«Buongiorno fratellino!» la sorella più grande di Wooyoung era appena venuta dagli Stati Uniti,terra in cui aveva trovato la sua anima gemella,Jackson Wang. Una bella ragazza coreana che aveva deciso di inseguire il suo sogno in America: vivere libera in una città americana.
La storia di Ryujin era tutt'altro che quieta e rosata. Una che aveva le sue fondamenta su un giardino di spine ed era solo grazie alla sua forza di volontà che era riuscita a fare fiorire tante rose in quel giardino. Ryujin è sempre stata una ragazza amante del rischio e del pericolo e quando,all'età di sedici anni, conobbe il suo primo amore,la sua vita prese una brutta piega.
Il suo ex ragazzo l'aveva messa incinta a quell'età così giovane e la ragazza dovette fare i conti con le responsabilità e con la consapevolezza di essere madri... e non solo. Anche i numerosi stereotipi delle adolescenti incinte.
Il tutto però venne affrontato valorosamente e la bionda era riuscita a conquistare la sua vita dopo che partorì.
Adesso viveva col fidanzato e la figlia,Minjee,negli Stati Uniti d'America.
«Che cosa ci fai qui?» chiese sconvolto alzandosi subito dal letto. Era più che sorpreso! Cosa ci faceva a Seoul? «Ehy,calmino. Tua nipote sta dormendo nell'altra stanza con nostra sorella e Jackson è nella camera degli ospiti» il biondo strofinò le mani chiuse a pugno sugli occhi teneri per poi mettere la mani sui fianchi. «Non mi hai ancora spiegato perché sei qui» Ryujin alzò gli occhi al cielo.
C'erano molte cose che li accumulavano: i tratti genetici,il carattere ed il modo di parlare. Se non avessero avuto età diverse,li avrebbero pure scambiati per gemelli.
«Ho sentito come ve la passate qua e sono venuta subito nonostante vi avevo detto che sarei venuta qui a Seoul a Natale» Wooyoung stava ancora con le mani sui fianchi come a volerla spronare a parlare di più. «Non potevo starmi con le mani in mani! Soprattutto per Miyoung che sembra davvero triste a lasciare la casa» nel mentre i due si erano diretti in cucina e Woo notò che ancora non erano le sei del mattino. «E quando siete venuti?» chiese prendendo dal frigo il latte e dalla dispensa la ciotola e i cereali. «Poche ore fa,verso le due».
«Che cosa pensi di fare allora? Sei venuta qua e?» cercò di capire cosa aveva in mente. «Semplice fratellino, farvi trasferire in una casa ancora più bella di questa» la sorella sorrise sperando di aver rallegrato il fratello ma ottenne l'effetto contrario. «Potevi inviarci i soldi direttamente,non c'era bisogno che ti scomodassi» e Ryujin si offese a quelle parole.
Wooyoung la stimava ma aveva sempre obbiettato per il suo trasferimento a Washington così come non capiva quando fossero partiti da casa. «Lo sai come sono,la famiglia prima di tutto».
Il fratello annuì poco convinto. «Sto cercando lavoro per questo motivo,non c'è bisogno che ci aiuti» la bionda gonfiò le guance e si sedette di fronte il fratello. «Ok,magari non posso trovarvi una casa migliore di questa ma posso sempre trovare un lavoro per mamma e papà» fece sorridente. Wooyoung alzò un sopracciglio. «Ryujin» la richiamò.
«Sei solo la segretaria di un'azienda di economia in America,come pensi di riuscirc-»«Lascia fare a me!» infastidita da quelle continue domande bloccò Wooyoung.
«Non importa come ma vi aiuterò».
Ed a casa di Woo si "trasferirono" momentaneamente Ryujin,Jackson e Minjee. Non è che dessero problemi enormi ma i giorni stringevano così come il trasferimento.
[...]
«San!» quel venerdì mattina il biondo andò verso il corvino dalle mash rosse trovandolo intento a chattare al telefono all'ingresso della scuola. «Ciao anche a te,Woo. Come stai?» fece monotono mentre continuò a scrivere qualcosa sul telefono. «Che stai facendo?» chiese incuriosito l'amico dalla chioma come un campo di grano. «Sto scrivendo un curriculum?» San si morse il labbro inferiore cercando di trovare parole adatte per quel testo che stava scrivendo. «Curriculum?» Woo si mise accanto all'amico,guardando curioso. «Sì,voglio far parte del consiglio della scuola» rispose con lo stesso tono di voce della prima domanda,troppo concentrato in quel momento. «Ah,allora ci vediamo in classe se sei impegnato».
Perché lo stava facendo ora? Non lo capiva proprio.
«No,no...resta qua» alzò finalmente il volto incontrando quello di Woo e fece in piccolo sorriso. «Fra poco suona la campanella» gli fece notare il biondo ma al corvino non sembrava importare.
«Yiren?» chiese Wooyoung tutto d'un tratto. Il corvino era ancora concentrato visto dalla lingua stretta fra i denti e gli occhi fissi sullo schermo del telefono. «Non sono in vena di parlare adesso» fece secco e questo comportamento lo fece confondere ancora di più.
«È venuta mia sorella Ryujin a casa» il corvino non accennò un muscolo. Wooyoung lo guardò attentamente. «La prossima settimana mi trasferisco» disse cercando di ottenere la sua attenzione e la ottenne al cento per cento.
«Me lo dici adesso?» chiese accigliato ma ricevette la sua testa abbassata. «Mi dispiace tanto Woo,non volevo»«Non ti preoccupare,San. Ultimamente non so cosa aspettarmi da te» chiese facendo stringere il cuore del corvino.
«Woo,sicuro che invece tu stai bene?» chiese San con la fronte aggrottata.
No,non lo so.
Si sentiva così smarrito in quel periodo. «Ci sei al festival di Halloween?» cambiò completamente discorso.
Il corvino non rispose ma si alzò dal cortile dell'ingresso non appena la campanella della scuola suonò.
San gli tese la mano e Woo la prese,alzandosi dall'erba umida fissando negli occhi il corvino.
Qualcosa scattò in entrambi i loro cuori ma da incoscienti lo ignorarono.
Si sorrisero senza un attuale motivo prima che lasciarono le loro mani ancora unite.
«Wooyoung! Sei pronto per la tua prova al ristorante di mio zio?» chiese il rosso all'uscita. San non si faceva più vedere a fine scuola ma quel giorno, stranamente, era lì ad aspettarlo con...Yiren.
Hongjoong li guardò da lontano. «Ti aspetto qua,non ti preoccupare per me» Wooyoung trovò il suo comportamento strano. «Andiamo, Hongjoong» il rosso scosse la testa guardando Yiren. «È successo qualcosa?» chiese questa volta preoccupato.
Era sicuro che fosse successo qualcosa per il suo strano comportamento.
«Tranquillo,Woo» e quella parola non rassicurò per niente il biondo.
San alzò la mano per salutarlo sorridendogli ma la corvina non fece lo stesso.
Che Hongjoong fosse strano per Yiren?
❥︎It's Audrey here!
Buona Pasqua e Pasquetta a tutti quanti!🧡 Come vanno le vacanze?
Le sto passando tutte a guardarmi kdrama e a stare rinchiusa nella mia camera,aish.
Fatemi sapere cosa ne pensate di questo capitolo e ci sentiamo la prossima settimana!
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Sorry If I Love You || A WooSan Story
Fanfiction|Completata| «Cosa te ne importa di me,cazzo?» San guardò negli occhi ,alterato, il migliore amico. «Mi importa troppo di te,San! Come fai a non notarlo?» rispose a tono il biondino,guardandolo in quelle sue cascate di miele quali erano i suoi occhi...