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Ma che stronzo! "La mia ragazza" è poi scopi con me? Che palle, uffa. Perché ci penso più del dovuto? Non me ne deve importare nulla. Poi come io non devo fare sesso con nessuno e lui si? Io lo odio Madonna. Lo prenderei a sberle. Mi faccio una canna sopra l'altra, forse sono arrivata a dodici ma ho l'ansia.
Entro su WhatsApp e vedo che ha appena pubblicato una storia. Ha messo un boomerang dove sputa il fumo, a letto. Almeno non scopa.
Io ribatto alla storia mettendo una foto post doccia, vediamo se fa qualcosa.
Dopo pochi minuti la guarda e mi commenta con la reazione del fuoco.
"Vuoi fare sesso telefonico?" rispondo.
"Si, hai da fare?" mi chiede.
"No sto a letto" scrivo. Lui visualizza, non risponde e già sto tirando le madonne ma mi chiama. Rispondo.
"Non mi va di scrivere, meglio parlare"
"Mhmh, che stai facendo?" chiedo.
"Una canna a letto, tu?"
"Mi sono fatta una doccia ora sto a letto anche io.."
"Si ho visto" mi dice.
"Bella eh"
"Ma si vede poco, certo se mi uscivi una tetta in chat mica mi offendevo eh" mi dice.
"Si eh, beh potevi dirmelo"
"È che te lo devo dire io?"
"Beh stavi a cena.." dico, vediamo se mi dice come è andata.
"È che fa?"
"Beh stai con la tua ragazza, mica ti posso mandare la foto delle tette" dico.
"Ex"
"Ah ex, vi siete lasciati?" chiedo, Madonna sono quasi venuta di già.
"Si, io l'ho lasciata"
"Come mai?"
"Mi sono stufato, non sono fatto per le relazioni stabili" mi dice. "voglia fare come mi pare, le ho anche detto che le ho messo le corna"
"E cosa ti ha detto?"
"Vabbè mi ha sbroccato, poi si è messa a piangere, però vabbè sti cazzi" mi dice.
"Quindi ora sei libero.." fumo.
"Che è ti dispiace che sono single?"
"No, perché dovrebbe? Tanto scopavamo comunque" dico sicura, perché lo so che lo farebbe.
"Mhmh, non hai voglia adesso per esempio?" mi chiede.
"Molta.. Ho ancora tutto gonfio.." dico.
"Si eh, ti vorrei qua adesso, mi ti farei a sangue. Pensa che te la farei pulsare per quanto ho voglia adesso. Toccati..." mi dice e lo ascolto. Inizio a toccarmi.
"Scotta, giuro. Le dita ci entrano a fatica.." dico.
"Fammi sentire quanto godi"
"Devo spingere.." gli faccio sapere.
"Oh brava, spingi, fammi sentire" mi dice ed io le muovo davvero, animando per telefono. "ho voglia assai, Camilla"
"Anche io, ti voglio da morì" gemo. "vengo, solo per te.." dico e vengo sul serio. Glielo faccio sentire sospirando. "ho bagnato anche il letto.."
"Ah si? Bene.. Non pulirti, stai ferma immobile.. Anzi continua a toccarti" mi dice.
"Perché?"
"Perché si resta ferma e chiudi gli occhi.." mi dice e faccio come dice mentre continua a dirmi un sacco di porcherie e di cose che faremo appena ci vedremo. Mi eccito ancora di più ad occhi chiusi, finché non sento la lingua proprio là sotto.
Mi tiro su di scatto e apro gli occhi.
"Ei ei, dove vai?" mi dice Kostas e con una mano mi sdraia di nuovo.
"Dio, che colpo.. Ma che sei matto" dico.
"Sono entrato dalla finestra.. Si avevo voglia.." dice è inizia a leccare, mordo il lenzuolo perché di là ci sono i miei fratelli e non posso permettergli che vengano di qua. Continua finché io non mi libero, è molto sensibile e anche con una sfiorata mi farebbe godere come una pazza. Risale e mi guarda.
"Ho fatto bene a venire allora.." mi dice mordendomi il mento. In tutto ciò ancora non mi ha mai baciata.
"Molto bene.."
"Dici che vengono di qua?"
"Boh.."
"Me la rischio" mi dice e lo spoglio.
"Vuoi rischiare la guerra?" chiedo.
"Mhmh. Giusta causa. Sembra tipo Paride che si ruba Elena a Menelao" mi dice e mi entra dentro "e scoppiò la guerra di Troia"
"Troia io?"
"No Troia la città.." dice è inizia a spingere dentro di me. Si muove più forte e sento male.
"Che dolore.."
"Mi fermo?"
"No." ordino e continua a farmi godere, poche volte l'ho fatto così intensamente e tutte con lui. Gli respiro sul collo, il letto cigola e spero che i miei fratelli non si accorgano di niente. Spinge ed io sono una fontana, non riesco a fermarmi. Mi fa i versi di piacere all'orecchio, più spinge, più si bagna. Gli graffio un po' la schiena e lui esce da me, venendo su di me. Respiro affannata e lo guardo. Si sdraia di fianco a me per riprendersi. Lo guardo, ora sto bene. Gli accarezzo la schiena fino ai capelli. Ci passo una mano, appagata. Bello che fa male.

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