Apro la sua camera di botto.
"Sei una grande stronza! Che cazzo vuol dire che esci con Manuel? Oh sveglia!" urlo come un pazzo ma lei non apre gli occhi. La prendo per le braccia e la tiro su. "rispondi. Sei stata con lui ieri vero??? E tu eri quella che non riusciva a stare con nessuno? Rispondi!" urlo.
"Io non sono stata con nessuno, hai capito?"
"No vero? E perché mi è arrivata voce che esci con quello? Dimmi"
"Sono cazzate" risponde.
"Non ti credo. Dove cazzo sei stata stanotte?"
"Sono affari miei"
"Perfetto, apposto" la lascio "per me è chiusa"
"Per me da mo" mi dice. Si rimette giù e vado di là sbattendo la sua porta.
"Vaffanculo, vaffanculo, vaffanculo" do I cazzotti al muro quando Mattia esce dalla sua camera e mi attacca al muro, prendendomi per il collo.
"Non devi urlare a casa mia, chiaro?" sibila.
"Lasciami, te la faccio saltare sta catapecchia" lo spingo.
"Fuori" mi ordina, mi prende per un braccio e mi sbatte fuori, chiudendo la porta dietro di sé.
Sisi, voi non sapete contro chi vi siete messi. Andate a cagare, gente di merda. Me ne vado, compiró la mia vendetta, vi sfascerò la vostra dannata famigliola del cazzo, quanto è vero che mi chiamo Manolas. Ora vi faccio vedere io, a me, non mi caccia nessuno, nessuno!
Corro in macchina e contatto Ginevra su Facebook.
"Mi dici quando rimani sola?" le chiedo.
"Oggi pomeriggio" mi risponde.
"Torno, fatti trovare pronta allora" scrivo.
"Lo sono sempre.."
"Bene, perfetto, scrivimi" dico.
Lei accetta ed io me la corro per Roma, sono incazzato nero, adesso vedrete la mia furia. Aspetto il suo messaggio che non tarda ad arrivare. Alle tre di pomeriggio mi dice che se ne sono andati tutti. Non avrò pietà, gli tolgo tutto a quei bastardi.
Torno indietro e vado a casa loro. Suono e lei mi apre. Entro, spingendola e chiudo.
"Sei sola, sicura?" le chiedo.
"Si" mi risponde.
"Mh.. E quando tornano?" me la guardo.
"Stasera perché?"
"Semplice curiosità" mi lecco le labbra. "sei un po' troietta tu, giri in casa mezza nuda" le dico.
"Come se ti dispiacesse"
"A me? Nah. Fammi mangiare qualcosa" le dico, ho fame.
"Ti faccio mangiare tutto quello che vuoi" mi dice e ci spostiamo in cucina. Tira fuori il mondo. "serviti pure" mi dice ma mi incollo dietro di lei, fermandola addosso al tavolo. Le faccio sentire che sono ben predisposto a fare cose.
"Tu che mi consigli?" chiedo.
"Tutto, è tutto buono.." respira.
"Troppo generico.." le dico e metto in bocca un biscotto.
"Me.." risponde.
"Te mh?" le mordo il collo "e vediamo, se io ti dicessi di lasciare tutto e venire via con me, che diresti?" le chiedo all'orecchio.
"Cosa?"
"Hai capito.. Lasciare loro per seguire me.." la fermo contro il tavolo, così sente meglio la parte di sotto. La sento che va a fuoco. "voglio una risposta"
"Prima voglio vedere come scopi, poi ti rispondo.." mi dice. Wow, trova accordi, fantastico.
"Si eh" le palpo una tetta "dove vuoi scopare?"
"Di là in camera.."
"Vai" mi sposto. Lei mi prende una mano e mi porta di là, la tolgo e la spingo sul letto.
"Da quanto ti aspettavo.." si morde il labbro e si spoglia.
"Da quanto?"
"Tanto.." mi dice e le salgo sopra. Le passo la pistola tra i seni. Vorrei farla fuori si, ma l'istinto di fare del male da viva prevale su tutto.
"Sono incazzato nero, lo sai. Quel coglione del tuo ragazzo, suo fratello e sua sorella, mi trattano di merda" dico.
"Poverino..." mi tocca.
"Ferma." le blocco le mani "non voglio essere toccato. Potrei sfogare su di te, ma non mi sembra il caso. Vi odio tutti e tu mi aiuterai con la mia vendetta" le dico e mi alzo. Mi metto il preservativo e le entro dentro, facendole male, sfogando su di lei. La scopo duramente. Questo è per tutto il male che mi hanno fatto, questo è per Camilla che non mi vuole e non sa che si perde. Le tappo la bocca con la mano ma sento aprire e proprio Camilla mi appare davanti. Non mi fermo, la guardo e continuo a scopare sua cognata.
"Ma che cazzo stai facendo?" mi chiede tremando.
"Chiudi. Non ti devo dire un cazzo, vai da quello, chiudi e vattene. Sgomma" le dico col fiatone.
Lei chiude ed io continuo a scopare.~
Quello che ho appena visto mi ha disintegrato l'anima, il cuore tutto. Corro a farmi la valigia, me ne vado a Termini di corsa, prendo il primo treno e me ne vado lontano. Non voglio più avere a che fare con lui, neanche il telefono ho preso niente. Voglio e devo ricominciare tra lacrime e il mio vuoto. Mi ha ammazzata, mi ha distrutta. Con mia cognata! Poi un conto sapere e non vedere, un altro é vedere e sentire ed essere cacciata. Che poi io con Manuel neanche mi ci parlo, li odio tutti i suoi, cazzo. Ma perché non mi ha creduta? Non ci ho fatto mai nulla. Adesso mi ha disintegrata, e inizio una nuova vita. Prima di andare via, ho visto i miei fratelli, prendere il primo volo per la Colombia. Mi hanno detto che lui ha vinto, la famiglia si è spezzata. Ma io sono lontano adesso, in Sicilia e spero di diventare una persona migliore.
~
Ginevra viene con me. Ha detto di sì. Loro se ne sono andati tutti ed io raggiungo i miei uomini nella sua zona. Invadiamo tutto, i suoi uomini sono allibiti. Michiedo che fine ha fatto Camilla.
"L'altro boss è caduto, è stato sconfitto, qualcosa in contrario?" chiedo.
"È morta?" dice uno dei suoi.
"No, ha deciso di andarsene" spiego.
"Che cosa ma che cazzo dici?" mi sfida.
Lo faccio inginocchiare con la forza.
"Devi portarmi rispetto" dico ma lui si spara in testa. "Bene, fuori uno. Altri? Avanti non fate i timidi" dico ma silenzio. Bene. Adesso invaderemo le zone di Viterbo, voglio tutta la regione. Loro mi ascoltano ed io porto Ginevra nella sua nuova sistemazione. Iniziando una nuova vita di pace, ma nessun bacio, nessun uscita. Una relazione di sesso e cibo. Un giorno provo a cercarla sui social, perché la mia mente è andata a lei ma non la trovo. Meglio, magari adesso starà bene, senza quei due coglioni tra i piedi. Continuo la mia vita anche se a volte la mia testa va in luoghi in cui non dovrebbe. Chissà come se la passa, cosa starà facendo, se ancora mi pensa a volte, se avrà trovato un altro migliore di me. Lo spero, alla fine non le voglio male, anche perché il peggior male di tutti glielo ho fatto io.
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Mad Love
Fanfiction«Tu moriresti per me?» chiese il Joker. «Si» rispose Harley Quinn. «Mh.. Così è troppo facile. Tu, vivresti per me?» «Si» disse decisa Harley Quinn.