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Sono uscita perché il mio fidanzato fa il doppio turno oggi. Sono appena entrata in palestra. Vado sul tapis roulant e inizio con un po' di camminata veloce. Dopo poco che ho iniziato sento muovere vicino al mio attrezzo, mi giro e vedo Kostas con l'asciugamano al collo.
"Oh ciao" mi dice.
"Ciao" rispondo. "che ci fai tu qua?"
"Ci vengo spesso, di solito la mattina, ma oggi avevo da fare perciò eccomi" mi dice e sale sul tapis roulant vicino al mio.
"Ah ora ti alleni? Col fisico che hai sembra che la trovi chiusa la palestra" dico.
"Che fisico ho?"
"Ti sei ingrassato eh"
"Si un po' si, sfogo più sul cibo adesso" inizia a correre. "ho deciso di iniziare anche la dieta"
"Vedo. Cucina bene la tua ragazza eh"
"Non ho fidanzate io" si lecca le labbra e si allena come me.
"Ah no?" chiedo, voglio sapere.
"No, io non ho fidanzate. Ne ho avuta una sola, poi basta"
"Una? A me non sembra"
"Si, di fidanzata si, poi basta"
"E chi è?" chiedo.
"Come se non lo sai, te lo devo dire io" mi dice.
"Io?" chiedo.
"Eh" si asciuga il sudore.
"Pfff, una come le altre"
"No affatto. Quando ti dissi che tu eri l'unica fidanzata che avevo sentito davvero, era la verità" mi dice.
"Infatti ho visto. Ti sei scopato l'infermiera, Giada, la cassiera del supermercato, mia cognata ed altre che non so, figurati" dico.
"Non c'entra niente. Io sto parlando di altro. Quelle erano solo un passatempo. Con te c'è stato altro e lo sai bene" mi dice.
"È cosa, dimmelo perché io non lo so"
"C'era altro, non solo sesso" mi dice.
"È cosa?"
"Un sentimento"
"Quale?"
"Amore.." risponde.
"Cosa?"
"Hai capito" mi guarda un attimo e continua a correre. Non ha mai pronunciato questa parola me lo ricordo.
"Tu mi amavi?" chiedo. Annuisce. "Cazzate, mi hai tradita"
"Non quando stavamo insieme veramente, li non l'ho mai fatto. Poi ci siamo lasciati ed è successo di tutto. Ma quando stavamo insieme, Camilla non l'ho mai neanche guardata un'altra" mi dice.
"Assurdo, dopo tre anni mi vieni a dire così, ora che sto con un altro.."
"Non te lo ho mai detto, volevo liberarmi di questa cosa"
"Lo potevi fare prima se era vero" lo guardo.
"Avrei voluto ma sono troppo coglione per ammettere queste cose, lo sai"
"Com'è, adesso ti penti di quello che hai fatto?" chiedo, voglio andare più a fondo.
"Mettiamola così, non lo rifarei mai più"
"Beh quello è ovvio, tra me e te è finita" dico tagliente.
"Si lo so, ma se ci fosse modo non lo rifarei" si sistema i capelli.
"Non c'è modo"
"Lo so era solo per fare due chiacchiere e dirti quello che mi sento" dice e annuisco "non ti preoccupare" corre guardando davanti a sé.
"E adesso che provi?" gli chiedo.
"Davvero lo vuoi sapere?"
"Si.."
"Lo stesso"
"Che vuol dire?" lo guardo.
"Ti amo" mi dice e la mia faccia diventa sempre più rossa.
"Che.." balbetto.
"Ti amo" mi guarda un attimo negli occhi.
"Ti senti male?" gli chiedo, sono rimasta basita.
"No sto bene, ti amo, ti ho sempre amata. Solo che non volevo ammetterlo a me stesso. E questo è tutto, non ho mai dato a vedere che stavo male, non è da me" dice.
"Non so.. Sono schoccata" dico ed è la verità.
"Non lo faccio apposta, non mi aspetto niente. Tu hai la tua vita ora, ma dovevo dirtelo"
"Come puoi dirmi che mi ami dopo quello che hai fatto?" chiedo.
"Perché ero annebbiato, uno stronzo, un deficiente. Non ho capito quanto cazzo eri importante finché non ti ho persa. In questi anni ti ho pensata, tanto. Ti ho cercata e non trovandoti ho pensato di lasciarti stare, che ti meritasse di meglio. Ma ti amo, ti ho amata, ti amo ancora e ti amerò sempre" mi dice.
"Non me lo dici per farmi lasciare e tornare da te?"
"No, lo so che non torni più" mi dice e lo guardo. Lui beve l'acqua "tranquilla, volevo solo dirtelo"
Scendo e mi metto a fare la cyclette mentre lui inizia a fare gli addominali.
"E Ginevra?" chiedo perché non mi è andata giù, voglio sapere tutto.
"Cosa?"
"Che fine ha fatto?"
"L'ho mandata via" risponde.
"E in questi anni che hai fatto?" lo guardo.
"Lei è stata con me. Ho fatto il pezzo di merda, quello lo so fare bene. Diciamo che il mio malessere è il mio dolore lo manifesto cosi. Lei mi amava" mi dice.
"E tu a lei?" ho quasi paura della sua risposta.
"Io no. L'ho mandata via. Non ci sono mai andato a cena, non ci uscivo insieme, non l'ho baciata" si tira su e si asciuga il sudore. Lo guardo.
Ceh, mi ama! Cazzo pure io...
«Lo vedi che non è tutto perso? Secondo me è sincero, guardalo ceh»
Si anche per me.. Ma me lo deve dimostrare.
«Ovvio. Un po' te la devi tirare. Però non credo che dice ste cose a chiunque, non ha mai nominato l'amore.»
Eh infatti. Mi metto a fare gli squat.
«Tu lo ami?» mi chiede la mia voce.
Si..
«Dopo tre anni Cami? Ma questo è amore vero. La mia bimba sta diventando grande»
Si lo amo ancora ma me lo deve dimostrare.
«Vediamo cosa fa allora, non aspettiamoci grandi cose perché non le farà» mi dice e ne sono consapevole.
No però se mi ama qualcosa farà..
«Aspettiamo.. Ti è rimasto il bacio qua vero?» mi chiede.
Si, lo voglio..
«A lui o il bacio?»
Entrambi. Ora sta a lui..

Lui si alza ed io lo guardo. Viene vicino a me.
"Io per oggi ho fatto" mi dice.
"Ah si?"
"Si vado a farmi una boxata lì al sacco" mi dice.
"Va bene"
"Ciao" mi dice e mi bacia la guancia. Prendo fuoco e lo saluto. Va nella stanza a fianco dove dalla vetrata si può vedere lui che prende a cazzotti il sacco. Quanto è bello.
Continuo a fare gli esercizi e poi vado a farmi una doccia. Quando esco lo trovo già fuori con la sigaretta in bocca.
"Sembra che ci siamo dati un appuntamento" mi dice e fuma. "ora che fai?"
"Vado a casa, vado a fare la cena" dico.
"Ah giusto. Cucini o surgelati?" mi guarda.
"Petto di pollo alla piastra e insalata. Di solito cucina lui ma oggi fa il doppio turno quindi tocca a me" spiego.
"Meglio la bistecca però ed i cornetti spaccati a metà e farciti" mi dice.
"Uh ora ci metto anche la granella di nocciole o pistacchio"
"Ma dai, fico, livelli alti, step successivo" mi dice e scoppio a ridere.
"Apro una pasticceria" rido.
"Io verrei a comprarlo. Ma che ridi?" mi chiede.
"Si eh?"
"Si mi mancano le prese in giro in cucina" dice.
"Ti ci manca il cornetto tanto sei magro" dico.
"È smettila, che stronza" dice e io rido.
"Vabbè che cucina bene, però manco a diventare così dai"
"Ero nervoso" dice.
"Come mai?"
"Non ti trovavo"
"Chi cerca trova" dico.
"Eccoti, ti ho davanti"
"A quanto pare si.." dico e lui allunga una mano e mi sistema una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
"Beh a meno che tu non sia un fantasma"
"No sono io" lancio la cicca "beh io vado però che faccio tardi, ci vediamo"
"Va bene, non cucinare troppo" mi dice e sorrido.
"Ciao" salgo in macchina e sfreccio via. Torno a casa piena di dubbi. Quella conversazione mi ha destabilizzata. Mi ama ha detto, adesso voglio vedere cosa fa. Il mio fidanzato torna, mi bacia e ceniamo insieme, l'amore non è lui, su questo sono sicura. L'amore per me è sempre stato Kostas.

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