Sono un po' di giorni che quella pazza non si vede in giro, non so come mai, forse la hanno arrestata? Io le avevo detto di fare attenzione a quel coglione, se lo è meritato. Vado a perlustrare la zona, non sia mai decida di parlare e fare il mio nome. Non voglio andare in carcere, mai nella vita. In giro però non c'è traccia di quella psicopatica. Dai come cazzo é possibile? La ha risucchiata un buco nero? Niente rapine, niente fuoco, niente spari, non è da lei. Decido di andare dai suoi uomini, accosto e tiro giù il finestrino.
"La boss?" chiedo a quello che dovrebbe essere suo fratello.
"Che vuoi? Non c'è" mi risponde guardandomi male.
"Eh dove sta? Mi serve le devo dire una cosa" insisto.
"Non c'è, di a me"
"No, sono cose da boss, dove sta?" ripeto.
"Troppe domande, ma che sei una guardia?" mi chiede.
"Dimmi dove cazza sta e vai a fare in culo, sennò ti faccio la giacca di piombo" lo minaccio.
"Mai" dice deciso.
"La trovo da solo" sfreccio via lanciando fumogeni nella loro piazzetta, così imparano a trattarmi così, sti bastardi. Sento i loro insulti dietro ma io non mi scompongo e mi vado a fare un altro giro. Non la trovo e ad una certa basta, non ci sta sono cazzi suoi ma che davvero.Smetto di cercarla ma dopo alcuni giorni, mio cugino mi chiama dal negozio e mi dice di andare il prima possibile. Mo che è successo? Madonna mai un attimo di pace. Arrivo dopo mezz'ora e trovo la psico seduta su una sedia.
"Oi" mi dice.
"Oh ma dove cazzo stavi?" chiedo.
"A casa perché?"
"Mi servivi, c'era da caricare la polizia, non ti ho trovata" svagheggio.
"Stavo male" mi dice.
"Ah si è come mai?" mi rubo un cornetto, tanto qui è tutto mio.
"Mi è presa la febbre"
"Mh.." mi pulisco la bocca "e come mai sei qui?"
"Mi hanno detto che mi cercavi e non sapevo dove stavi quindi ti ho fatto chiamare da lui" mi dice.
"Vabbè ormai nulla, ho fatto" dico. In realtà pensavo le avessero fatto qualcosa, sono più sollevato che non sia successo, perché se prendono lei, prendono anche me e questo non deve succedere mai. Sono più sollevato.
"Okay allora me ne vado" mi dice.
"Si ciao" dico.
Lei saluta, fa l'occhiolino a mio cugino e se ne va. Quest'ultimo appena esce si becca una pizza dietro la testa così lo faccio riprendere a suon di mazzate.
"Ohhhh" si lamenta.
"Cosa vuoi? Sta zitto, non la compiacere"
"Io eh, tu invece" sbuffa.
"Ma se io non ho fatto nulla"
"È bastato l'altra sera, mi scacci da lei per ha la vuoi tu" mi dice ed io rimango basito. Ma che cazzo dice?
"Ma che stai dicendo? Ma piantala sono pure fidanzato"
"È vero" incrocia le braccia.
"Sta a ubriaca falla finita"
"E ti fai baciare il collo da un'altra? La potevi spostare" mi dice come se fosse geloso.
"Ma stava ubriaca fradicia, ma l'hai vista? Poi è roba di una settimana fa Cri, che palle" sbuffo.
"Si certo come no"
"Allora no, la smetti di pensare male, cazzo. Non la voglio, basta"
"A pensare male non si sbaglia mai" mi guarda.
"Eh tu invece sbagli. Sono andata a cercarla perché mi serviva una cosa contro la polizia, punto. Ho risolto. Stai buono su"
"Sese, vai che devo lavorare" mi dice con un gesto della mano. No aspetta mi sta cacciando dal mio negozio??
"Ecco bravo lavora che è meglio. E occhio a come mi parli, ricordati" gli dico in tono duro e me ne vado.
Quando la sera torno a casa non nego che sia rimasto un po' a bocca asciutta, se l'altra sera non fosse venuto mio cugino a rompere il cazzo, me la sarei scopata penso. Anche se è il nemico per me non sarebbe un problema, anzi più lei è attratta da me, più io riesco ad impossessarmi della sua metà. Mancava un attimo e lei sarebbe caduta ai miei piedi come una pera cotta.«Buono Kostas, buono. Non fare il coglione, è il male» sento vociferare in testa.
Decido di non ascoltare nessuno e mi vado a fare un giro a ponte Milvio, di nuovo, ma stavolta da solo. Ho bisogno di fumare e bere, non ho altri scopi e di certo io a lei non mi avvicinerò mai. Come pensavo però c'è anche lei con il suo gruppetto che beve e fuma. Mi guarda un attimo ed io mi faccio uno spinello, mentre lecco la cartina, butto lo sguardo verso di lei, poi si avvicina. Bingo.

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Mad Love
Fiksi Penggemar«Tu moriresti per me?» chiese il Joker. «Si» rispose Harley Quinn. «Mh.. Così è troppo facile. Tu, vivresti per me?» «Si» disse decisa Harley Quinn.