nido così lei sta tranquilla. Noi ci rivedremo domani mattina. La bacio, riporto i bimbi di là e me ne torno a casa. Menomale che dormono sennò oggi scorreva del sangue me lo sento. Crollo quasi subito perché oggi sono stanchissimo.
La mattina mi alzo e vedo la foto che mi ha mandato Camilla che sta allattando. Sono già svegli e mi dice che hanno anche fatto la cacca di già. Le dico che tra poco arrivo, sto andando a prenderle la colazione. In realtà sono già uscito e sto andando in concessionaria. Avevo ordinato l'Audi che tanto voleva e mi ha frantumato le palle. È arrivata quindi la sto portando a casa. Infatti le rispondo tardi, lei se ne accorge e mi chiede cosa stessi facendo. Invento che mi sono lavato e mi sto vestendo. Metto fuori la macchina al mio posto, con un fiocco rosso sopra, pronta per quando tornerà a casa.
Prendo la colazione e vado da lei che trovo con i bimbi nel letto. Le faccio una foto sono troppo carini.
"Ma che fai le foto?" chiede.
"Si siete carini" rispondo "mi sono fatto anche la barba senti" la bacio.
"Si pissssicavi" mi dice e mi accarezza. Le do il cornetto e lei mangia. "tu hai fatto colazione?"
"No, mi sono preso un caffè al bar, dovevo sbrigarmi"
"Stai sparendo, ma vuoi mangiare?"
"Ma mangio, quando mi ricordo" dico.
"Stai a mille rilassati"
"Ma va"
"No, lo vedo, ti conosco, sei una corda di violino" Si beve il cappuccino.
"Non voglio creare casini, sto cercando di placarmi e non so chi cazzo mi sta reggendo"
"Dai se ne andranno presto" mi dice.
"Si come no, vedrai tu. Non gli ho alzato le mani solo perché sono nati loro e tu stavi così, sto al limite"
"Lo so ma non mi ascoltano, glielo ho detto ma non sentono" mi dice.
"Non c'è l'ho con te" dico e bussano alla porta, eccoli, pace finita. Entrano come se niente fosse.
"Che intenzioni avete? Ditemi. Perché per me potete pure tornare da dove siete venuti, dato che dovete criticare tutto quello che facciamo, che diciamo, che pensiamo. Se state qui per i bambini e per me bene, stateci senza rompere il cazzo" dice mia moglie.
Li guardo malissimo. Federico mi toglie mio figlio dalle mani in modo brutto. Gli spaccherei la faccia. Camilla lo riprende. Sono un fuoco non so chi mi sta fermando. Sento che tra poco lo ammazzo. Federico dice che è tutto Mattia, Camilla replica che sono io.
"Noi abbiamo un po' di cose da lavare" dice Federico.
"Ma tanto ve ne andate no" risponde Camilla.
"Ah ci cacci?" dice Mattia.
"Beh visto che state facendo più male che bene, anzi solo male. Voi siete venuti solo per litigare. Grazie, avete rovinato quello che doveva essere uno dei momenti più belli della mia vita e invece non me lo posso godere perché devo pensare a litigare! Due fratelli esemplari, ma andate a fare in culo, datemi i miei figli e sparite" dice.
"Ti ha fatto il lavaggio del cervello, sei stato bravo Kostas complimenti" dice Federico.
"E invece tu sei stato bravo. Mi fate schifo entrambi. Io la famiglia mia ce l'ho e non mi servite voi, quindi addio a mai più, non mi siete mai serviti tanto, visto che sono stata quattro anni senza nessuno"
"Te lo ha detto lui questo?" chiede Federico.
"Senti io non gli ho mai parlato di voi, mai. Ne di come mi avete trattato, ne di quello che mi avete fatto. Ci arriva da sola non è stupida" dico.
"Tu sei stupido" mi attacca l'altro.
"Mattia guarda che io un cervello per pensare ed agire c'è l'ho"
"Non eri così" dice lui. "lui è solo un bastardo traditore che ci vuole dividere"
"Oh mi hai rotto il cazzo, adesso basta. Che cazzo sperieh? Che mi lascia e viene via con voi? Beh non accadrà, perché se anche lo facesse io verrei con lei. Noi ci amiamo, te lo ho già spiegato, in un certo modo mi dovresti ringraziare" dico e lo spingo. Lui mi da un cazzottone in faccia.
"Oh fermi!" urla Camilla.
"Io ti ammazzo te lo giuro." dico ringhiando gli vado sotto e lo spingo con la testa. "fuori da qui, te e lui, via" dico.
"Non mi cacci" mi spinge. Lo prendo per la maglietta e lo butto fuori chiudendomi la porta alle spalle.
"Tu non sai risolvere fuori eh? Davanti ai tuoi nipoti, davanti a lei, pensa che scemo" lo sbatto al muro perché basta.
"Non mi toccare" mi guarda con le fiamme. "dopo tutto quello che mi hai fatto!"
"Ringraziami, ti ho dato un futuro. Una famiglia, una nuova vita, sennò col cazzo che avevi figli"
"Mi hai fatto cornuto e io non lo accetto" mi dice.
"Ti scegli le ragazze zoccole che cazzo vuoi eh? Ci devi rovinare la vita? Non te lo permetto" dico.
"È tu ci devi andare a letto? Perché una è troia allora ci vai a letto?? Con mia sorella, la hai cacciata per continuare a scopare, ti devi fare solo che schifo." mi urla in faccia.
"È capitato basta, se ti amava non mi provocava, punto. Sono passati 4 cazzo di anni, come vedi le cose sono cambiate"
"Certo puoi infinocchiare lei che è piccola, ma non me" dice.
"Stai rovinando il momento più bello, io non ho costretto nessuno, chiaro?" gli dico.
"Ma se lei ci odia! Quando non lo ha mai fatto, mai"
"Perché vi comportate di merda! Quando l'unica preoccupazione doveva essere lei, non io. Lei e i bambini! Non darmi addosso a me!" sbotto.
"Stiamo qua infatti, se non mi fregava non venivo"
"No, perché davanti a lei dovevate fare i normali, poi a casa con me facevamo i conti. Ma quando c'è lei, solo lei, hai capito? Voi siete venuti per separarci, per mettere zizzania e io non ve lo permetto" dico.
"No per farti lasciar perdere perché non la meriti" mi dice.
"Te lo ho detto. Se mi vuoi lontano da lei mi devi ammazzare, perché io non la lascio. Mai più"
"La ami?" mi chiede.
"Si, con tutto il cuore. Ho fatto il coglione lo sappiamo tutti e lei ancora delle volte me lo rinfaccia ancora, ma sono cambiato, so quello che voglio e nessuno si mette in mezzo. Per lei sto diventando un uomo nuovo e non voglio che vi mettete mai più in mezzo. Lei ha una testa, lei prende le sue decisioni, lei deciderà sempre e solo da sola. Io le ho chiesto di sposarmi e lei ha accettato. Ci amiamo quale cazzo è il tuo problema? Non mi pare che la hai trovata triste e sconsolata. Adesso lo è, ma per colpa vostra" lo guardo con le fiamme. Mattia mi guarda negli occhi. "vai a scusarti, è tua sorella. Quando voi la avete abbandonata, io le ho chiesto di chiamarvi, proprio perché vi volevo dividere vero? Non sai un cazzo e parli a sproposito. Entra e vai a chiedere scusa, e poi vene andate che ne ho abbastanza, forza" dico e lo lascio.
Lui mi guarda e rientra in camera della sorella, colpito e affondato. Mecojoni, sono fiero di me.



~

Siamo in dirittura di arrivo, manca l'ultimo capitolo ❤️🤗

Mad LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora