Il biondino sbuffò constatando che quel primo giorno di scuola sarebbe stato stressante fino all'ultimo. Non solo perché sembrava che i professori avessero fin da subito iniziato a spiegare come se le vacanze estive non fossero mai esistite ma anche perché Choi San sembrava studiarlo. Era da quando non ha risposto a Yunho che lo fissava in maniera ossessiva,quasi come se volesse capire cosa succedesse all'interno della sua testolina. E diciamocelo,tutto in quella testa era disordinato e fuori posto tanto era confuso il biondino.
«Ragazzi! Che fate sabato sera?» chiese Yunho una volta uscito dalla classe quando,dopo lo strazio di quel primo giorno,era suonata l'ultima campanella.
Il blu fluorescente mise le braccia attorno a Wooyoung e a San e il biondo sorrise come un idiota quando la sua cotta non ricambiata si gira per guardarlo dall'alto in basso. Un ebete, completamente.
Data la troppa vicinanza al volto del gigante blu - così come lo aveva nominato Wooyoung - il suo viso iniziò ad arrossire imbarazzato. Non gli piaceva Yunho ma anche lui aveva il suo fascino,da idiota ma pur sempre un fascino tutto suo.
Essendo un ragazzo insicuro anche riguardo il suo essere,il biondino non si era mai ritrovato d'accordo quando gli facevano i complimenti.
Si considerava basso e sproporzionato a differenza di Choi San che,ai suoi occhi, era la perfezione fatta persona.
«Sabato? Mh...» il corvino,protagonista dei pensieri del suo migliore amico, mise un dito sulle labbra pensante e proprio quel gesto fece battere il povero cuore di Wooyoung ancora più velocemente.
Maledetto San.
«Ci sarà una festa a casa mia! Piscina,alcool e specialmente ragazze in bikini!» esclamò euforico Yunho pregustando ciò che sarebbe avvenuto quel sabato. Yunho è sempre stato un tipo un po' particolare: ama le feste e trova qualsiasi scusa pur di farle,anche la più stupida. Un festaiolo se si vuol dire così.
Choi San sorrise convinto alle parole del compagno e gli diede uno schiaffetto sulla spalla. «Mi hai convinto, puffo» poi Yunho volse la testa per guardare il biondino e avere una conferma. «Non so se posso, lunedì poi abbiamo la verifica d'ingresso di matematica e-»«Andiamo Woo!» San fece il labbruccio. «Tu sei un secchione,riuscirai comunque a passare il test senza ripassare per un giorno» Yunho annuì alle parole di San dandogli ragione.
«Sai che non mi trovo a mio agio quando ci sono molte persone, specialmente in costume» rispose lui con tono ovvio. San sbuffò contrariato. «E dai! Fallo per me!» mise gli occhi da cucciolo bastonato ed anche qui il cuore di Wooyoung fece varie capovolte. Quando sospirò accettando l'invito Yunho non si trattenne dall'esclamare un sonore "si".
Per tutto il tragitto fino al cancello,Wooyoung tenne la testa bassa a riflettere.
Dannato Choi e i suoi occhi da cucciolo abbandonato.
«Bene,allora ci vediamo!» sia il biondo che il corvino salutarono il compagno, ritrovandosi finalmente da soli.
«E quindi hai un appuntamento stasera?» si avviarono verso casa. San annuì. «Ci sentivamo da più di una settimana e finalmente oggi usciamo» il biondo gli sorrise dolcemente. Almeno lui aveva una vita romantica perfetta,la sua invece era un completo disastro.
In quel paese in cui l'essere omosessuale era visto di malocchio,era impensabile che uno facesse coming out. Specialmente se si trattava di Jung Wooyoung: l'insicurezza fatta persona.
Un'altra cosa che li differenziava.
Era strano che due persone come loro,con tutte le loro diversità,erano così legati.
«Non mi racconti niente tu?» Wooyoung si morse il labbro,preferendo di mettere a tacere ciò che voleva dire il suo cuore. Non sapeva come avrebbe reagito San e preferiva non dire nulla a riguardo. «Sai come sono le mie vacanze estive»sorrise al pensiero. «Una palla mortale» Woo ridacchiò e si lasciò avvolgere le spalle dal braccio muscoloso di San. Inutile dire che era paonazzo. «Hai deciso di essere di nuovo il rappresentante d'istituto?» il corvino prese una ciocca ribelle dai capelli del biondo e la sistemò sotto lo sguardo confuso e paonazzo dell'amico. «Non mi dispiacerebbe» strinse le spalle del biondino poggiando la testa sul suo capo.
La cosa che più gradiva di San era il suo lato affettuoso. Era sempre stato dolce e gentile nei suoi confronti e forse era anche per questo motivo che aveva perso completamente la testa per lui.
Si lasciarono coccolare dal vento fresco del pomeriggio,camminando uno accanto all'altro.
Si bearono di quel silenzio fino a quando il telefono di San non iniziò a squillare. «Che palle... è mia madre» il biondino alzò gli occhi al cielo. Odiava quando si lamentava di sua madre. «La chiamerò dopo» «Che figlio deludente» Wooyoung fece un mezzo sorriso e San ricambiò.
Un'altra volta il telefono del ragazzo con le mash rosse squillò e si lamentò di nuovo. «Che vuole adesso? Non l'ha capito che sono fuori-» si interruppe quando lesse il nome del display.
Trascinò verso destra per rispondere e subito sentisti una voce femminile dall'altra campo del telefono. «Yiren,principessa!».
Wooyoung rimase scioccato al cambio di voce e d'umore di San,tanto che si ritrovò a guardarlo come se fosse un estraneo. Insomma,non era la prima volta che rispondeva alle ragazze che usciva quando era in sua compagna ma mai l'aveva sentito affibbiarle un nomignolo.
«Stasera a casa mia,non ti preoccupare. Non ci sono i miei» rispose prima di rispondere a monosillabi oppure ripetere quel nomignolo fastidioso.
Appena chiuse la chiamata,vedevi tanti cuoricini qua e là nelle iridi miele dell'amico.
Wooyoung si morse il labbro cercando di non farci caso.
«Se fossi stato tua madre di sicuro avrei piazzato tante telecamere in casa» risvegliò il corvino con la sua voce. Scosse la testa più volte prima di guardarlo negli occhi e sorridere come un ebete.
«Sono così felice che Yiren venga a casa mia,Woo! Non sai quanto ho aspettato questo momento» fece sognante,davanti l'ingresso della casa a schiera dell'amico.
«Sono felice...per te» forzò un sorriso che però venne ben presto illuminato dal suo.
«Domani ti dirò come è andata» il biondino aprì la porta di ingresso ed annuì a testa bassa. Era sicuro che San non ci avesse fatto caso.
«Ciao,San» lo salutò entrando a casa sua e chiudendo poi la porta alle sue spalle.
Crack.
Era questo quello che veniva chiamato "cuore spezzato"?
❥︎It's Audrey here!
(L'angolo autrice si chiamerà così).Ehy ciau! Come state?
Ho deciso di aggiornare ogni lunedì visto che è un giorno pesante ed è anche il primo giorno della settimana.
E quindi vi voglio bene pubblicando un capitolo della storia.
Per ora non aggiornerò due volte a settimana per mancanze di tempo.
Fatemi sapere cosa ne pensate e ci vediamo al prossimo!🧡
-Adryy
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Sorry If I Love You || A WooSan Story
Fanfiction|Completata| «Cosa te ne importa di me,cazzo?» San guardò negli occhi ,alterato, il migliore amico. «Mi importa troppo di te,San! Come fai a non notarlo?» rispose a tono il biondino,guardandolo in quelle sue cascate di miele quali erano i suoi occhi...